2012, VERONA: TEATRO E CINEMA DELLA MEMORIA

| 20 marzo 2012
3. 18mila giorni. Foto N. Cadeddu

Sei appuntamenti di teatro e cinema della memoria al Teatro Ristori di Verona, organizzati da Le Falìe di Velo Veronese e Film Festival della Lessinia con l’agenzia di spettacolo Aissa Maissa e promossi da Fondazione Cariverona con il sostegno di Unicredit, Fondazione Masi e Automotor, con il patrocinio della Regione Veneto. Saranno ospiti della rassegna ideata da Alessandro Anderloni i registi Carlo Mazzacurati e Andrea Segre, gli attori Giuseppe Battiston e Giuliana Musso, i musicisti Gianmaria Testa e Bepi De Marzi.

«Ci sono luoghi che profumano di Storia e di storie raccontate, che custodiscono il ricordo e l’anima di chi li ha frequentati, che invitano a entrarci e mescolare il fascino dell’antico e l’incertezza del presente» spiega il direttore artistico Alessandro Anderloni. «Uno di questi luoghi è il Ristori. Lo è oggi che Fondazione Cariverona ne riapre le porte e illumina delicatamente i legni stagionati e i nuovi velluti. Ci è sembrato che questo teatro ci chiedesse di guardare al secolo che ha calpestato il suo palcoscenico, quel Novecento che è appena finito, ma che ci appare già tanto sfumato».

Debutto della rassegna, sabato 24 marzo (alle 21), con Le Falìe che portano in scena Gli esulanti dell’8 settembre. Dopo nove anni di repliche, lo spettacolo torna a raccontare le vicende accadute a Velo, tra l’8 settembre 1943 e il 25 aprile 1945, inparticolare l’estate del 1944 con l’arrivo nelle contrade della Lessinia dei partigiani capeggiati da Giuseppe Marozin. Dal teatro al cinema, per ricordare una delle grandi voci venete del Novecento, quella di Luigi Meneghello, “catturata” da Carlo Mazzacurati. Il regista arriva Verona lunedì 26 marzo (alle 21) per assistere alla proiezione in sala del proprio film Ritratti. Luigi Meneghello con Luigi Meneghello e Marco Paolini. L’attore Giuseppe Battiston e il cantautore Gianmaria Testa salgono sul palcoscenico del Ristori lunedì 2 aprile, alle 21, con 18 mila giorni. Il pitone di Andrea Bajani, produzione Fuorivia e Fondazione Teatro Stabile di Torino. In scena riflessioni personali ed epocali di un cinquantenne che, dopo diciottomila giorni di vita, perde il lavoro e scopre come siano mutate in Italia prospettive e aspettative sociali. Con lo spettacolo Nati in casa, per la regia di Massimo Somaglino, venerdì 13 aprile (alle 21) ritorna in riva all’Adige Giuliana Musso con un monologo che, dopo dieci anni di repliche, è divenuto un classico del teatro italiano. Il tema affrontato è la nascita che oggi – tra letti d’ospedale, ostetriche e maternità assistita – non è considerata un evento naturale, ma una malattia.
È il regista Andrea Segre l’ospite della serata di lunedì 16 aprile (alle 21) con la proiezione del film Io sono lì con Zhao Tao, Rade Sherbedgia, Marco Paolini, Giuseppe Battiston, Roberto Citran e Wang Yuen. La storia narrata è quella di Shun Li che, da un laboratorio tessile della periferia di Roma, deve trasferirsi nella laguna veneta. In un incontro di culture, lo sguardo del documentarista s’intreccia con il linguaggio cinematografico orientale e i modelli del cinema indipendente. La rassegna si chiude lunedì 23 aprile, alle 21, con le letture di Bepi De Marzi e Alessandro Anderloni accompagnati dai cori de I Crodaioli e La Falìa. Filo conduttore de Avevano vent’anni e li mandarono oltre le steppe sono i testi di Giulio Bedeschi e Mario Rigoni Stern: pagine che parlano degli alpini inviati in riva al Don, dove hanno sacrificato la loro giovinezza per una guerra insensata.

Il programma della rassegna è disponibile sul sito www.lefalie.it. Biglietti in vendita sulcircuito www.geticket.it.

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