Lonato (BS) Una casa per i commercianti.

| 1 maggio 2003

Dalla fine di aprile i commercianti lonatesi hanno finalmente trovato una casa. 

È, infatti, operativo l’ufficio dell’Ascom, nell’ex ufficio del registro di Via Zambelli che da alcuni giorni ospita una quindicina di associazioni del paese. Col tempo sarà attivata la linea telefonica e forse un computer per i collegamenti telematici con la sede centrale di Brescia dell’Associazione, o altri enti pubblici disseminati sul territorio. L’ufficio sarà aperto al mattino dalle ore 9 alle 11 e al pomeriggio dalle 16 alle 18, tutti i giorni escluso il giovedì. A rispondere delle problematiche degli operatori, sarà il presidente della sezione lonatese, Mario Pace. “Il nostro obbiettivo, con questo sportello – sottolinea Pace – è informare e salvaguardare i diritti dei nostri associati. Un filo diretto per meglio dialogare con il territorio e le tante problematiche che possono sorgere nello svolgersi dell’attività. Un punto di riferimento fondamentale, sia per l’Ascom che per la federazione italiana pubblici esercizi (Fipe), che hanno a Lonato un bacino potenziale di circa 300 attività imprenditoriali. Un comparto che vogliamo aiutare a crescere e sostenere professionalmente nel rapporto con le istituzioni”. Mario Pace è anche vice presidente dell’Ente bilaterale bresciano del turismo e questa carica lo porterà sicuramente ad impegnarsi anche per fornire un maggior radicamento sul territorio di questa struttura. Struttura nata da poco, prevista dal contratto collettivo nazionale di lavoro e valida come strumento al servizio dei lavoratori e delle imprese.
Ricordiamo che proprio i problemi del turismo sono stati, una settimana fa, al centro di un incontro nella sede provinciale dell’Ascom tra il presidente dell’ente bilaterale Oscar Turati, il vice Mario Pace il presidente dell’Associazione albergatori Paolo Rossi, il presidente del sindacato provinciale pubblici esercizi dell’Ascom, cavalier Giovanni Provezza.
L’Ascom con l’apertura della sede lonatese vuole prestare la giusta attenzione alla grande “riserva del forestiero” costituita dal Garda e dalle svariate potenzialità disseminate un po’ in tutti i comuni.

Di: Roberto Darra

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