Jack lo Squartatore dei fratelli Hughes
Tutte le giovani ammiratrici di Johnny Deep possono stare tranquille: non e’ lui Jack lo Squartatore!
Come avrebbe potuto esserlo? _Mi chiedevo guardando la locandina del film… Un uomo cosi’ affascinante sarebbe stato poco credibile nei panni di un pazzo criminale. Il bell’attore invece e’ il commissario che da’ la caccia all’assassino. Anch’egli sembra essere rimasto contaminato dalla nefandezza e dalla miseria umana degli squallidi e malfamati vicoli di Londra: nell’oppio cerca di offuscare il ricordo della felicita’ perduta e dei delitti che vede ogni giorno. Grazie alle sue misteriose doti di visionario riesce a trovare le soluzioni dei casi che gli si presentano come in sogno. Scontata e prevedibile e’ la sua storia d’amore con la bella e rossa prostituta Mary; molto interessante e a sorpresa sono invece la conclusione del loro rapporto e la fine del film, veramente emozionanti e ad effetto.
Sotto i cieli rosso sangue di una Londra antica e lugubre, incontriamo donne sfortunate ed esseri deformi nella loro depravazione. La superstizione e i falsi pregiudizi regnano incontrastati mentre la funerea regina sembra essere il giusto simbolo di questa raggelante immagine dell’Impero Britannico. Soprattutto il primo tempo della pellicola fa rimanere col fiato sospeso e a volte distogliere lo sguardo per l’orrore di alcune immagini. Naturalmente se lo deve aspettare chi ha intenzione di vedere questo genere di film. Ma e’ proprio questa la vera storia di Jack lo Squartatore? Mi pare strano…Dovro’ indagare! Qualunque sia la verita’ storica, a un certo punto, allo spettatore non interessa piu’, perche’ la vicenda cinematografica prevale sulla realta’ e la fiction coinvolge prepotentemente il pubblico. Quanto giochi in questo la bellezza triste di Johnny Deep e’ difficile a dirsi ma contano anche la bonta’ della regia e delle ardite associazioni tra immagini e suoni, che ci regalano i brividi piu’ intensi.
Di: Vera Agosti
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