STORIA DI GIGI, UN ALPINO DEL GARDA

| 1 maggio 2002

Un libro per non dimenticare, perché la memoria non si offuschi e permetta di ricordare un eroe tra gli eroi: gli Alpini di Nikolajewka.

Racconti di vita, di guerra e aneddoti di Gigi Tellaroli, un umile alpino, dimenticato e lasciato morire in solitudine in una casa di riposo, che negli anni della terribile ritirata di Russia compì un grande atto di eroismo. Le pagine scritte da Gaetano Agnini suonano come testimonianza di una vita spesa per una forte convinzione interiore e, soprattutto, per l’onere di un ideale, nonché per l’onore della Patria. Una battaglia dura, quella di Nikolajewka, dove emersero uomini tenaci, desiderosi di pace e disposti a sacrificarsi per una causa così nobile. Nel breve racconto-documento di Agnini sono narrate storie e vicende di vita di Gigi Tellaroli, alpino classe 1920, che faceva parte dei cosiddetti “Alpini del Garda”, come li chiamava Mario Rigoni Stern, per indicare alpini provenienti da Brescia, Verona, Mantova e Trento. Le testimonianze che l’autore ha raccolto e trascritto nel volume sono raccontate a più voci; alcune direttamente da Gigi Tellaroli, quando era ancora in vita, altre da coloro che lo hanno conosciuto. Un uomo d’onore, Gigi Tellaroli, che affrontò i russi a Nikolajewka per salvare gli alpini e per riportarli a casa. Il 16 gennaio 1943 gli alpini della Tridentina furono costretti alla ritirata, ma tornare a casa non era facile; i russi attaccavano, e gli italiani non solo non avevano difese militari, ma nemmeno vestiti e scarpe per riparasi dal freddo e cibo per sfamarsi. Giunti a fatica a Nikolajewka, si trovarono nel mirino dei soldati russi che li controllavano dalle colline. Gigi Tellaroli capì che doveva fare qualcosa e, contrariamente agli ordini del capitano, si mosse lentamente verso i nemici e quando si accorse di essere riuscito ad aggirarli li attaccò, solo, con una mitraglietta. Il suo gesto eroico, quanto pericoloso, salvò la vita a molti compagni. Ma nel libro di Gaetano Agnini non si parla solo di quella battaglia, ma di tanti altri episodi che fanno riflettere; lunghe traversate nella neve, non bianca, ma rossa per il sangue dei caduti; cadaveri di persone che, anche se sopravvissute agli attacchi militari, si lasciava andare al freddo e alla fame. E uomini-coraggio che, come Tellaroli, hanno portato conforto e gioia, anche solo per pochi attimi, ad uno squadrone di alpini che in Russia era arrivato per onorare la Patria e per realizzare un ideale di pace. I fondi raccolti dalla pubblicazione del volume andranno all’Associazione Mine Action (Azione contro le mine) che ha sede nazionale a Brescia.

Storia di Gigi, un Alpino del Garda di Gaetano Agnini
Mine Action Italy ed. pp 80

Di: Nicoletta Boldrini

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