SOLO IL GARDA UNITO PUO’ SPOSTARE LA TAV 2012

| 30 luglio 2012
tav desenzano23.7.12 007

La linea d’azione è stata decisa. Obiettivo: spostare il tracciato della nuova linea ferroviaria alta velocità-alta capacità dalle colline moreniche del Garda a sud, sulla cosidetta ‘linea di campagna’. Per farlo si ricorrerà ad una mozione politica ‘trasversale’ proposta cioè da partiti schierati in Parlamento su opposte sponde, cioè Lega Nord, Pd. Documento da far nuovamente approvare alla Commissione trasporti della Camera ma che abbia, stavolta, valore vincolante per il Governo. Per ottenere questo risultato è necessario che il ‘territorio’ interessato , cioè Comuni, Province, Regioni, associazioni sindacali, di categoria, ambientalisti trovando unità si pronuncino tutti per lo spostamento del tracciato. E’ questa la sintesi della lunga riunione del ‘tavolo tecnico’ convocato dal sindaco di Desenzano Rosa Leso su input del consiglio comunale che, a marzo, aveva approvato una mozione del consigliere della Lega Rino Polloni. L’incontro è risultato decisamente partecipato. Nella sala di palazzo Todeschini c’erano gli onorevoli Alessandro Montagnoli, Giampaolo Fogliardi (Pd, segretario della commissione Finanze) e Pierangelo Ferrari, sindaci o rappresentanti dei 10 comuni della zona, amministratori, il presidente della Provincia Daniele Molgora ed il delegato di quella di Verona, esperti, esponenti di Coldiretti, Legambiente, Consorzi di tutela dei vini Lugana e Custoza, Slow food, Parco delle Colline moreniche, Garda colline, Lega Navale, consorzio Albergatori, forze dell’ordine. I partecipanti sono stati accolti sotto i portici di palazzo Todeschini da un gruppo di esponenti del Comitato ‘No Tav’ di Sel di Desenzano in movimento che inalberavano bandiere e qualche cartello contrario alla nuova linea. La loro presa di posizione è stata assolutamente civile e pacifica. Nella sala al primo piano si è discusso di progetti, programmi e strategie. C’è stato chi ha sostenuto che la Brescia-Verona sul tappeto da oltre 20 anni non si farà, chi è certo della sua inutilità considerando che l’attuale linea va bene, al limite si potrebbe ragionare sul quadruplicamento dei binari,chi ha rilevato i costi esorbitanti pari a 37 milioni a chilometro contro i 13-15 di altre nazioni. E c’è stato chi come Legambiente ha rilevato che il famoso ‘corridoio 5’ è già azzoppato perchè Portogallo, Spagna e Austria non lo realizzeranno. Innumerevoli sono i timori derivanti dalla scelta del tracciato che attraversa le colline. Metterà in crisi il turismo, cancellerà una parte delle viti di Lugana e Custoza, deturperà l’ambiente, creerà problemi al reticolo idrico sotterraneo. “Creiamo con questo primo incontro un gruppo di lavoro sul tema per arrivare ad una posizione unitaria” ha spiegato in apertura il sindaco Rosa Leso. Il lungo vertice, il primo dopo tanti anni di silenzio, ha prodotto una decisione operativa: i sindaci dei Comuni interessati, Province, Regioni, associazioni di categoria, ambientalisti approveranno un documento comune. Se arriverà questa unione del Garda gli on. Alessandro Montagnoli e Giampaolo Fogliardi, entrambi veronesi, firmatari di una mozione approvata in commissione trasporti Camera nel 2010 che impegnava a spostare il tracciato dal Garda la riproporranno. Stavolta, tuttavia chiederanno un voto che vincoli il Governo a spostare la Tav a sud delle colline moreniche del Garda.

Ennio Moruzzi

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