VENEZIA: VENEZIA E L’ISLAM 828 -1797Un dialogo con l’Oriente

| 1 novembre 2007

  “Correva l’anno 828. Due mercanti, secondo le cronache veneziane, riescono a trafugare rocambolescamente le spoglie di San Marco conservate in una chiesa copta dedicata all’evangelista, situata sul litorale di Mazarita ad Alessandria, e a riportarle nella città lagunare che comincia allora ad affermare il suo potere e le sue ambizioni. Di ritorno a Venezia, i due consegnano trionfalmente le gloriose reliquie al doge Giustiniano Partecipazio, nel Palazzo Ducale, eletto recentemente.”

Con questo aneddoto Stefano Carboni introduce in catalogo la grande mostra da lui stesso curata e attualmente in corsoai Palazzo Ducale, uno dei luoghi-simbolo di Venezia.

Dopo Parigi e New York è Venezia – unica tappa italiana – ad essere onorata di ospitare questa rassegna comprendente circa duecento opere di straordinaria bellezza, con alcune assolute rarità, tra pittura, scultura, miniatura, cartografia, lavorazioni di metalli, arte del vetro, gioielli, tappeti: tutto materiale distribuito in varie sezioni tematiche.
1) VENEZIA E L’ISLAM; la ‘Cattedra di San Pietro’: oggetto islamico con iscrizioni del Corano, secondo la tradizione il seggio del più famoso dei dodici Apostoli (dall’antica chiesa di San Pietro di Castello a Venezia). Pezzi rari e preziosissimi, oggetti per il ricevimento degli ambasciatori veneziani a Damasco.
2) VENEZIA E I MAMELUCCHI; da schiavi addestrati all’arte della guerra a potenza militare e politica, loro conquiste in Egitto, Siria e altre zone mediterranee; a loro si deve la cacciata degli ultimi Crociati dalla Terra Santa. Proficuo e frequente commercio di spezie via terra e via mare, principali interlocutori con la Repubblica veneziana. L’arte del vetro è introdotta a Venezia dalla Siria. Tappeti arabi acquistati da Venezia per le cerimonie civili e religiose importanti. L’arte della legatura. Gli scambi filosofici e scientifici, traduzione di testi greco-arabi.
3) GENTILE BELLINI A ISTANBUL (1479-1481) e l’oriente nella pittura veneziana tra XV E XVI SECOLO; pittore ufficiale della Repubblica, Gentile Bellini (1429-1507) alla corte del sultano Maometto II a Istanbul: un suo famoso ritratto attribuito al pittore italiano e disegni per le medaglie con la sua effigie. Scene con personaggi arabi per capire usi e costumi, anche dai suoi allievi Vittore Carpaccio e Giovanni Mansueti.
4) VENEZIA E GLI OTTOMANI – IL PERIODO DI SOLIMANO IL MAGNIFICO (1520-1566);L’Impero Ottomano, fondato dai Turchi nel 1281 e durato fino al 1924, per una vasta comprendente tre continenti. Il sovrano è qui raffigurato in un dipinto di scuola tizianesca, in un medaglione ed in altri oggetti. Scambi di tecniche e prodotti artistici.
5) VENEZIA E LA PERSIA; la dinastia Safavide in Iran, verso la fine del Cinquecento rifioriscono le arti: oggetti, manoscritti, tappeti persiani (un dono diplomatico dello Scià al doge Marino Grimani nel 1603, una coppa di vetro turchese, X secolo, entrambi appartenenti al Tesoro di San Marco) sono parte delle collezioni veneziane. Nella stessa sezione i ‘ritratti di famiglia con tappeto
(il dipinto di Cesare Vecellio con protagonista il tappeto persiano, mentre Lorenzo Lotto raffigura un tappeto turco).
6) 1571-1797: VENEZIA E GLI OTTOMANI DOPO LA BATTAGLIA DI LEPANTO;
Venezia (che non ha più il predominio navale e commerciale sul Mediterraneo), alleata con la Spagna e il Papato, sconfigge i Turchi a Lepanto il 7 Ottobre 1571, ma l’egemonia ottomana proseguirà. Il dipinto rievocativo della famosa battaglia di Andrea Vicentino (1542-1617), esposto nella Sala dello Scrutinio insieme ad un frammento di tenda ottomana, bottino di guerra, del seicentesco condottiero veneziano Francesco Morosini. I Turchi non più ‘amici’ dei Veneziani come prima, ma sempre reciproche relazioni commerciali, artistiche e culturali. Viene concesso ai musulmani un Fondaco a Venezia. Gusto per i soggetti orientali nei dipinti e nei disegni (qui due opere di Giandomenico Tiepolo) e per il collezionismo di oggetti d’arte islamica da parte dei veneziani: musei cittadini, chiese, Biblioteca Nazionale Marciana, Basilica e Tesoro di San Marco, Museo Correr, Fondazione Giorgio Cini, Ca’ d’Oro. La Sala dello Scrutinio in Palazzo Ducale: costruita a metà 15mo secolo sotto il doge Francesco Foscari (1423-1457), a lungo con funzione culturale e politica, poi luogo per le funzioni elettorali dei dogi. Alle pareti enormi dipinti raccontano varie battaglie, poi ritratti di dogi, il bellissimo ‘Giudizio Universale’ di Jacopo Palma il Giovane e pregevoli decorazioni.

Palazzo Ducale, Venezia (presso Piazza San Marco) Fino al 25 Novembre 2007 ; orari: tutti i giorni 9-19 Prenotazioni: www.museiciviciveneziani.it , Call Center: 041-5209070  

Di: Fabio Giuliani

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