Venezia UGO VALERI (1873-1911)
Un inquieto sentimentale
Fratello del poeta Diego, Ugo Valeri – animatore di circoli culturali e valente illustratore – è anche un riferimento importante della celebre secessione di Ca’Pesaro del 1909 e proprio a Ca’ Pesaro incontra il suo tragico destino, morendovi nel 1911.
Ugo Valeri appare come una meteora nel panorama artistico tra fine ’800 e inizi del ‘900. Nato a Piove di Sacco (PD) nel 1873, si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 1896 e nell’anno seguente a quella di Bologna. Ma, incapace di sottostare a qualsiasi disciplina, viene espulso da entrambe. Protagonista della vita scapigliata e bohemienne della città emiliana, come animatore della Congrega dei Giambardi della Sega, lavora anche a Milano e a Venezia. Valeri è poeta della strada, ovvero una sorta di narratore provvisto di matita, carboncino, acquarello, tempera e olio, che tratteggia la vita irrequieta dei primi anni del ‘900: il popolo dei caffè, dei teatri e del demi-monde, delle sartine e dei dandy. Caparbio e ribelle, Valeri vive al di fuori degli schemi preordinati del mondo artistico, seguendo la propria indole insofferente che lo costringe a una vita raminga alla ricerca di quei gruppi di artisti, definiti all’epoca “scapigliati”, con cui condivide lo stesso stile di vita. Ma Valeri è anche uomo di successo, come testimonia la sua partecipazione ad importanti esposizioni quali il Premio Francia a Bologna (che vince nel 1898), l’Esposizione Internazionale per l’apertura del Sempione nel 1906, la Biennale di Venezia nel 1907 e le personali a Ca’ Pesaro nel 1909 e 1910. E’ proprio a seguito dell’enorme riscontro della personale del 1909 che viene a determinarsi la svolta secessionista di Ca’Pesaro, ovvero il movimento innovativo che, sotto l’ala di Nino Barbantini, nell’ambito delle prime esposizioni Bevilacqua La Masa, trova spazio al Museo di Ca’ Pesaro, in fertile polemica con l’establishment critico dell’epoca, offrendo visibilità, tra gli altri, ad artisti come Arturo Martini, Felice Casorati, Gino Rossi.
A quasi un secolo di distanza , la mostra consente un’ampia rilettura della vasta produzione dell’artista, proponendo una ricca selezione delle opere più importanti – circa un centinaio tra olii, tempere, chine e matite – provenienti da istituzioni museali e collezioni private, in cui si evidenzia come elemento principe il segno grafico: la linea diventa una serpentina che costruisce i corpi, li fa volteggiare e contorcere fino al limite della caricatura, con un ritmo sfrenato che si diluisce d’un tratto, per effetto dell’acquarello, in un’atmosfera rarefatta, come in Ballo popolare: preludio e Ballo popolare: fine. Differente il risultato invece negli splendidi e interessanti dipinti a olio che hanno un respiro diverso e più ampio, ma che mantengono il suo tipico stile, come in Autunno e Primavera, La Sagra e La Popolana.
Abile disegnatore, grazie all’intuizione che il “nuovo” sta nel dinamismo e nella velocità, Valeri viene ricordato anche come uno dei maggiori illustratori italiani: sue opere appaiono nel primo decennio del ‘900 sulle riviste La Lettura, Illustrazione Italiana, Varietas, Secolo XX, Italia Ride e nei libri di Marinetti, Neera, Cavicchioli, Notari. Una sezione della mostra è dedicata a questo aspetto della sua produzione, attraverso l’esposizione di edizioni originali e disegni alcuni dei quali inediti provenienti da collezioni private. Ma la promettente parabola dell’artista veneto è destinata a interrompersi bruscamente: Valeri muore, infatti, nel 1911, cadendo proprio da una finestra di Ca’ Pesaro.
UGO VALERI (1873-1911)
Un inquieto sentimentale
Venezia, Museo Correr Piazza San Marco, Venezia, fino al 7 maggio 2006
Mostra e catalogo Trart a cura di Federica Luser.
Orario: 9/17 (biglietteria 9/16) Biglietti: ingresso con il biglietto dei Musei di Piazza San Marco. Intero euro 12. Ridotto euro 6.50 ragazzi da 6 a 14 anni; studenti * dai 15 ai 29 anni; accompagnatori (max. 2) di gruppi di studenti o ragazzi; cittadini U.E. ultrasessantacinquenni; personale* del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; titolari di Carta Rolling Venice; gratuito c.s. *è richiesto un documento INFORMAZIONI www.museiciviciveneziani.it call center 0415209070 mkt.musei@comune.venezia.it
Di: Comunicato Stampa
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