“CUSTODIRE IL CREATO, COLTIVARE L’UMANO”: IL TEMA DEL FESTIVAL BIBLICO 2015
L’UNDICESIMA EDIZIONE SI TERRÀ DAL 21 MAGGIO AL 2 GIUGNO IN MOLTE CITTÀ DEL VENETO FRA CUI, VICINO AL GARDA, VERONA
BEN 5 PERCORSI, UN INEDITO FOCUS SU SCIENZA E FEDE E MOLTA ATTENZIONE ‘ALL’ECOLOGIA DELL’ALTRO’
La ricerca del giusto equilibrio dell’uomo con il mondo indagata non solo come tematica ecologica ma anche e soprattutto come paradigma in grado di schiudere inediti orizzonti di carattere antropologico e di rintracciare l’autentico messaggio del testo biblico. È questa la sfida che il Festival Biblico, la più significativa manifestazione culturale italiana sulle Sacre Scritture promossa dallaDiocesi di Vicenza e dalla Società San Paolo, lancia per l’edizione del 2015 scegliendo il tema “Custodire il Creato, coltivare l’Umano”. Dal 21 maggio al 2 giugno a Vicenza, Verona, Padova e Rovigo – ma il Progetto anche quest’anno si potrebbe espandere ad altre città – la potenza umile della Parola si offrirà come elemento di lettura della realtà aprendo nuovi sentieri per la Chiesa e nuove occasioni di conoscenza e partecipazione anche per chi non ha una diretta conoscenza della Bibbia. Le piazze, i chiostri, i palazzi, le chiese, i musei si apriranno a incontri, spettacoli, mostre, presentazioni, laboratori, meditazioni e eventi speciali.
La scelta del tema 2015 – che si inserisce nell’ambito di quel dialogo globale che l’Expo milanese e il Convegno della Chiesa Italiana a Firenze apriranno il prossimo anno – parte da una riflessione molto importante per il Festival Biblico: la custodia del creato non richiede solo un’azione di salvaguardia, ma anche di promozione. Non solo, quindi, il tentativo di preservare dalla distruzione ciò che ci è stato dato, ma anche di coltivare, trasformare e tramandare sempre al meglio un patrimonio ambientale e antropologico. Per l’undicesima edizione il Festival Biblico, partendo dal presupposto che il vero obiettivo sia “custodire per coltivare e coltivare per custodire”, vuole innanzitutto offrire una lettura che tenga insieme i due poli concettuali, quello passivo e quello attivo, quello della salvaguardia e quello della trasformazione, nelle sue diverse forme in cui l’integrazione tra custodia e coltivazione si manifesta: esegetiche, antropologiche, letterarie, artistiche e musicali. Grande attenzione sarà riservata anche alla “custodia dell’altro”. Come suggerito costantemente da Papa Francesco, la custodia, che è fatta di ascolto e di scelta sapiente delle indicazioni della Parola, si dà come custodia di sé, ma anche dell’altro. Custodire se stessi significa sviluppare quell’ecologia del cuore, frutto di allenamento e di perseveranza. Solo da questa dimensione personale e spirituale nasce un’autentica custodia dell’altro, ma insieme, l’altro, aiuta a custodire il proprio cuore e la propria strada in sentieri definiti e realistici.
Ben 5 i percorsi proposti dal Festival Biblico per il 2015, con un capitolo tematico del tutto inedito: “Scienza e fede. Parola in dialogo”, un’alleanza vera tra scienze e Bibbia per un cammino autentico di collaborazione dialogica. In questo percorso la complementarietà tra teologia e pensiero scientifico si aprirà alle molteplici rifrazioni dei vari campi della scienza, dalle sfide dell’infinitamente piccolo e le nuove frontiere della genetica, fino alle scoperte dell’astrofisica sul principio e sulla fine del mondo passando per la frontiera delle neuroscienze. La narrazione biblica che guiderà le ampie riflessioni sulla custodia e la coltivazione, partendo dallo sguardo sapienziale sulla creazione, sarà invece affidata al primo percorso: ‘Esegesi, teologia e percorsi biblici. Parola che ci nutre’. Dai Vangeli all’Apocalisse, si potrà riscoprire teologicamente il ruolo dell’uomo come sacerdote e non come dominatore del creato. Su questo tema non mancheranno gli incontri interreligiosi dove lo sguardo del Cristianesimo guarderà anche all’estremo Oriente e alla sapienza ebraica, ma non solo. Il secondo percorso, ‘Uomo e società. Parola che genera’ indagherà, grazie all’apporto di filosofi, sociologi, economisti ed esperti, le molte forme in cui l’uomo si confronta con l’ambiente che lo circonda, come ambiente umano, naturale, sociale, economico, educativo. Quale messaggio può lanciare la Bibbia in questi settori? Cosa significa approfondire il legame olistico dell’uomo con il suo contesto di vita? Un percorso alla ricerca della perduta armonia tra uomo e cosmo, ma anche dell’uomo con se stesso, in un’ecologia interiore che è una base necessaria per l’ecologia sociale e ambientale. Per quanto riguarda le arti, in ‘Gesti, immagini, suoni della Terra. Parola che ricrea’ il tema della creazione non si darà semplicemente come contenuto ma anche come metodo di comprensione integrale della realtà, plasmata e trasfigurata nell’opera d’arte, nella produzione cinematografica, nella parola poetica, nella rappresentazione teatrale, nell’opera musicale. Tutte le varie forme artistiche diventeranno il mezzo per verificare l’importanza della natura stessa come strumento dell’opera d’arte, attraverso la composizione materica di elementi che, plasmati, fanno dell’uomo un co-creatore in rapporto al cosmo. Infine, non mancherà l’atteso e annuale approfondimento di geografia e archeologia biblica in ‘Luoghi che raccontano. Parola che si fa memoria’. Tanti gli appuntamenti con la Linfa dell’Ulivo e non solo. Un lungo viaggio tra gli elementi naturali e fisici che sono stati lo scenario del venire al mondo di Dio. Luoghi fatti di fiumi e deserti, terreni rocciosi e laghi, ambienti lussureggianti ma anche estremamente aridi, montagne e vallate.
In attesa di scoprire il programma dettagliato dell’edizione 2015, sul sito www.festivalbiblico.it è possibile registrarsi per conoscere in anteprima tutte le novità e per rimanere informati sulle proposte della rassegna. Il Festival Biblico, inoltre, si può seguire anche sulla pagina ufficiale di Facebook.
La rassegna è nata nel maggio del 2005 da un’idea della Libreria Culturale San Paolo della Società San Paolo in Vicenza, fin dall’inizio condivisa con la Diocesi di Vicenza. A dar spessore al Festival hanno poi contribuito altre numerose realtà ecclesiali e sociali, anche non vicentine, rendendo la manifestazione sempre più di rilievo regionale e nazionale. Negli ultimi anni, oltre a varie città e paesi della Diocesi Berica, hanno aderito a questo progetto le Diocesi di Verona, Padova e Adria-Rovigo. Il Festival ha come focus la Bibbia, che nella sua ricchezza, non sempre compresa pienamente, può mobilitare il variegato interesse di persone, soggetti pubblici e privati, associazioni, con i diversi linguaggi e le diverse sensibilità dell’uomo post-moderno. Protagonisti del Festival Biblico sono biblisti, studiosi, scrittori, artisti di varia estrazione, nomi conosciuti e autori da scoprire. Ma protagonista è soprattutto il pubblico che, partecipando, è chiamato ad interagire, a costruirsi il suo percorso ideale tra le molteplici proposte, contribuendo a realizzare attivamente il Festival e a rinnovarlo anno dopo anno.
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