Brescia – STEFANO BAIA CURIONI “MERCANTI DELL’OPERA”

| 5 ottobre 2012
Stefano Baia Curioni

Sabato 6 ottobre ore 18.00 – Ridotto del Teatro Grande
STEFANO BAIA CURIONI MERCANTI DELL’OPERA. Storie di Casa Ricordi Il Saggiatore, 2011 Modera Luigi Fertonani
Come i Ricordi hanno trasformato la scena musicale dell’Ottocento, per il modo in cui hanno inteso il mestiere di editore, per le battaglie che hanno scelto di combattere, per le loro vittorie e per la dimensione eclatante delle loro sconfitte.
Il Libro
Sono i primi anni dell’Ottocento, quando il giovane copista di musica del teatro Carcano di Milano, Giovanni Ricordi, cerca di difendere il proprio lavoro acquisendo la proprietà dei libri di musica da lui trascritta. È copista, ma anche musicista, conosce bene la differenza fra spartiti buttati giù a memoria e trascrizioni fedeli. La disparità è palese all’ascolto: le sue edizioni devono diventare il riferimento per qualsiasi esecuzione. Man mano che l’attività cresce, l’interesse di Giovanni si sposta dagli spartiti alle opere e alla loro messa in scena, la sua volontà è quella di farsi garante dell’accuratezza delle loro esecuzioni e della proprietà intellettuale della musica. Sono Bellini e Donizetti i suoi primi compagni di viaggio, con loro, forte di loro, si batte perché venga riconosciuto il diritto di autore. Tra il 1830 e il 1870
l’opera italiana si trasforma profondamente. Cambiano i suoi protagonisti, le intenzioni compositive, il sistema di produzione e di fruizione, il suo significato sociale e culturale. La musica incontra l’industria editoriale, l’opera conosce  una nuova stagione di successo internazionale e cerca nuovi modi per garantire le proprie economie. È il salto verso la modernità, un passaggio che lascia in eredità il repertorio operistico più rilevante della storia, nucleo riconosciuto di un patrimonio culturale che plasma l’ideologia del Risorgimento.
L’Autore
Stefano Baia Curioni, storico dell’economia, direttore del Master of Science Arts, Cultures, Media and Entertainment della scuola Graduate dell’Università Bocconi e visiting professor di Arts markets and heritage management al phd Cultural Heritage Management and Development dell’IMT di Lucca. Negli ultimi dodici anni si è dedicato allo studio dei rapporti tra arti ed economia, all’analisi delle politiche e delle istituzioni culturali. I suoi recenti lavori di ricerca includono uno studio delle istituzioni pubbliche del patrimonio per conto della segreteria generale del Ministero dei Beni Culturali, uno studio di scenario sulla gestione del patrimonio in Italia per l’ufficio studi di Intesa S.Paolo, lavori di pianificazione per istituzioni culturali a Milano (Museo di Arte Contemporanea) e lo sviluppo di una ricerca sulla creazione dello status degli artisti nel mercato dell’arte contemporanea. E’ membro del consiglio di amministrazione del Piccolo Teatro, della Fondazione Ratti, membro del comitato scientifico di Palazzo Te a Mantova e della Fondazione Civita a Roma

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