GAL GARDAVALSABBIA PARI OPPORTUNITA’

| 1 aprile 2006

PROGETTO COMUNE
Una delegazione del Gal a Bruxelles per definire nuove politiche di genere. Promuovere, nell’ambito dei programmi e delle azioni di sviluppo rurale, l’uguaglianza di genere e le cosiddette pari opportunità. 

Guarda con attenzione anche a questa tematica il Gal GardaValsabbia, realtà pubblica-privata finalizzata alla programmazione “Leader” sostenuta dall’Unione europea per operare nel campo della valorizzazione e dello sviluppo dell’ambiente rurale nelle aree, come alcune zone dell’Alto Garda e della Valle Sabbia, caratterizzate da minore diffusione di servizi e opportunità lavorative.
Della questione riguardante le pari opportunità si è discusso in occasione dell’incontro che ha avuto luogo presso la sede della Regione Lombardia a Bruxelles. Un appuntamento al quale ha preso parte anche una delegazione del Gal GardaValsabbia, chiamato a ragionare sul proprio futuro in vista della chiusura dell’esperienza Leader Plus (2000-2006) e della programmazione dei fondi 2007-2013.
A Bruxelles è stato presentato il “Progetto comune sulle Pari Opportunità”, che si propone di sperimentare nelle aree coinvolte percorsi di programmazione partecipata che tengano conto dei bisogni del territorio e, in particolare, della popolazione femminile. Il progetto punta all’adozione di una prospettiva di genere nei Programmi di sviluppo locale. In altre parole si tratta di non relegare la politica di promozione della parità ad interventi specifici su target di donne, ma di tenere in considerazione, nella definizione complessiva della strategia di un programma, le diverse esigenze di donne e uomini che risiedono in un territorio e i diversi effetti che le politiche possono avere sui due segmenti della popolazione.
L’interesse del Gal GardaValsabbia verso la tematica delle pari opportunità, peraltro già promossa, seppur in modo indiretto, attraverso alcune azioni del Piano di sviluppo locale (come il sostegno alle attività di bed&breakfast, che ha favorito l’occupazione della popolazione femminile), manifesta l’intenzione di giungere già preparati al prossimo ciclo di programmazione dei fondi strutturali (2007-2013) per essere in grado di cogliere le opportunità offerte dagli strumenti comunitari, principalmente il Piano di sviluppo rurale e il programma operativo dell’Obiettivo 2.

Di: Comunicato Stampa

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