I CANNETI del basso Garda bresciano

Una terra di mezzo, un ambiente di passaggio tra le zone asciutte e quelle umide per la presenza d’acqua è il terreno ideale per lo sviluppo di una vegetazione che interessa un’ampia area del basso Garda: i canneti. Questo è il viaggio che suggerisce la pubblicazione promossa dalla Lega Navale italiana sezione di Desenzano con la collaborazione della Provincia di Brescia.
Un percorso naturalistico tra parchi e spiagge, per scoprire le meraviglie che si possono nascondere dietro i canneti di Desenzano, Padenghe e Sirmione. Il fascicolo è stato presentato dall’Assessore provinciale all’ambiente, ecologia, attività estrattive ed energia, Enrico Mattinzoli e dal Presidente della Lega Navale di Desenzano, Daniele Manzini lo scorso marzo durante una cena a cui hanno partecipato numerosi soci e sostenitori dell’associazione. Il testo offre spazio all’analisi botanica dei canneti (o fragmiteti), analizzandone a fondo la struttura e le funzioni. Tra i canneti non vengono soltanto trattenuti i rifiuti provenienti dal lago, ma all’interno di queste zone umide si sviluppano anche interessanti ecosistemi. Oltre ad organismi invisibili, come i Protozoi ciliati, popolano i canneti anche rettili, anfibi, uccelli e pesci. Tra le specie rare della nostra zona, il fistione turco, un uccello che vive in ambienti acquatici ed è il terzo, per rarità, nella classifica dei volatili meno comuni. In questo insolito mondo anfibio, è possibile anche ammirare piccoli tesori naturali, come i nidi di airone rosso o delle altre specie che nidificano tra i canneti, come la folaga o la gallinella d’acqua e lo svasso maggiore. Queste aree fanno la felicità non solo degli appassionati di birdwatching ma anche dei pescatori che spesso posizionano le loro reti nella vicinanza dei canneti per la presenza di numerosi pesci. Tra quelli più comuni, le carpe. Anche i rettili vivono in questi ambienti: il più diffuso è la natrice, un serpente innocuo. Una terra di mezzo, un ambiente di passaggio tra le zone asciutte e quelle umide per la presenza d’acqua è il terreno ideale per lo sviluppo di una vegetazione che interessa un’ampia area del basso Garda: i canneti. Questo è il viaggio che suggerisce la pubblicazione promossa dalla Lega Navale italiana sezione di Desenzano con la collaborazione della Provincia di Brescia. I CANNETI del basso Garda bresciano Un’abbondante flora è diffusa in questi luoghi: piante erbacee, rampicanti, giunchi, iris, fioriscono tra i canneti. Questi ambienti sono però spesso minacciati da una cattiva gestione del territorio. L’utilizzo eccessivo di concimi nei campi, gli incendi dolosi e l’introduzione di specie come la nutria, che danneggia l’intero ecosistema del canneto, rischiano di ridurre e minacciare sempre più questi delicati tesori naturali. Nonostante le leggi di tutela, come le leggi regionali del 1977 e del 1994. Tra le azioni in difesa dei canneti, il Progetto Rizoma, che attraverso ricerche, giornate di pulizia, il coinvolgimento delle scuole e concorsi fotografi ci ha saputo valorizzare l’ambiente interessato dai canneti. Anche il Parco del monte Corno ha contribuito alla salvaguardia e alla difesa di queste zone naturali. La locale sezione della Lega Navale ha provveduto anche alla piantagione di nuovi canneti, mentre il CAI di Desenzano si è proposto di creare percorsi ciclopedonali per offrire ai visitatori la visione della flora e della fauna di questi ambienti e insegnar loro il rispetto per questo ecosistema. Importanti sono state anche le lezioni e i laboratori a cui hanno partecipato gli studenti e le ricerche innovative collegate con il Progetto Rizoma a cura del CRA (centro di rilevamento ambientale) di Sirmione. La sezione finale del libro offre delle schede dettagliate dei canneti costieri, con fotografi e e mappe per poterli individuare con facilità. Un’opera che si rivolge alla sensibilità degli abitanti del lago, chiamati a tutelare questi ambienti anfibi che rappresentano un’indubbia ricchezza naturale.
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