Milano – PIERO DELLA FRANCESCA – LA “MADONNA DELLA MISERICORDIA”

| 10 dicembre 2016
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“Salve Regina, Mater Misericordiae…”

Sansepolcro (anticamente Burgus Sancti Sepulchri, Borgo Sansepolcro), è un comune italiano di 16.012 abitanti della provincia di Arezzo, al confine con Umbria e Marche, elevato a sede di diocesi e insignito del titolo di città nel 1520 da Papa Leone X e il cui gonfalone è decorato con medaglia d’argento al valor militare. È il centro più popoloso e capoluogo amministrativo della Valtiberina toscana.  Questa località vide i natali – e poi anche la morte – di Piero della Francesca, uno dei più grandi artisti di sempre (1416/17-1492) e sempre qui si trova un capolavoro assoluto, tra i tanti, della sua carriera: il “Polittico della Misericordia”, realizzato per l’altar maggiore dell’Oratorio della Compagnia di Santa Maria della Misericordia, una Confraternita laica dedita, oltre che a pratiche di devozione e penitenza, ad organizzare feste religiose per la comunità, a compiere opere di carità in favore dei poveri e dei bisognosi, ad accompagnare i condannati a morte e ad accogliere nel proprio ospedale i malati e i pellegrini. Il contratto prevedeva il compimento dell’opera in tre anni e la sua completa autografia, oltre all’obbligo di controllare, ed eventualmente restaurare, il dipinto nei dieci anni successivi. In realtà, la stesura totale si protrasse per molto più tempo con intervento di un allievo non identificato in alcuni pannelli. Il “Polittico” è, grazie a detto contratto, la sua prima opera documentata che ci sia pervenuta. Nel XVII secolo l’insieme fu scomposto, con la perdita dell’originaria cornice; si riuscì però ad evitare la dispersione dei pannelli. Trasferito poi nella chiesa di San Rocco, dal 1901 è conservato nella Pinacoteca comunale. Nel Polittico sono raffigurati, a sinistra, San Sebastiano, Protettore dalla peste, e San Giovanni Battista, Protettore di Firenze; a destra San Giovanni Evangelista, Protettore di Borgo San Sepolcro, e San Bernardino. Nel registro superiore vediamo al centro la “Crocefissione” e, affiancata, l’ “Annunciazione”; ai lati estremi sono raffigurati i fondatori dei principali Ordini religiosi (Benedettini, Francescani, Domenicani, Agostiniani), i Santi pellegrini Arcano ed Egidio, mitici fondatori della località; nella predella sono raffigurate scene della vita di Cristo suddivise in cinque parti: da sinistra, la Preghiera nell’Orto, la Flagellazione, la Deposizione, il Noli Me Tangere e le Marie al Sepolcro. Alla base delle lesene, con lettere in caratteri gotici, è scritta l’abbreviazione della Compagnia della Misericordia di Sansepolcro: “MIA”. “Apre essa il gran manto azzurro, svelandone così il grande rovescio scarlatto e formandone, ad un tempo, un padiglione amplissimo a contenere i devoti, a proteggerli. Si inginocchiano costoro intorno al fusto vermiglio, disposti in libero emiciclo, tranquilli sotto la torre che li sovrasta di una tale gigantessa africana, sicuri anzi sotto il colonnato di pieghe. Nella grande struttura di questa Vergine è il segno di una nuova e impassibile umanità, ma anche di una nuova architettura, chè nel vano di questo mantello già si respira l’aria di un nicchione bramantesco e della Scuola di Atene. Chi consideri a lungo il senso di una simile struttura conferita alla Vergine della Misericordia verrà a concludere che di questa categoria della misura cristallina Piero fosse pago e deciso ad immettervi così l’umanità che la divinità.” Con queste parole si espresse il maggiore critico d’arte del Novecento Roberto Longhi di fronte all’elemento più “vistoso” e significativo del “Polittico”: la figura della Madre di Gesù Cristo con i devoti, sul Pannello centrale che si distingue, pur non essendola, come un’opera a sé stante, quale capolavoro “singolo”. Proprio in questa “veste” è arrivata qualche giorno fa a Milano e sarà visibile gratuitamente per un mese a Palazzo Marino, in Sala Alessi. Solenne, raffigurata come Regina del Cielo, con la corona in testa su cui è sospesa l’aureola, lo sguardo abbassato sui mortali, così si presenta ai visitatori la “Madonna della Misericordia” di Piero della Francesca, che segue Caravaggio, Raffaello, Canova e Francois Gérard, Tiziano, Leonardo, Georges de La Tour, Rubens, per dirla in termini sportivi, altri grandi “Campioni” della storia dell’arte “passati” da qui con i loro capolavori offerti dall’Amministrazione comunale alla cittadinanza per l’ormai tradizionale “regalo artistico” natalizio, felice progetto che da alcuni anni, a cavallo tra la fine e l’inizio di ogni anno, provoca sempre lunghe file in Piazza della Scala. Curata da Andrea Di Lorenzo, l’esposizione, promossa dal Comune di Milano in collaborazione con la città di Sansepolcro, con il supporto di Intesa-Sanpaolo con Gallerie d’Italia, sostenuta da “La Rinascente”, è organizzata da Civita Group ed allestita dallo Studio Migliore + Servetto Architects. Il catalogo divulgativo è edito da Skira con vari saggi, fra cui quello di Gianni Morale “La Madonna della Misericordia: dalla devozione all’immagine” di Giovanni Morale, che ci conduce fra le rappresentazioni precedenti e seguenti il capolavoro di Piero della Francesca. Per migliorare la conoscenza di questo “gigante” del Rinascimento, a Milano è possibile, a breve distanza, realizzare un percorso dedicato a Piero e alla prospettiva, recandosi alla Pinacoteca di Brera dove è esposta una delle sue più celebri opere, “Madonna con Bambino e Santi” in un mirabile spazio architettonico, commissionata da Federico da Montefeltro che vi compare come donatore. Quindi al Museo Poldi Pezzoli, dove è esposto il “San Nicola da Tolentino”, unico pannello in Italia della Pala, poi smembrata, eseguita dal Maestro per la Chiesa di Sant’Agostino della sua città natale. Infine alle Gallerie d’Italia-Piazza Scala dove è attualmente in corso la grande mostra sui “vedutisti Bellotto e Canaletto. Proprio Roberto Longhi vide il fondamento della prospettiva di Giovanni Bellini prima e di Tiziano poi derivare da Piero, a sua volta debitore, “con la sua trasfigurata naturalezza del lume”, di Domenico Veneziano. Oltre al grande artista, Sansepolcro è stata patria natale di Luca Pacioli, religioso, matematico, filosofo ed economista (1445 circa, Roma, 1517) di cui il prossimo anno ricorreranno i 500 anni dalla morte. Per l’occasione seguiranno due mostre: la prima (4 Febbraio-4 Giugno 2017), “Nel segno di Roberto Longhi”, dedicata a Piero (di cui saranno presenti molte opere) e al Caravaggio, ai quali il grande critico dedicò una vita di studi, e “Luca Pacioli tra Piero e Leonardo” (10 Giugno-5 Novembre 2017) con una selezione di dipinti, disegni, rare edizioni a stampa, considerato che Pacioli ha lasciato trattati fondamentali di geometria applicata all’arte. La prima stesura del suo capolavoro “De Divina Proportione” è avvenuta proprio a Milano, alla corte di Ludovico il Moro ed è stata illustrata da straordinarie immagini di Leonardo da Vinci. Una stretta collaborazione culturale, dunque, fra le Istituzioni vede l’avvio, da questa prima esposizione della Pala di Piero a Milano. Ma non dimentichiamo l’aspetto più importante dell’iniziativa milanese a cavallo tra 2016 e ’17: la migliore conclusione dell’anno dedicato al “Giubileo della Misericordia” indetto da Papa Francesco e conclusosi a fine Novembre. Il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, afferma che misericordia significa comprendere, accogliere e sostenere la fatica e le difficoltà che colpiscono tanti, ma soprattutto vuol dire non aver paura di aprire il nostro cuore e la nostra città a chi bussa alla nostra porta bisognoso di rifugio e di aiuto, e questo vale per tutti, laici e religiosi, in vista anche della visita del Santo Padre a Milano nel Marzo 2017.

Palazzo Marino – Piazza della Scala 2, Milano; fino all’8 Gennaio 2017; Orari: tutti i giorni 9.30-20.00, ultimo ingresso 19.30; giovedì fino alle 22.30, ultimo ingresso alle 22; 24 e 31 dicembre chiusura ore 18, ultimo ingresso alle ore 17.30; Festività: 25 Dicembre, 1 e 6 Gennaio 9.30-20, ultimo ingresso alle ore 19.30; I visitatori sono ammessi alla mostra in gruppi, accolti da storici dell’arte di Civita, gestore museale delle Gallerie d’Italia, che faranno da guida al percorso espositivo. Conferenze tematiche ad ingresso libero fino ad esaurimento posti: prenotazione consigliata, Num. Verde 800 167619 o via mail info@gallerieditalia.com

Fabio Giuliani

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