Lago di Garda POSTI BARCA: ormeggio pubblico 2009
Sono 3.020 i posti barca pubblici sulla riviera bresciana del lago fra Sirmione e Limone. Di questi ben 1.732 si trovano all’interno dei 29 porticcioli demaniali.
Il più grande è il bacino di Desenzano con 453 ormeggi, seguono Toscolano con 213 posti, Sirmione con 186, Salò con 180 poi Manerba. Ma pochi sanno che accanto ai cosidetti attracchi canonici, collocati all’interno dei porti situati nei territori delle piccole capitali del turismo del Benaco ci sono altri 1.288 possibilità di attraccare l’imbarcazione. Sono quelle costituite dai ‘campi boe’ collocati nelle zone litoranee del più grande lago italiano. Ed è questa una novità che ha avuto grande sviluppo e assunto importanza proprio per il comparto turistico negli ultimi anni, anche attraverso un’azione di riordino e di sistemazione delle boe. Sono gestiti direttamente dal Consorzio dei Comuni della sponda bresciana del lago di Garda e del lago d’Idro che ha sede a Salò. “Negli ultimi anni i posti barca alla boa sono stati notevolmente potenziati dal Consorzio-spiegano il presidente Bernardo Berardinelli e la direttrice ing. Fausta Tonni- Sono stati infatti creati a san Felice,Manerba,Moniga, Polpenazze e Sirmione. Sono facilmente accessibili. Infatti nei porti veri e propri sid evono seguire determinate procedure mentre per le boe si può fare domanda direttamente al Consorzio magari contattandoci telefonicamente prima. Se ci sono spazi l’assegnazione viene fatta anche ai turisti nell’arco di pochi giorni. Il costo è di 18 euro a metro quadrato occupato dall’imbarcazione. La gestione dei porti e delle zone demaniali extraportuali è stata delegata dalla Regione ai comuni nel 2001. Dopo un breve interregno della Comunità Montana è sorta prima l’associazione dei comuni trasformata poi in consorzio. I comuni aderenti sono 17, 14 del lago di Garda 3 del lago d’Idro. Solo Limone Gargnano e Desenzano hanno mantenuto la gestione diretta dei porti ma devono comunque passare sotto la supervisione del consorzio anche se sono organizzati autonomamente. Metà dei canoni incassati restano ai comuni o al territorio; il restante 50% và alla Regione che lo reinveste nel nostro territorio attraverso il finanziamento di manutenzioni portuali, opere pubbliche oppure per il demanio, quindi spiagge, pontili, ecc. Per i comuni che aderiscono alla gestione associata la percentuale del 50% viene aumentata come incentivo al 60% e la gestione retrocede ai vari municipi circa il 48% di questa somma finalizzata a lavori per il demanio cioè per curare spiagge, e opere affini. Negli ultimi 3 o 4 anni i contributi a fondo perduto che la Regione ha assegnato al consorzio per opere sul territorio, superano quanto versato come quota canoni. Tradotto in cifre, a fronte di 1,2 milioni ricevuti, la Regione ci ha dato fra 1,5 ed 1,8 milioni di euro l’anno a fondo perduto come esempio di sussidiarietà. Se un comune vuole fare dei lavori, il consorzio fa i progetti, la richiesta passa dalla Regione e poi, il consorzio si attiva per la realizzazione una volta ottenuto il via libera e l’ammissione al contributo. Così abbiamo realizzato numerosi interventi. Ricordo il caso di Sirmione che ha aderito solo da 1 anno e dove abbiamo realizzato importanti interventi sia nel porto Castello che nei campi boe. Ci occupiamo, per conto dei comuni consorziati, anche della gestione dei porti che si avvale di uffici e personale qualificati. Effettuiamo controlli, sull’uso dei posti, sul rispetto delle regole. E’ una gestione attiva e specializzata Segnalo anche la possibilità di assegnazione di posti a durata settimanale.” E gli interventi , i lavori, le sistemazioni effettuate negli ultimi anni sono risultate davvero numerose e importanti tanto da invertire la situazione che, fino a non troppi anni indietro, risultava decisamente ‘statica’ quanto a interventi nelle strutture portuali e nelle aeree demaniali. Tornando ai porti ed ai posti barca che risultano sempre in numero inferiore alle richieste c’è da segnalare che oltre ai campi boa sono attivi in alcuni porti gestiti dal Conzorzio anche spazi riservati ad ormeggi ad ore. Sono una cinquantina e si trovano nei porti di Sirmione, San Felice, Salò, Gardone, Gargnano e Limone. Anche Desenzano, che ha mantenuto la gestione diretta, ha una decina di spazi per ormeggio a tempo. Sono utilissimi a quanti si spostano sul lago in barca o motoscafo per una gita giornaliera, diretti in una località con l’intento di fermarsi solo poche ore.
Nelle prossime pubblicazioni del Giornale del Garda e sul sito www.armatoridelgarda.com verranno affrontati i problemi che riguardano i possessori di barche di fronte alla scelta di posti barca privati a caro prezzo ma garantiti e con servizi di alto livello, piuttosto che posti pubblici a prezzi stracciati, spesso ben gestiti, ma regolati secondo direttive politiche varie e mutevoli: a sorteggio, a rotazione, con precedenza o meno a residenti etc. A volte gli stessi spazi comunali possono essere molto cari se delegati ad associazioni private che sulla quota del posto barca lucrano caricando molte altre spese che potrebbero ritenersi illegittime, affronteremo anche questo tema che spesso crea dubbi e incertezze agli armatori sia per il servizio che per i costi.. Proteste anche dagli operatori turistici che necessitano di spazi lacuali per la gestione di boe e che si trovano ad affrontare affitti di gran lunga superiori al privato che utilizza la singola boa. Senza tralasciare le situazioni ambigue con abusi vari che vedono subaffitti, occupazione di spazi abusivi etc.
Di: Ennio Moruzzi
Tags: Lago di Garda, ormeggi pubblici, posti barca
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