Bilancio di un anno di pesca sul Garda

Numerose catture primaverili di bellissimi esemplari di trota lacustre fino ai quattro chilogrammi di peso, con la tirlindana a cucchiaini ondulanti di medie–grosse dimensioni, sono state bene auguranti all’inizio della stagione.
Con l’aumento della temperatura superficiale e l’inabissamento dei salmonidi, si è constatata la diminuzione dei lucci a seguito della moria, dovuta ad una infezione batterica, verificatasi nell’estate del 2000. Episodi del genere non sono nuovi nel Garda e si verificano ciclicamente soprattutto quando vi è una specie ittica è in eccesso. Nel quinquennio 1995-2000 si è verificata infatti uno straordinario aumento di lucci che ha portato ad una grande ripresa della antica pesca con la tirlindana. Alla fine di maggio, non sono mancate all’appuntamento le sardine o agoni, anche se su fondali non propriamente “classici”. Non si erano mai viste infatti, a memoria d’uomo, all’imbocco o all’interno del porto di Desenzano grazie probabilmente alla pulizia del fondo che le eliche dei traghetti, determinano.
I persici ci hanno regalato grandi soddisfazioni, numerosi branchi di esemplari sui due-tre etti di peso. Nel loro apparato digerente si riscontrano spesso gamberi canadesi di piccole dimensioni che sono quindi entrati nella loro dieta giornaliera e che spiegano la loro frequentazione di fondali anche fangosi.
Ottime le catture di coregoni con la tecnica al tocco e camolera specifica; questo tipo di pesca, sconosciuta sul Garda, fino a poco tempo fa, sta diventando sempre più diffusa e di grande soddisfazione. Grandi assenti, le aole, ed i ciprinidi in genere sulla cui scomparsa è necessario, con uno studio specifico, comprenderne le cause e porvi rimedio, poiché costituiscono un anello indispensabile nell’equilibrio biologico della fauna ittica lacustre. La presenza del mitico carpione è stata riconfermata da sufficienti catture lungo le sue rotte di migrazione tradizionali verso il basso lago anche se rimane una specie a rischio di estinzione che merita una particolare attenzione in merito alla protezione dei luoghi di frega e ripopolamento.
Anno sostanzialmente positivo quindi, a conferma delle enormi possibilità del nostro lago per la pesca sportiva.
Di: Giorgio Fezzardi
Tags: pesca sul Garda
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