MANTOVA MANTUA ME GENUIT

| 1 settembre 2010
mosaici della domus romana di piazza Sordello

Intervento di protezione ed esposizione temporanea dei mosaici della domus romana di piazza Sordello. Fino al 31 ottobre 2010

Il rinvenimento di una domus di età romana imperiale in piazza Sordello, essendo notoriamente poco numerose le testimonianze relative al periodo romano, è un avvenimento molto rilevante per la città di Mantova. Tassello importantissimo che contribuirà significativamente alla ricostruzione del suo sviluppo urbanistico. L’attenzione al delicatissimo equilibrio del suo centro storico ha reso possibile la realizzazione di un progetto di musealizzazione temporanea, che ha permesso di valorizzare adeguatamente le evidenze archeologiche. Il progetto Mantua me genuit, citazione di memoria virgiliana, intende mettere in piena luce uno scavo, originato dall’installazione di un dissuasore, che ha restituito, inaspettatamente, la più antica attestazione archeologica della città. Una superficie di circa cinquanta metri quadrati costituita da due ambienti: un’ampia sala con una pavimentazione musiva con bordure e un ambiente minore che ha restituito un mosaico figurato molto lacunoso. Il Ministero per i Beni Culturali ha chiesto espressamente di progettare una musealizzazione graduale. Ed è nella consapevolezza dell’importanza di quanto emerso che in piazza Sordello è stato realizzato un padiglione autoportante caratterizzato, al suo interno, da una studiata soluzione materica volta a porre in immediata evidenza i resti musivi e le possenti strutture basamentali degli edifici medievali. Particolarmente interessante è l’emblema policromo presente nel mosaico a tessere bianche dell’ambiente minore. Ornato da una serie di grandi tessere nere distanziate fra loro, nell’ottagono centrale, circoscritto da una cornice costituita da motivi geometrici, compaiono due figure: il personaggio virile reca nella mano destra una lancia ed è visto di prospetto, mentre quello femminile, al suo fianco, si presenta di profilo. Probabilmente Marte e Venere, secondo l’interpretazione derivante da uno schema molto frequente nella pittura pompeiana. Ai quattro angoli doveva essere posto un motivo a girandola che, dato lo stato lacunoso del mosaico, è osservabile solo in un angolo dell’emblema. In attesa di giungere alla musealizzazione definitiva dei mosaici, gli interventi di restauro realizzati sinora hanno garantito la leggibilità dei reperti, coinvolgendo il pubblico in un’esperienza culturale in genere riservata unicamente agli addetti ai lavori.

Mantova, Piazza Sordello. Fino al 31 ottobre 2010

Di: Davide Marchi

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