Investire in modo sicuro: come fare?

| 27 novembre 2014
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Il dilemma è il seguente: ci sono risparmiatori, non tantissimi in realtà in questo periodo, che grazie a lavoro e fatica riescono a mettere da parte dei risparmi. Non parliamo di grandi società o gruppi finanziari, ma di famiglie normali. Ebbene, il dilemma che si pone dinnanzi a queste famiglie è il seguente: come fare in modo che tali risparmi possano fruttare senza però mettere a rischio il proprio patrimonio?

È un dilemma vero perché chi oggi vuole investire il proprio denaro si trova di fronte ad una dicotomia importante nell’ambito delle possibili soluzioni di investimento; andare sul sicuro ma guadagnare molto poco, oppure rischiare qualcosina ma provare così a mettere a segno dei buoni realizzi? Quale strada scegliere?

La verità è che non esiste una risposta univoca a questa domanda, tale da potersi applicare ad ogni singolo investitore. Una regola che invece vale sicuramente per tutti è quella di farsi assistere, o se non altro consigliare, in una prima fase iniziale da un professionista. Come? La soluzione più semplice potrebbe essere quella di consultare un consulente di una banca, online o tradizionale, esperto di investimenti.

Solitamente il primo colloquio non ha costi a carico di chi lo richiede e questo perché la banca ha tutto l’interesse a convincere il risparmiatore ad investire utilizzando i propri canali ed i propri broker.

Dal colloquio con un consulente ci si deve aspettare innanzitutto una analisi del proprio patrimonio di risparmi; qual è l’ammontare? Quanta parte di questi risparmi si vuole investire?

Queste sono solo alcune delle domande che il consulente vi porrà; ma soprattutto quello che un professionista degli investimenti vuole capire in prima analisi è la propensione al rischio del risparmiatore.

Se tale propensione, ad esempio, è molto bassa allora è molto probabile che il piano di azioni suggerito sarà un mix di investiti sicuri come i conti deposito ed i titoli di Stato. I primi hanno un rendimento buono ma una tassazione al 27% mentre i secondi hanno rendimenti variabili medio bassi con una tassazione agevolata a meno del 20%. Oggi come oggi, grazie all’avvento della tecnologia si ha la possibilità anche di un’assistenza a distanza, tramite sezioni apposite online che aiutano nella scelta dell’investimento più sicuro e adatto alle proprie esigenze.

Se invece nel colloquio con il risparmiatore il consulente dovesse ritrovare piccoli segni di una volontà di investimento in cui viene messo in conto anche un po’ di rischio allora il numero di proposte e di soluzioni disponibili aumenterà, andando anche a considerare la azioni, le obbligazioni ed i fondi.

La scelta che va per la maggiore in questa fase di forti incertezze economiche è quella di “diversificare” gli investimenti; in pratica chi vuole investire ma vuole anche dormire sereno la notte sceglie di puntare il grosso delle sue fiches su investimenti sicuri e garantiti, ma relega una parte minore dei propri risparmi verso investimenti a maggior rischio come le obbligazioni ed i fondi di investimento gestiti dalle grandi banche (che in genere sono i più sicuri). In questo modo da un lato il patrimonio verrà tutto sommato assicurato,e dall’altro attraverso un’oculata scelta dei canali di rischio sarà possibile realizzare interessanti guadagni.

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