Milano ARTE AMBROSIANA DAL IV AL XIX SECOLO

| 1 giugno 2000
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“SPLENDORI AL MUSEO DIOCESANO DI MILANO ”

A Milano, presso gli antichi chiostri di Sant’Eustorgio, affacciati sulla passeggiata di Porta Ticinese, la Curia meneghina sta ultimando l’allestimento di una sede museale composita, in cui, oltre a collocare, in modo permanente, inestimabili collezioni d’arte sacra (attualmente è stata ordinata, in via definitiva, la celebre Collezione I santi vescovi di Milano del Card. Erba Odescalchi), vengono presentate, con cadenza periodica, mostre monotematiche. In questa cornice così suggestiva si tiene la rassegna “Splendori al Museo Diocesano di Milano – Arte Ambrosiana dal IV al XIX secolo”, che rimarrà a disposizione degli appassionati d’arte fino al prossimo 29 ottobre. Tema di fondo è la “Bellezza” che, come ricordato nell’opuscolo di presentazione della mostra che qui usiamo come fonte, attraverso le parole del Card. Carlo Maria Martini, si estrinseca anche attraverso l’arte, “annuncio della Bellezza che salva”. Un argomento che viene enucleato dai curatori attraverso ampi saggi di un percorso estetico e assieme teologico che dalle primissime tracce di una pratica di fede semplice e pura, risalenti al IV secolo, scorre veloce attraverso le successive croci astili per poi soffermarsi attentamente sulla pittura lombarda, specie quella di Marco d’Oggiono (1473-1530), di Ambrogio da Fossano detto il Bergognone, di Bernardino Zenale (1456-1526), di Pier Francesco di Cesare detto il Morazzone (1573-1626). Più vicine a noi, per altezza cronologica e per sensibilità stilistica, sono invece le opere di Enrico Hayez (1791-1882), celebre per tele a sfondo storico, per i ritratti di nobili e di benestanti dell’epoca e per il ciclo di oli e grafiche atti a illustrare, non senza una notazione spirituale e intimista, i principali episodi del “Giulietta e Romeo” di William Shakespeare, e di Mosé Bianchi (1840-1904), che proprio a Milano, e precisamente all’Accademia di Brera, diede inizio alla propria preparazione artistica, assecondata da una vera predisposizione per i paesaggi e per i ritratti. Oltre alle opere di questi e altri maestri vengono presentati manufatti d’oro, d’argento e di pietre preziose di finissima fattura e raccolte normalmente non accessibili al grande pubblico. Il Museo Diocesano è aperto tutti i giorni, tranne lunedì, dalle ore 10 alle 19, giovedì dalle 21.00 alle 22.30.

Di: Simone Fappanni

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