Moniga ‘LA CONTEA DI ENOBURG’ DI LUIGI LIGAS PUXEDDU

| 1 febbraio 2003

Gremita la sala del Centro Sociale di Moniga del Garda in occasione della presentazione del nuovo romanzo di Luigi Ligas Puxeddu “La Contea di Enoburg” che il vulcanico scrittore ha voluto dedicare alla memoria dei suoi genitori, Annunziata e Raimondo.

“ Celato nel suo nero Borsalino / fermo di passo e di millanta intenti….”
Così inizia una mia poesia che già da diverso tempo avevo dedicato a questo straordinario personaggio. Ex Sottufficiale dell’Arma dei Carabinieri (per vocazione) e successivamente venditore di tappi di sughero e di quant’altro inerente all’esaltazione di Bacco, marchingegni compresi, (rifiutando sistematicamente Tabacco e non disdegnando affatto Venere) attendeva pazientemente il sopraggiungere della sospirata pensione, per realizzare un antico sogno: scrivere per divertire e divertirsi scrivendo. Un successone, oserei dire, visto che persino mostri sacri della letteratura come Stefano Benni, (leggi Feltrinelli Editore – Ossigeno – libri per respirare) hanno regalato al popolo la precedente opera del Puxeddu L’Eldorado conquistato edita nell’aprile 1999. Cosicché Luigi Ligas è diventato per tutti quel Gigio Brusagoti personaggio dei suoi racconti e personaggio terreno. Ho avuto il piacere e naturalmente l’onore di recitare per la platea alcuni passaggi de “La Contea di Enoburg” e posso garantire a chi mi legge di essermi divertito come poche volte, facendomi “ipnotizzare” dai personaggi che stavo interpretando e dal fascino che la scenografia mentale, cerebrale, mi stava regalando…..
“Dell’antica Municchia è oggi figlio / e borghi e rioni ne hanno colto il senso / de li romanzi scritti col cipiglio / di chi è foriero di un acume immenso…” così continua questa mia modesta lirica, e mi rendo conto che nulla di più verosimile ho scritto, non decantando ma semmai confermando, sottolineando. Gigio Brusagoti è una fabbrica di idee, geniali e variopinte, singolari e imprevedibili come il suo essere, come il suo esistere. Un vero ciclone in fatto di energia e di vitalità, nonostante le 72 primavere portate invidiabilmente. Ma veniamo finalmente al libro, che si articola in tre parti ben distinte: la prima, ambientata nel 1949 narra le avventure del fuciliere Lois nella fantomatica Contea alpina di Enoburg, appunto. La seconda vede protagonista Luisu Brusador in una rapina tragicomica avvenuta nella periferia romana. Nella terza, non dimentico delle amatissime origini sarde, lo scrittore narra delle peripezie di Peppiccu Ligas, Brigadiere della Benemerita, alle prese con situazioni e personaggi veramente unici. E a proposito di Benemerita, recentemente l’Università dei Saggi costituita nell’ambito dell’Associazione Nazionale Carabinieri, ha assegnato a Luigi Ligas Puxeddu il primo Premio per il saggio “1948 gli Allievi Carabinieri della Scuola di Iglesias”. Complimenti vivissimi!

Di: Paolo Passalacqua

Commenti

×