PRESEPI INTORNO AL GARDA

| 10 dicembre 2013
presepe peschiera

PRESEPIO MECCANICO DI MANERBA

Si chiamano “amici di San Bernardo” ma sono gli amici dei tanti visitatori che da più di tre lustri convergono nell’antica chiesa di San Giovanni – retaggio dei Cavalieri di Malta – a stupirsi innanzi alla perizia e all’inventiva di un lavoro artigiano e corale dal nome di Presepe Meccanico di Manerba. Duecento metri quadri di superficie che assecondano il movimento di cinquecento statuette, governate da un reticolo sotterraneo di motorini e pompe idrauliche. Come non intenerirsi nel rimirare i bambini issati sulle punte delle scarpe che, ad occhi sgranati, additano il movimento dei ragazzi appresso al palo della cuccagna, il vescovo che fa capolino dalla navata della chiesa, i fuochi d’artificio, la successione di luce e di tenebra sui paesaggi desertici e montani, collinari e agresti? Per alleviare l’attesa dell’ingresso i piccoli possono distrarsi sulla giostra e sul gonfiabile di Natale, mentre ai più grandi è dato di gustare l’ottimo vin brulé offerto con garbo e con un aperto sorriso, in linea con la dolcezza della festa. www.amicidisanbernardo.it

GAVARDO , LA CAPITALE DEL PRESEPIO

Nella penombra dell’imbrunire l’antico mulino di Gavardo rimanda sensazioni rarefatte di un tempo lento e lieve. Il fiume che lambisce il villaggio del tardo Ottocento intento a manutenere il ricordo degli antichi mestieri mormora la ninna nanna a Gesù Bambino, adagiato nella bambagia d’amore della stalla. Nato nel 2003, il Presepio Vivente di Gavardo si avvale dell’impegno volontario di molteplici figuranti e allestitori accomunati dal desiderio che “il pensiero della buona novella sia sempre attuale”. Non meno organizzati e prolifici i sodali del borgo del Quadrel, uniti sotto lo stemma del gonfalone e raccolti tra i resti della fornace Ferretti, che ogni anno allestiscono un suggestivo presepe di 360 mq. Paesaggi minuziosi nella ricostruzione e opulenti di particolari vengono offerti alla meraviglia dei visitatori. La magia si fa totale con i musicanti della Stella che, sotto i loro corvini pastrani, allietano l’atmosfera con le armonie della tradizione. Castagne e vin brule’ completano l’offerta di una festa che la capitale d’ingresso della Valle Sabbia interpreta con letizia. www.amicidelpresepevivente.it www.borgodelquadrel.it

PRESEPIO GALLEGGIANTE a DESENZANO

Gli Amici del Porto Vecchio propongono come ogni anno l’appuntamento natalizio con il suggestivo “Presepe Galleggiante”, allestito con i vecchi manichini restaurati e rivestiti alla foggia dei protagonisti della Natività. L’evento più emozionante si compie alla vigilia di Natale, con la deposizione subacquea di Gesù Bambino nella mangiatoia. Dopo aver superato il Ponte Vecchio, i sommozzatori si apprestano a compiere con deferenza il tradizionale gesto nel loro ambiente d’elezione, l’acqua, in un matrimonio simbolico fra piazza e lago, fra Dio e le sue creature. I visitatori, dal pomeriggio, sono allietati dall’offerta di vin brulé, cioccolata calda, panettone e castagne, a riscaldare i palati intirizziti .

PRESEPIO SUBACQUEO A  PESCHIERA

Dai primi giorni di dicembre all’Epifania, il “Presepio del Lago” si fa rimirare dal Ponte San Giovanni che collega l’elegante centro storico alla fortezza di Peschiera. La manutenzione e la posa delle ventisei figure ad altezza d’uomo inizia con i primi freddi d’autunno e si completa alle ore 18 della vigilia di Natale, con il corteo natante dei pastori e della Sacra Famiglia tra i flutti del Canale di Mezzo illuminato a festa. La deposizione di Gesù Bambino ad opera dei sommozzatori è accompagnata da figuranti e dai più piccoli fra i cittadini sulle melodie tradizionali del canto della Stella, in una festa lacustre che dal 1980 si perpetua ad ogni appuntamento natalizio. Lo spettacolo si fa ancor più scintillante quando calano le luci della sera e le sacre figure s’illuminano nel punto di confluenza delle acque del Garda che si reinventa una nuova vita sotto il nome di fiume Mincio. Componendo il numero telefonico che è ancorato ben in vista sulla ringhiera del ponte, si attiva nell’abisso uno scenografico gioco di luci in dialogo con la superficie rischiarata dalle luminarie del borgo.

PRESEPIO VIVENTE a CASTIGLIONE

Il Presepe vivente di Castiglione delle Stiviere è di tradizione recente, nasce nel 2008, ma non per questo si è lasciato intimorire dai più sperimentati capisaldi dei dintorni. Con i suoi bracieri sfavillanti di calore, la ruota del mulino a rappresentare la ciclicità della Vita, l’acqua e il fuoco necessari al fabbro come al fornaio, con i suoi dettagli di quotidianità che aprono la strada alla straordinarietà della Sacra Famiglia, il presepe si è da subito contraddistinto per la grande affluenza di pubblico, con punte di oltre tremila visitatori. La buona riuscita della rappresentazione, a cura dei volontari del Centro parrocchiale “Il Castello”, è da ricercarsi nello sforzo e nell’impegno profusi dai cittadini e volontari, tra cui gli oltre cento figuranti, che accolgono i visitatori nei giorni intorno a Natale e all’Epifania, con i Re Magi, in corteo dal Duomo al Castello, e la consegna ai bambini dell’arancia benedetta. La scena è suggestiva, con i mestieri e gli armenti, nella tipica iconografia del Natale tra gli uomini.

PRESEPIO STORICO A SALO’

Il camminamento a piè di lago che lambisce il cuore storico di Salò è un anticipo di Natale ad ogni mese dell’anno. Ridona pace all’anima e agli occhi, rigenera, ritempra, consola dalle storture del quotidiano, illumina la notte con la sua scia di luce. Nel tempo natalizio si affolla di piedi, di mani, di cuori solitari o accompagnati, di passeggini e di amici a quattro zampe. Tutti alla conquista di un attimo di grazia, nella ricerca di un ninnolo, di un indumento, di un dolcetto, di un segno d’affetto per se stessi e per i propri cari. E di una parentesi fra il ludico e l’arcano nella rappresentazioni artistiche della Natività. La consuetudine con il Grande Presepio Storico, a cura dell’Associazione Volontari del Garda, e con il presepe del lungolago Zanardelli accompagna i visitatori entro il mistero dell’incarnazione di Gesù, tra borghi di compensato e cartapesta.

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