Castiglione delle Stiviere:SIC SalvIAMO il Congiuntivo
Penso che è bello… oppure… penso che sia bello! Questo l’amletico problema. Proprio così, perché sempre più spesso assistiamo ormai, durante i programmi radiofonici ma anche nelle autorevoli parlate dei giornalisti del Tg, alla sistematica eliminazione del caro, vecchio Congiuntivo (nobile retaggio della austera lingua latina) in favore di un più semplicistico e meno pretenzioso Indicativo.
Così, come un abito che si indossa sempre meno, il mondo del congiuntivo sta pian piano passando di moda secondo l’incontrastabile principio che la lingua è in evoluzione e che, come tutti gli organismi, è destinata a mutare le sue forme per adeguarsi al mondo e alla società che cambia. Ma non si poteva certo dire che l’eventuale condanna all’esilio del congiuntivo fosse una cattiva novella per i numerosi studenti afflitti dal dover apprendere le ingenti e raffinate declinazioni verbali che la lingua italiana presenta, tuttavia parte proprio da una scuola media mantovana la titanica arringa in difesa del vecchio verbo. Si tratta della scuola media Padre Costanzo Beschi di Castiglione delle Stivere dove, nell’anno del Signore 2006, il 21 Ottobre, alla presenza del capo di Istituto, è stato costituito un comitato con denominazione SIC “Salviamo il Congiuntivo”, originale proposta per tutelare le sorti del Congiuntivo, al quale è stato anche affiancato l’apposito blog, con possibilità di lasciare il proprio commento. Scopo unico dell’Associazione senza scopo di lucro è salvaguardare il modo congiuntivo, in quanto fondamentale per comunicare correttamente in lingua italiana, e valorizzare le numerosissime sfumature lessicali che il nostro idioma è in grado di offrire. L’adesione al comitato è libera ed illimitata, uniche condizioni richieste ai soci: conoscenza del modo congiuntivo e la sua applicazione nei verbi regolari ed irregolari, conoscenza delle regole che ne disciplinano l’uso, ascoltare con attenzione coloro che parlano per individuare gli errori, correggerli e dare l’esempio con l’uso corretto Se ti riconsci, dunque, tra gli affezionati del congiuntivo e vuoi difenderne il diritto alla sopravvivenza; se ami esprimerti in modo corretto e condividi l’illustre e raffinata arte della consecutio temporum, allora sei tra i possibili soci del SIC poiché, nonostante le false Cassandre sulla presunta morte del congiuntivo nelle frasi dell’italiano contemporaneo, esso è ancora vitale e reclama a gran voce il proprio diritto a vivere ed essere utilizzato.
Di: Laura Simoncelli
Commenti