Milano: LE DAME DEI POLLAIOLO. Una bottega fiorentina del Rinascimento

| 11 febbraio 2015
Dame Pollaiolo 1

 

Ultimi giorni per visitare una strepitosa mostra.

“Quattro volti di donne – ha spiegato il vicesindaco Ada Lucia De Cesaris – quattro rappresentazioni di arte, cultura, storia, sentimento, bellezza: è il messaggio che ogni figura femminile può esprimere, ed è per questo che va valorizzata e rispettata oltre le convenzioni e lontano dalle mercificazioni, oggi troppo frequenti”. La mostra dedicata ai fratelli Pollaiolo, una delle più importanti realizzate nella storia del Museo Poldi Pezzoli, vede riuniti e messi a confronto, per la prima volta nella loro storia, tutti i quattro bellissimi ritratti femminili, usciti dalla bottega di Piero e Antonio del Pollaiolo, grazie ai prestiti straordinari della Gemäldegalerie di Berlino, del Metropolitan Museum of Art di New York e della Galleria degli Uffizi di Firenze. Protagonista, con quelli delle altre tre signore, il celebre e affascinante “Ritratto di dama”, fra i maggiori capolavori della ritrattistica fiorentina della seconda metà del Quattrocento e simbolo stesso della casa-museo milanese. Prendendo spunto proprio da quest’ultimo i curatori Aldo Galli, Andrea Di Lorenzo, Annalisa Zanni elaborano questa esposizione per accertare chi dipinse il bel profilo impertinente di questa loro dama: Antonio o Piero? Considerato che la storiografia finora in auge dai tempi di Giorgio Vasari considera il primo il geniale poliedrico artista e il fratello in secondo piano un aiuto di bottega.      La conclusione dei curatori è che non sia affatto così ma che le quattro dame siano tutte opera di Piero, sensible pittore, mentre Antonio è soprattutto scultore. L’esposizione inizia con Antonio, autore della Croce d’argento del Battistero di Firenze, e i suoi disegni di grande qualità; e qui devo ricordare l’espressione di Kirchner: “E’ nella grafica che è possibile conoscere a fondo un artista.” Proprio questi disegni portano alla loro conclusine i curatori.     In mostra vediamo anche dipinti di medio e piccolo formato ed altri capolavori della bottega di Antonio, prodotti della sua grande maestria: disegni, sculture in bronzo e terracotta, oreficerie ed altre opere insolite e preziose (come uno scudo da parata e un crocifisso in legno di sughero) provenienti dal Museo del Louvre di Parigi, dalla National Gallery di Londra, dal Museo Nazionale del Bargello, dal Museo Stefano Bardini e dal Museo dell’Opera di Santa Maria del Fiore di Firenze. Il Museo coinvolge le istituzioni milanesi in un progetto comune, attraverso la creazione di percorsi declinati su temi condivisi come quello della bellezza e grazie alla determinante collaborazione con il Comune di Milano, che mette a disposizione spazi della città per eventi speciali rivolti a tutto il pubblico. A corollario e a completamento della mostra sono avvenute alcune iniziative di approfondimento dedicate a professionisti e studiosi esperti dell’argomento. “Quest’esposizione – afferma il Direttore del Museo Annalisa Zanni – vuole essere motivo d’orgoglio per tutta la città di Milano e dare vita ad un vero network tra istituzioni culturali, anche in vista di Expo 2015.” L’esposizione è realizzata grazie al sostegno di Fondazione Bracco (Main Partner), Fondazione Cariplo e Regione Lombardia. Al fine di valorizzare i grandi capolavori esposti, l’allestimento curato dagli architetti Luca Rolla e Alberto Bertini, di grande impatto emotivo, favorisce un incontro attento ed insieme emozionante con le opere esposte.                 Un esaustivo elegante catalogo è pubblicato da Skira.

Museo Poldi Pezzoli – Via Manzoni 12, Milano; fino al 16 Febbraio 2015; Orari museo: 10-18 (ultimo ingresso 17.30);                                                                      13, 14, 15 Febbraio: aperture straordinarie fino alle 21; Tel. +39 02 79 4889/6334; www.museopoldipezzoli.it

Fabio Giuliani

 

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