Venezia: PALAZZO GRASSI – Due diverse importanti mostre

| 4 gennaio 2015
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IRVIN PENN – “Resonance” – Una testimonianza sul ventesimo secolo

L’ILLUSIONE DELLA LUCE – Artisti dalla Pop Art all’oggi

Ancora pochi giorni per visitare un  vero e proprio evento espositivo per meditare seriamente. Come si sa, “l’Epifania tutte le feste si porta via!” Ma il prossimo 6 Gennaio 2015 si porterà via anche la grande mostra dedicata al celebre fotografo Irving Penn a Palazzo Grassi di Venezia. L’esposizione, curata da Pierre Apraxine e Matthieu Humery, offre per la prima volta in Italia la produzione artistica di questo grande protagonista del Novecento. Tra le 130 immagini, scattate dagli anni ’40 agli anni ’80, possiamo trovare 82 stampe di platino, 29 stampe ai sali d’argento, 5 stampe dye-transfer a colori e 17 internegativi. Una parte di queste opere proviene dalla collezione di Kumiko Momura, messa assieme negli anni ’80 dallo stesso Penn. La mostra è composta dalla serie dei piccoli mestieri, realizzate negli Stati Uniti, in Francia e nel Regno Unito, negli anni ’50. Convinto che fossero destinati a scomparire, Penn ha immortalato nel suo studio venditori di giornali, spazzacamini, straccivendoli e molti altri professionisti, tutti in abiti da lavoro. Troviamo poi i ritratti di grandi protagonisti del suo tempo, star del cinema, della letteratura e della pittura come Truman Capote, Pablo Picasso e Marlene Dietrich. A fianco a queste immagini sono esposte le fotografie etnografiche degli anni ’60 e ’70 scattate in Africa: abitanti della Repubblica di Dahomey, delle tribù della Nuova Guinea e del Marocco, a testimonianza di un tema carissimo a Penn, ovvero la fragilità e la natura effimera dell’esistenza umana in tutte le sue sfacettature e presente in tutti gli individui, indipendentemente che essi siano ricchi o poveri, famosi o normali individui. A completamento di questo pensiero troviamo le nature morte, ritraenti mozziconi di sigarette e composizioni di crani o ossa animali.         Alcuni cenni bografici. Irving Penn (1917-2009) ha collaborato nella sua lunga carriera con moltissime riviste, in particolare Vogue, ha pubblicato moltissimi libri fotografici e i suoi scatti sono ospitati in alcuni tra i musei più prestigiosi al mondo: Museum of Modern Art di New York, Moderna Museet di Stoccolma, Metropolitan Museum of Art di New York, J. Paul Getty Museum di Los Angeles.                                                                                                                                                         I visitatori che nei prossimi giorni si recheranno a Venezia, sempre a Palazzo Grassi, e sempre fino all’Epifania, dal secondo piano, dove è collocata la rassegna su Penn, potranno scendere al primo per vedere un’altra esposizione, altrettanto interessante, dal titolo “L’illusione della luce” a cura di Caroline Bourgeois, in cui le opere di 18 artisti dalla Pop Art ad oggi esaminano la luce che può essere: materia, come ci insegna la scienza, abbaglio, impedendoci di vedere compiutamente, contrapposizione all’oscurità, rivelazione. Personalmente scelgo l’opera di Dan Flavin, artista americano di cui sono fan da sempre, tanto da avergli dedicato, nel primo anniversario della morte, un testo poetico pubblicato a Milano nel 1998 sulla raccolta “Volti e immagini della città” (dopo la mia visita alla mostra presso la Fondazione Prada e a Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa, Milano). “Poveri tubi fluorescenti…/ Semplici ‘atti di luce’ ma…/freccia-cometa, / campanile, / portale, / (amavi le cattedrali gotiche?) / organo, (amavi Bach?) / ripida scala, / croce, / finestra-spiraglio / al bimbo e al vecchio / al ricco e al povero / all’incolto e all’inclita. / E ora / per Santa Maria Annunciata on Chiesa Rossa / atmosfera metafisica / coro angelico di riflessi / d’alba, d’aurora, di meriggio, / giorno-speranza / tra grigio silenzio / di case dormitorio / in periferia. / ‘-MINIMALISTA-‘ / solevano definirti , / ma tu li correggevi: / “-MASSIMALISTA-”/e, forse tuo malgrado, nuovo architetto-scultore dello spirito, / avevi ragione.” Entrambe le mostre sono corredate dai rispettivi cataloghi.

Palazzo Grassi – Campo San Samuele, Venezia (Vaporetto N° 2, fermata San Samuele)

Fino al 6 Gennaio 2015; orari: Aperto tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 19 tranne martedì; Chiusura delle biglietterie alle ore 18;                                                                Per informazioni: Tel. 041-5231680; Sito Internet: www.palazzograssi.it

Fabio Giuliani

 

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