Desenzano (Bs) LUNGOLAGO: ZONA PEDONALE O TRANSITO A 30 Km/h?

| 1 dicembre 2002
lago da ufficio 3

Nei dibattiti pubblici che l’Amministrazione di Desenzano ha promosso, per dibattere i problemi del Centro storico di Desenzano e del lungolago, sono emerse due tesi contrastanti: limitare semplicemente la velocità del traffico, come sostengono i tecnici incaricati al piano traffico, oppure, pedonalizzare gradualmente l’intera area con creazione di parcheggi nelle vicinanze, secondo l’idea di molti cittadini.

La scelta fra le due opzioni non è tecnica, bensì squisitamente politica in quanto alla base vi è un modo diverso di concepire la vita nella nostra città, asfissiata dal traffico di transito. Il centro storico, ed il lungolago in particolare, per la loro struttura urbanistica e per il grande valore ambientale, probabilmente diventeranno progressivamente isole pedonali, ma contemporaneamente sarà necessario realizzare sufficienti parcheggi per i residenti, per le attività commerciali e turistiche. Visitatori e turisti dovranno essere convogliati verso le aree di parcheggio, il transito per Brescia o Verona dovrà percorrere le tangenziali esterne. Le punte rilevate di 900 auto per ora, sul lungolago, con il conseguente carico inquinante non subiranno alcuna diminuzione con la proposta della zona a 30 km/ora, infatti avremmo comunque due file ininterrotte di auto alla domenica tra la gente che passeggia, con magari qualche coda in più.
Perchè non restituire Lungolago e centri storici alla loro primitiva funzione? Cioè al verde ed al passeggio, come del resto innumerevoli cittadine hanno già fatto anche sul nostro lago. Continuare a considerare il lungolago ed il centro storico come strade di transito è secondo noi un concetto di retroguardia che non contribuisce affatto a rendere più vivibile la nostra città e a risolvere i problemi assillanti dell’inquinamento acustico, delle auto parcheggiate dovunque, dei gas di scarico. Ben diverso è progettare l’abbellimento di una strada di transito, da una zona pedonale per il passeggio e lo svago. Pedonalizzazione progressiva del lungolago e del centro storico con traffico limitato ai soli residenti, creazione di nuovi parcheggi sufficienti per residenti e turisti, miglioramento scorrevolezza della statale, utilizzo della tangenziale esterna. Solleverei qualche dubbio anche sull’uso di tecniche dissuasive del traffico, applicate a Chambéry in Savoia, sicuramente interessanti per le zone residenziali esterne, ma non per il centro storico o per il lungolago. La scelta è comunque politica e non tecnica, cioè è di esclusiva spettanza del Sindaco e della Amministrazione Comunale.

Di: Giorgio Fezzardi

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