Indipendentemente ARIA CONDIZIONATA PER RINFRESCARE PENSIERI E RIFLESSIONI

| 1 luglio 2009

Uno sguardo ricompattato, poco allineati e sempre allo scoperto, per un’informazione non didascalica a servizio della sincerità divulgativa.

Ricompattati, poco allineati e sempre allo scoperto. Dedicata al viaggio di testata, che naviga a vista tra le preghiere rituali dell’informazione, questa la triplice descrizione introduttiva. Ricompattati in sintonia di uscita del periodico tradizionale Dipende Giornale del Garda, con il rinnovato D del Garda. Poco allineati perché di schieramenti forse ce n’è a sufficienza e per capirlo non serve un referendum. Lo scoperto riguarda l’attenzione meno didascalica a quel che circonda il microcosmo analitico razionale e pulsionale di lago di Garda nostrum. Anche a questo servono occhi, orecchie e sensi vari. Per generare l’alternanza emozionante di guardare in faccia il reale, mettendo in riga le questioni dell’esistenziale facili a far perdere il filo della verità. Quindi, ricompattati, poco allineati e sempre allo scoperto, vediamo di interpretare con ragionevole attenzione i motivi di quel che si vede sul serio in questo specchio pre – post – in gardesano. Intanto ci son state le celebrazioni per il 150° anniversario di San Martino e Solferino. Per una memoria da ricostruire ed apprezzare senza retorica. A far capire, proprio a noi desenzanesi, lacustri e morenici distratti, che quel pinnacolo altero chiamato torre di San Martino, non è un’appendice di Gardaland da percorrere, ridiscendere insieme ai bambini con il triciclo, vista la mancanza quasi surreale di gradini, ma un monumento dedicato ex post a quelli che ci han lasciato nei pressi e nei dintorni la pelle. Un luogo sacro insomma, nel territorio di Desenzano del Garda, dove in molti si sono sacrificati e l’aura di gloria è di quelle ad effetto sicuro sulle regole della storia. Da gardesani ne siamo orgogliosi. Anche perché la rivalutazione a futura memoria era indispensabile. Meno fieri siamo dei nostri acquedotti. Ne parliamo su questo numero, ricordando la maledizione di Tutankhamon che ha colpito le condutture e il popolo da dissetare di San Felice, programmando poi una breve indagine dentro la salute di altre tubature comunali, che vedrete prossimamente su On The News. E a proposito di numeri ricompattati ecco il rientro di D del Garda sotto braccio al fratello maggiore Dipende. Lifting d’estate obbligato, per presentarsi in perfetta forma al cospetto dell’estate. Ossia dimensioni ridotte per contribuire ad un taglio più maneggevole. E una copertina piacevole al tatto consolidato dello sfogliare interessato dei lettori. Mentre il patinato a colori da notizia fa la sua figura con un leitmotiv dedicato quasi esclusivamente alla nautica. Se ce n’era bisogno, siamo dunque venuti allo scoperto. Per dare il battesimo di giusta causa ad un’informazione di servizio locale alla quale teniamo moltissimo, visto l’ormai accertato apprezzamento di chi ci legge. Ricordando che la nostra è volontà di comunicazione, magari con qualche tassello di curiosità in più per far rullare meglio il decollo divulgativo di Dipende Giornale del Garda. Senza trascurare la fantasia nell’approccio a temi, storie, iniziative e progetti. Fantasia che, nel colore accaldato dell’estate, agisce funzionalmente come esperta ed efficace aria condizionata per rinfrescare l’essenza di pensiero e riflessione.

Di: Giuseppe Rocca

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