Stanziati 451 milioni di euro per la banda ultralarga in Lombardia

| 25 maggio 2016
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La situazione nella nostra regione per quanto riguarda internet è piuttosto chiara: la copertura per la banda larga è sicuramente capillare, anzi quasi totale visto che oggi il 97% di tutti i cittadini che abitano in Lombardia sono raggiunti. Per continuare ad innovare ed essere competitivi sembra però che non sia più sufficiente. Infatti l’asticella continua a salire e se non vogliamo rimanere indietro è importante seguire il treno che corre cosi veloce nel mondo digitale. E questo treno si chiama banda ultralarga.

Stando alle parole del presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, esiste un piano per tenere alta la competizione della nostra regione e, per portare l’attuale 20% della copertura in Lombardia al 97%. Insomma, l’obiettivo di raggiungere con la banda ultralarga lo stesso livello di capillarizzazione della banda larga è ambizioso ma anche i mezzi lo sono. Infatti, il presidente ha colto l’occasione della sua visita a Eolo (azienda specializzata in connessioni ad alta velocità), per dichiarare che sono pronti ben 451,4 milioni di euro di investimenti per raggiungere l’obiettivo. Roberto Maroni ha poi continuato dicendo che sarebbe una forte spinta per l’innovazione della ragione in quanto aprirebbe le porte a molte opportunità per aziende e professionisti che operano in questo settore.

Prima di erogare questi fondi il presidente della regione ha però mostrato la sua volontà di capire i reali bisogni dei cittadini per poterli soddisfare al meglio. Se è vero che la banda ultralarga è presente in Lombardia, è anche vero che quel 20% si concentra esclusivamente nei grandi centri abitati come Milano, mentre il resto della regione è praticamente tagliata fuori. Oltre a parlare con cittadini e aziende, come è stato per Eolo, il presidente della regione ha detto che, entro fine mese, incontrerà il ministro Calenda per varare un piano in grado di ottimizzare al meglio i fondi disponibili.

Un passaggio davvero molto importante quello dell’ultralarga, nonostante ci siano state in passato numerose polemiche visti i costi non indifferenti per l’ammodernamento delle reti. C’è chi ha parlato in maniera piuttosto schietta dicendo che siccome al momento non ci sono servizi che utilizzano quelle reti non c’è un bisogno di un investimento di tale portata. Purtroppo, però, dobbiamo ricordare che quando l’ultrabanda verrà terminata inizieranno a proliferare anche i servizi a cui gli utenti potranno accedere con maggiore facilità e velocità. Guardare al passato è molto importante per capire come muoversi per il futuro. Basti pensare che fino a 10 anni fa l’adsl era un miraggio per moltissime zone italiane ma non appena si è avuta una diffusione capillare non sono mancati i servizi delle aziende. Ci vengono in mente i siti come youtube.com, in cui per caricare i propri video erano necessarie anche ore, oppure siti come casino.paddypower.it, specializzati nel mondo del gioco legale, fino ad arrivare ai programmi di video chiamate come Skype che hanno di fatto permesso alle persone di parlare, tramite webcam, magari a migliaia di distanza tra loro. Ecco, provate a pensare a moltiplicare tutto questo per 10 e forse immaginerete quello che la banda ultralarga potrà regalarci. Siamo in piena era digitale, avere delle reti ultraveloci è necessario per restare al passo con il resto dell’Europa.

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