Milano: YANN ARTHUS-BERTRAND – La Terra vista dal cielo

| 24 settembre 2014
Bertrand 2

 

“Ho visto la Terra cambiare. L’impatto dell’uomo si vede dal cielo. Durante i viaggi e le ricerche ho constatato che tutti gli scienziati che ho incontrato condividono la mia stessa inquietudine. Quando illustrano le mie fotografie, loro dimostrano con le cifre, e le cifre sono inaudite.”

Queste parole, sono riportate, insieme ad altre sue citazioni, all’interno dell’importante  mostra dedicata a Jann Arthus-Bertrand, ospitata al Museo di Storia Naturale. Fotografo-ambientalista francese, Bertrand è da anni impegnato, attraverso questo mezzo, a trasmettere le bellezze naturali del nostro pianeta.Egli compie questa operazione in particolare dal punto di vista certamente più privilegiato per una visione completa dei diversi contesti territoriali considerati, sorvolando la savana africana, le vastità oceaniche, i crateri vulcanici, le zone polari; tante immagini che testimoniano il suo rispetto per gli elementi naturali incontrati. In mostra sono presenti anche uccelli tassidermizzati, crani, splendidi minerali, fossili da toccare, conchiglie mai esposte, insetti rari, semi e frutti curiosi, provenienti dalle collezioni del Museo di Storia Naturale che dialogano con le immagini di Bertrand, frutto di un lavoro durato oltre vent’anni, durante i quali egli ha sorvolato i cinque continenti con l’intento di documentare i cambiamenti in corso e l’impatto dell’uomo sui territori, sensibilizzando il maggior numero di persone sull’importanza di uno sviluppo sostenibile. Lungo il percorso espositivo, il fotografo francese ci trasporta in un viaggio emozionante, condividendo con i visitatori lo splendore del nostro pianeta ed interrogandosi al tempo stesso sul suo futuro. Le immagini esposte sono dirette, potenti, illustrano tesori naturalistici irraggiungibili, panorami mozzafiato, la meraviglia della natura nella sua essenza più incontaminata. Accanto a questi paradisi forestali e oceanici, però, Bertrand non risparmia una severa critica all’opera dell’uomo: denuncia lo sfruttamento irresponsabile delle risorse della Terra, i disastri causati dalla cementificazione sfrenata, la deforestazione, il problema dello smaltimento dei rifiuti. I suoi scatti mirano a risvegliare le coscienze su tematiche attuali, dal dilagare dell’inquinamento allo sfruttamento incosciente delle risorse naturali del pianeta. Completa l’esposizione il film “Home”, che segna l’esordio di Yann Arthus-Bertrand alla regia. La pellicola, che nella versione italiana è doppiata da Isabella Rossellini, realizzata con la collaborazione di Luc Besson e Francois-Henri Pinault, è stata girata interamente dal cielo, filmando 120 luoghi in 50 diversi Paesi con l’intento di condividere stupore e preoccupazione sullo stato di salute del pianeta e dei cambiamenti che l’umanità deve affrontare. Il progetto della mostra è frutto di una coproduzione Yann Arthus-Bertrand – Associazione Forte di Bard e Silvana Editoriale che ha pubblicato l’essustivo catalogo. Alcune note biografiche. Janne Arthus-Bertrand nasce a Parigi nel 1946. La sua passione per la fotografia naturalista ha inizio all’età di 30 anni, nel 1976, anno in cui parte per il Kenya assieme alla moglie Anna, con la quale trascorre 3 anni nel Masai Mara, studiando il comportamento di una famiglia di leoni. Durante tale periodo sorvola diverse volte la riserva in elicottero e in mongolfiera, scoprendo una vocazione per la fotografia aerea. Tornato in Francia, nel 1981 pubblica il libro fotografico “Lions”. Ha inizio così la sua carriera di fotoreporter specializzato in reportage naturalistici, che lo porta a collaborare con le riviste francesi “Paris-Match” e “Géo”.  Nel 1991 fonda l’agenzia Altitude, la prima specializzata in fotografia aerea nel mondo. Nel 1994, con il patrocinio dell’UNESCO, dà vita al progetto “La Terre vue du Ciel”, un inventario dei più bei paesaggi del mondo fotografati dall’alto, il cui motto è “Testimoniare la bellezza del mondo e tentare di proteggere la Terra”. Alcune delle foto più belle sono pubblicate nel libro omonimo, che ha venduto tre milioni di copie in 24 lingue. Nel 2005, fonda l’associazione ecologista internazionale “GoodPlanet.org” e dà vita alla iniziativa “Action Carbone”, un programma destinato a compensare le emissioni di gas a effetto serra generati dalla sua attività di fotografia aerea, tramite il finanziamento di progetti per lo sviluppo di energie rinnovabili, per il risparmio energetico e per la riforestazione. Il 31 maggio 2006 viene insignito della “Légion d’honneur” e diviene membro della Académie des Beaux-Arts dell’Institut de France, grazie alla creazione di una nuova sezione consacrata alla fotografia.  In conclusione, dedico a lui un mio breve testo scritto durante un viaggio in aereo qualche anno fa:  “Chiazze di sole nell’acqua: molecole impazzite – “sparite, ritornate, mai uguali” – astrattismo d’alto ingegno, da un artista d’altro Regno.”

Museo di Storia Naturale di Milano – Corso Venezia 55, Milano; fino al 19 Ottobre 2014; Orari: da martedì a domenica  9.30-19.30;  (la biglietteria chiude un’ora prima); Tel. 02 88463337; Biglietti: Intero 8 Euro, Ridotto 5 Euro

Fabio Giuliani

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