L’appello del Consorzio Tutela DOC: PETIZIONE TAV

| 1 dicembre 2014
save lugana

L’ente guidato da Luca Formentini lancia una petizione per modificare il percorso del Treno ad Alta Velocità nel tratto sud gardesano.

 

Studi approfonditi dimostrano che per evitare di distruggere una notevole quantità di vigneti  basterebbe utilizzare i binari già esistenti  fra  Desenzano Peschiera. E intanto proseguono le richieste di incontro con le massime istituzioni. Per far comprendere la gravità di un intervento che potrebbe distruggere l’economia e l’ambiente di un’intera zona a prevalente vocazione turistica e viticola di alto pregio Sempre più intenso è il grido d’allarme a proposito della costruzione della Ferrovia dedicata al Treno Alta Velocità in relazione ad economia, ambiente, agricoltura e soprattutto vitigni Lugana Doc del territorio basso gardesano. A darne grande risonanza pubblica è ancora una volta il Consorzio di Tutela Lugana Doc, presieduto da Luca Formentini che, insieme ad altre organizzazioni locali, rivolge un appello alle massime istituzioni nazionali, sostenuto dalla richiesta di un incontro con le stesse e dal lancio di una petizione, per trasferire il tracciato della TAV sui binari già esistenti fra Desenzano e Peschiera. Il problema è reale e ben delineato nei suoi contenuti di rischio effettivo. Infatti costruendo la TAV in quel tratto basso gardesano, già ampiamente occupato da ferrovia, autostrada, strada e superstrada si devasterebbe un territorio, usurpandone e limitandone la caratteristica economico produttiva a vocazione prevalentemente turistica e viticola di alto pregio. In poche parole una parte rilevante dei vigneti della zona, a denominazione di origine controllata del vino Lugana, verranno cancellati. Per questo motivo il Consorzio, che ne controlla e certifica il valore esclusivo, non è stato con le mani in mano. Il Presidente Luca Formentini ha dunque attivato una serie di interventi, sia di tipo divulgativo/conoscitivo che di denuncia e protesta, indirizzati agli organi competenti. A cominciare dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi proseguendo con i vari Ministri Maurizio Lupi – Infrastrutture e Trasporti, Gianluca Galletti – Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare,  Maurizio Martina – Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Pietro Carlo Padoan Economia e Finanze, Dario Franceschini Beni e Attività Culturali e Turismo fino all’Amministratore Delegato delle Ferrovie dello Stato Italiane, Michele Mario Elia. Soggetti istituzionali a cui il Consorzio di Tutela del Lugana Doc ha richiesto, già in un paio di occasioni, un incontro urgente vista la serietà del problema. Inoltre è già attiva sui social – #SaveLugana su Twitter e Pagina Facebook – una petizione pubblica da condividere e sottoscrivere che richiede appunto lo spostamento del tracciato TAV sulla rotaia che corre fra Desenzano e Peschiera. Una scelta possibile, ben documentata da consolidati studi tematici. La proposta del Consorzio di Tutela del Lugana Doc, appoggiata dagli altri enti del territorio, non si configura dunque in un demagogico e ideologizzato atteggiamento No TAV, ma piuttosto nella richiesta di una modifica del progetto con finalità concrete in difesa di economia, ambiente, turismo, territorio e valore esclusivo di una DOC come il Lugana molto apprezzata e ricercata a livello internazionale.

 

Matteo Renzi, aiutaci a collocare la TAV sui binari della ferrovia Desenzano-Peschiera già esistenti per salvare il Lugana DOC, l’ambiente e l’economia del Lago di Garda.

 

(…) I produttori del Lugana pensano che l’attuale progetto del treno ad alta velocità avrà sul territorio un impatto insostenibile. Il nuovo tracciato distruggerebbe una parte considerevole delle vigne esistenti e limiterebbe la loro crescita nel futuro. L’effetto sul delicato equilibrio ecologico e ambientale  sarebbe intollerabile, specialmente in un’epoca in cui l’importanza di preservare l’ambiente dovrebbe essere alla base di ogni decisione che poca riflettersi sulle generazioni future. Nessuna somma di denaro potrà mai compensare le prossime generazioni per quello che perderanno. Per questa ragione, noi chiediamo al Governo Italiano di utilizzare l’esistente tracciato della ferrovia, che attraversa per 9 km l’area del Lugana, preservando da nuovi sconvolgimenti la striscia di terra situata tra la riva sud del Lago di Garda e l’area collinare a Nord. Noi sappiamo che questa soluzione è percorribile, perché è sostenuta da adeguate analisi tecniche. Usare il tracciato ferroviario già esistente significa che il treno ad alta velocità dovrà semplicemente rallentare per i 9 chilometri di attraversamento dell’area del Lugana.

Certo, arriverà a destinazione 4 minuti più tardi: ma noi siamo convinti che 4 minuti di ritardo siano un prezzo accettabile da pagare per preservare un territorio unico e un’area sotto osservazione dell’UNESCO per la sua candidatura a Patrimonio dell’Umanità. La nostra preziosa cultura del vino ci permette di focalizzarci sull’equilibrio dell’ambiente e di prenderci cura della nostra terra e del nostro futuro. I produttori del Lugana sanno che possono proteggere questa terra unica dall’essere usata in maniera irresponsabile e Vi chiedono di sostenere questo appello, condividendolo.

 

Firmate questa petizione su

www.change.org/p/matteo-renzi-aiutaci-a-collocare-la-tav-sul-tracciato-già-esistente-della-ferrovia-desenzano-peschiera-aiutaci-a-salvare-il-lugana-doc 

usate #SaveLugana su Twitter

 

 

 

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