Brescia: dal 21 gennaio all’11 giugno “Da Hayez a Boldini. Anime e volti della pittura italiana dell’Ottocento”

| 31 marzo 2017
hayez

La mostra presenta 100 capolavori che raccontano i movimenti pittorici del XIX secolo. Canova, Hayez, Fattori, Segantini, fino a Boldini, rappresentano la storia artistica italiana del secolo scorso, attraverso opere che percorrono le correnti dal Neoclassicismo, al Romanticismo, alla Scapigliatura e al Divisionismo. Il percorso espositivo si apre con “Amore e Psiche”, capolavoro di Antonio Canova, che incarna i canoni dell’estetica neoclassica. Attorno alla scultura vengono presentate alcune delle tele più rappresentative di autori neoclassici, come Andrea Appiani, pittore prediletto da Napoleone, capace di evocare la grazia raffaellesca. Segue la sezione dedicata al Romanticismo, illustrata dalle opere di Francesco Hayez. In esposizione la “Maria Stuarda sale al patibolo”, capolavoro di tre metri per due, che giunge eccezionalmente a Brescia, accompagnata da opere di artisti romantici come il Piccio, la cui pittura anticipò gli esiti dei maestri della Scapigliatura alla quale sarà dedicata la terza sala, dove si possono vedere le tele di Tranquillo Cremona. Contemporaneamente all’affermazione della Scapigliatura, a Firenze Giovanni Fattori, Silvestro Lega e Telemaco Signorini davano vita al movimento dei Macchiaioli. Per l’occasione, a Palazzo Martinengo vengono esposte alcune delle loro opere più famose. Proseguono il percorso le opere a soggetto orientalista e di vita quotidiana di Induno, Ciardi, Favretto, Palizzi, Irolli, Milesi e del bresciano Angelo Inganni, qui presente con diversi lavori tra cui due splendide vedute di Piazza della Loggia La mostra continua con il Divisionismo, rappresentato dalle tele cariche di significati simbolici di Segantini, Pellizza da Volpedo e Morbelli, che elaborarono un’innovativa tecnica pittorica caratterizzata da intrecci di brevi pennellate cariche di colore. L’esposizione si chiude con la rievocazione del clima culturale parigino della Belle Époque, dove vissero e lavorarono maestri quali Zandomeneghi, De Nittis e Boldini. Di quest’ultimo, geniale anticipatore della modernità novecentesca, vengono esposti i sensuali ritratti nei quali esaltò la bellezza femminile, svelandone l’anima più misteriosa. L’esposizione è curata da Davide Dotti e organizzata dall’Associazione Amici di Palazzo Martinengo ed è disponibile il Catalogo Silvana Editoriale.

Brescia, Palazzo Martinengo Via dei Musei, 30. Orari: da mercoledì a venerdì, dalle 9.00 alle 17.30; sabato, domenica e festivi, dalle 10.00 alle 20.00; lunedì e martedì chiuso. Tel. 327.3339846; gruppi@amicimartinengo.it, www.mostra800.it

Silvia Fusi

 

Da Dipende Giornale del Garda Primavera 2017

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