Desenzano (Bs) LA REGIONE LOMBARDIA SOSTIENE LE DONNE GARDESANE

| 1 dicembre 2001
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La donna gardesana quale interprete nel tramandare usi, costumi e cultura popolare attraverso la tradizione orale e nella leggenda, è l’oggetto del progetto intitolato “Donna del Lago” che l’Associazione Culturale Multimediale INDIPENDENTEMENTE sta realizzando con il Contributo della Regione Lombardia.

Il progetto ha ottenuto importanti patrocini da diversi enti locali. Anche la Comunità del Garda, sempre attenta alle iniziative dell’Associazione, ha dato il patrocinio insieme ai più prestigiosi Comuni del lago, da Salò a Garda, da Gardone Riviera a Padenghe sul Garda, oltre alla Navigarda che da anni collabora alla realizzazione di Dipende. La Regione Lombardia ha avuto ruolo fondamentale nel progetto. Grazie, infatti, all’interessamento dell’Avv. Ettore Albertoni, Assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Regione Lombardia, il progetto ha potuto sviluppare la prima fase di analisi. Dopo aver preso coscienza del fatto che le tradizioni, soprattutto orali, nel territorio del lago di Garda, e zone limitrofi, si stanno perdendo, l’Associazione ha deciso di intervenire con un progetto d’interesse non solo locale, data l’importanza della conservazione e del mantenimento delle tradizioni. L’obiettivo principale dell’iniziativa è la ricerca e la divulgazione di documenti inerenti alla donna del lago di Garda, ma anche la realizzazione di un modulo riproponibile in varie aree che intendono sviluppare un simile progetto. Durante la prima fase di intervento, l’Associazione culturale Indipendentemente ha cominciato a valutare e reperire il materiale esistente da integrare con possibili interviste rivolte ai testimoni delle tradizioni nel territorio gardesano del Novecento. Questa operazione è finalizzata al recupero di canti, nenie, racconti, fiabe e storie di vita quotidiana che testimoniano come si viveva in quegli anni e come sono state tramandate le usanze del luogo. L’intervento è stato strutturato in modo da recuperare storie familiari e i protagonisti del luogo e del tempo attraverso i ricordi; la raccolta delle testimonianze, trascritte e registrate per essere conservate insieme ad altri documenti, quali fotografie, lettere, quadri, etc., continuerà ad essere aggiornata nel tempo, costituendo un archivio in continua evoluzione. Una simile raccolta rappresenta uno strumento utile per la conservazione dei ricordi e, soprattutto, un aiuto concreto per il mantenimento e la divulgazione delle antiche tradizioni. Il progetto è ora nel pieno della sua operatività e, presto, si passerà alle fasi della divulgazione con incontri e rassegne. Ringraziamenti anche a Massimo Bernardini, Presidente della Pia Opera di Desenzano, che ci ha permesso di interagire con gli operatori della casa di riposo, per il recupero di importanti testimonianze, e al Museo della Donna di Ciliverghe (BS) per la preziosa collaborazione. Le tradizioni locali, come quelle nazionali, sono gioielli preziosi che hanno il diritto e il dovere di essere conservate e l’Associazione desenzanese si è posta tale obiettivo.

Di: Raffaella Visconti Curuz

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