Medole (Mantova) – L’ARTE BELLA – Il figurativo del Novecento nelle collezioni private del territorio

| 31 agosto 2016
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Non sempre la cultura viene dall’alto

““L’Arte bella” recita il titolo, essendo il risultato di un lavoro svolto con passione, sentimento, anelito di ricerca, indagine psicologica e tecnica da parte di questo novero di ragguardevoli artisti del trascorso passato che raffigurando angoli della loro terra e luoghi d’Europa , frequentati sovente in giovane età, hanno lasciato una traccia indelebile del loro operato. Elaborati, che temporalmente percorrono il trascorso secolo. Molteplici le tematiche trattate: architetture, vedute e scorci di paesi e città, di amene località e dell’umano vissuto. Ricorrente il motivo dell’acqua espresso nelle vedute di Venezia, quello della laguna e dei laghi di Garda e d’Iseo, della Senna.” Con queste parole si esprimono Cristiano Casarotti e Giovanni Magnani nel loro saggio introduttivo nel catalogo di una bella ed importante mostra in corso presso la Torre Civica di Medole, piccola ma interessante località dell’Alto Mantovano. Pittura e scultura, per soggetti quali ritratto, paesaggio, natura morta, espressioni di artisti legati al territorio mantovano distribuiti tra fine Ottocento e nell’arco del ventesimo secolo. Ma sarebbe riduttivo circoscrivere queste figure in un ambito locale in quanto parecchi di loro hanno operato e sviluppato la loro poetica in varie zone d’Italia ed anche all’estero, quindi da riconsiderare. Come sottolineano sempre Casarotti e Magnani, qui sono presenti lavori realizzati dal vivo, “en plain air”, oppure elaborati in studio: volti, luoghi, fiori, con l’intento di coglierne l’essenza più vera tramite le tecniche più diffuse come oli, acrilici, tempere, acquerelli, chine, sanguigne, matite, gesso, terracotta, bronzo e supporti quali tele, tavolette, cartoni, carta, compensato, masonite e faesite che spesso costituiscono parte integrante dell’opera stessa. L’artista collezionista Enos Rizzi, collaboratore all’evento, sottolinea come “staccare un’opera dalla parete di casa per porla a disposizione dei promotori e dei visitatori è un atto significativo che arricchisce e al contempo gratifica nonostante il non sempre facile seppur momentaneo distacco; “(…) Una mostra tutta da leggere, questa, nel vero senso della parola, come fosse un lungo racconto scritto a più mani. (…)” Fra i numerosi autori citiamo: Domenico e Vindizio Nodari Pesenti, Arturo Tosi, Mimì Buzzacchi Quilici, Lilloni, Del Bon, Maddalena “Nene” Nodari, Carlo Malerba, Dal Prato, Perina, De Luigi, Medici del Vascello, Consadori, Porta, Pittigliani, Guidetti. Questa iniziativa intende quindi sottolineare un aspetto molto importante se non proprio fondamentale, così come esprime – sempre in catalogo – Luca Cremonesi: “La storia dell’Arte deve molto ai collezionisti. Anzi, in molti casi, deve tutto ai collezionisti.   Penso allo scrittore francese Zola che collezionava quadri dell’amico scapestrato Cézanne, solo per fare un esempio. Il pregio, dunque, di questa mostra è sì il valore dei quadri, molti inediti, che qui vediamo esposti per la prima volta, ma ciò che questa mostra mette davvero in mostra è il valore e l’importanza dei collezionisti, dei privati amanti dell’arte che, per scopi diversi, decidono di mettersi in casa un’opera d’arte. (…) E’un fuoco sacro che anima ogni sano collezionista. (…) I fiori, rari, del giovane Franco Ferlenga (capolavori veri); la natura morta di Oreste Marini (un gioiello); Piazza Dallò di Ugo Celada (sconosciuta ai più); le chine del Cottini (splendide); gli inediti di Brigoni (di cui sappiamo tutto come scultore, poco come disegnatore), ma l’elenco è lungo, fanno di questa mostra un’operazione culturale che fonde la passione per l’arte all’amore per il proprio territorio che si esprime ricordando anche chi, per amore del proprio territorio e del suo fermento culturale, ha deciso di aiutare l’arte e la cultura della propria zona, conservandola nelle proprie case. (…) Qui a Medole si è sempre operato in questa direzione : creare un fondo civico fatto di amici artisti, di amici intellettuali che hanno frequentato la Galleria, la Torre e le mostre, ma anche di quadri che sono divenuti proprietà della Civica, del Comune, e, dunque, di tutti i medolesi che così si sono trasformati in collezionisti civici di un cospicuo patrimonio di pregevoli opere. (…).” Collezione da visitare. Ben venga, quindi, una visita in questo paese, oltre che per l’attuale iniziativa, anche per ammirare, a pochi passi distanza, nel Duomo, una delle più belle pale di Tiziano collocata sull’altare maggiore.

Torre Civica – Piazza Castello, Medole (Mantova); fino al 3 Ottobre 2016; orari: da mercoledì a sabato 15.30-18.30; domenica 10-12 e 15.30-18.30; ingresso libero, catalogo in mostra; Informazioni: Comune di Medole, Tel. 0376 868001; www.comune.medole.mn.it; Associazione Pro Loco Medole: Tel. 0376 868748, Torre Civica: Tel. 0376 868622

Fabio Giuliani

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