Funghi I CORALLI DI BOSCO – LE RAMARIE 2003

| 1 settembre 2003
Ramaria_aurea1

Ecco i funghi dei quali bisogna diffidare.

Non perché non si possano chiaramente classificare, ma perché il loro aspetto può cambiare con l’età e trarre in inganno anche il più esperto raccoglitore. Molti sono stati i casi di avvelenamento, seppur non gravi, che hanno colpito persone che avevano fatto uso di questi funghi, non considerando che l’età, il tempo secco, le particolari condizioni del sottobosco possono modificare l’aspetto originale del soggetto.
La RAMARIA FLAVESCENS e la RAMARIA AUREA si presentano in giovane età con le ramificazioni di un bel giallo dorato o giallo carico. Successivamente possono perdere le caratteristiche cromatiche e presentarsi molto più pallide tanto da essere confuse con la RAMARIA PALLIDA o la RAMARIA FORMOSA, entrambe tossiche. Quest’ultima, inoltre, presenta ramificazioni contraddistinte in tre colori: bianco sulla base, rosa salmone sui rami e giallo sugli apici. Un po’ meno difficilmente confondibili sono la RAMARIA BOTRYTIS e la RAMARIA SUBBOTRYTIS che presentano gli apici delle ramificazioni di un bel rosa vinoso come di seguito specificheremo. Comunque consigliamo di riservare una particolare attenzione alla raccolta di questi funghi, che risultano sempre poco digeribili e che posso creare disturbi intestinali anche seri. Prendiamo quindi in considerazione queste due ultime specie presentando il dettaglio morfologico: RAMARIA BOTRYTIS: BASIDIOCARPO: a forma tipicamente coralloide, composto da una base carnosa e larga dalla quale si dipartono delle ramificazioni abbastanza corte, numerose. I rami terminano con apici più o meno appuntiti di colore rosa vinoso, rosa scuro, in netto contrasto con il corpo del fungo che è bianco o biancastro.

CARNE: fragile e compatta, bianca, odore e sapore gradevoli.
HABITAT: in boschi di latifoglie e conifere, a file o a gruppi che molte volte sono disposti in una grande superficie. Non molto comune. Estate ed autunno. COMMESTIBILE CON CAUTELA. La RAMARIA SUBBOTRYTIS si distingue solo per le tonalità tendenti al rosa corallo. Le altre caratteristiche morfologiche e organolettiche sono praticamente identiche.

Di: Paolo Passalacqua

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