Brescia e Verona PIAZZE SEMPRE PIU’ INTERNAZIONALI PER LA MUSICA 2001

| 1 ottobre 2001

Dopo un cartellone estivo ricco come pochi altri di eventi prestigiosi e di grande richiamo, che proprio nell’area a cavallo del lago di Garda, ha avuto uno dei suoi più movimentati epicentri, l’autunno sembra riprendere con le consuete atmosfere sottotono: pochi appuntamenti, cartelloni ridotti all’osso, solo qualche memoria della grande abbuffata dei mesi estivi.

Eppure qualcosa di importante da segnalare c’è: ed è la tendenza di città come Verona e Brescia, una volta assolutamente periferiche nelle strane geografie della musica pop, a ricoprire sempre più i ruoli di piazze centrali. Verona, con l’Arena, ha ospitato recentemente due colossi del rock internazionale come Pearl Jam e Radiohead; Brescia quest’estate ha rubato la scena a Milano proponendo superstar come Dylan, Neil Young, Mark Knopfler, e portando in piazza Duomo migliaia e migliaia di persone… E’ un trend che sembra timidamente confermato anche in questi primi giorni d’ottobre, che vedono le due gemelle del Garda ancora una volta teatro di eventi musicali di carattere internazionale, guarda caso entrambi fissati nella serata di sabato 6. Cominciamo da Verona, che propone all’Estravagario nientemeno che una tappa della fitta tournée di David Sylvian, raffinatissimo musicista britannico, icona della new wave grazie alla sua attività di frontman dei Japan, da anni impegnato in una carriera solista ricca di soddisfazioni e di dischi di grande valore, come “Brilliant Trees” o “Gone to Earth”. Per i fans di Sylvian, da tempo assente dai palcoscenici (l’ultima volta si era esibito in Italia nel 1995), sono in programma due ore di grandi emozioni, in uno spettacolo che ripercorre tutta la sua carriera artistica sull’onda della doppia raccolta “Everything and Nothing”, ultima uscita discografica. Sul palco ci saranno anche Steve Jansen, Matt Cooper, Tim Young e Keith Lowe, tutti musicisti di carattere maiuscolo che non potranno che dare ulteriore spessore all’esibizione. I biglietti costano 50 e 40 mila lire, info allo 02 76113055. La stessa sera, ma al Palabosco di Pontoglio, all’estrema periferia bresciana, ci sono i Marillion, che sono il mito di un altro tipo di popolo, poco avvezzo alla wave e più indirizzato verso il prog anni ’70. I Marillion infatti sono stati una delle pochissime realtà che negli anni ’80 hanno raccolto l’eredità di gruppi come Genesis e Jethro Tull adattandole ai nuovi contesti sonori ed ottenendo tra l’altro anche un grandissimo successo di mercato. La loro storia è iniziata nel 1978, ha raggiunto vette di grande popolarità negli anni ’80 quando a guidare il gruppo era il cantante Fish, e si è poi stabilizzata su più contenuti livelli di consenso. Ma certo è che in tutti questi anni il gruppo ha saputo costruirsi un solidissimo seguito: basti dire che la realizzazione del loro ultimo album è stata finanziata proprio dai fans, dopo un appello su Internet. Il disco, “Anoraknophobia”, è da qualche mese disponibile sul mercato. Per i Marillion, biglietti a 36 mila lire. Info allo 030/7376675.

Di: Claudio Andrizzi

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