61MA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA NEWS
Ed ora permettetemi di darvi alcuni suggerimenti per vedere, quelli che, a mio parere sono stati i più bei film della 61ma Mostra del Cinema di Venezia. Sono d’accordo sui primi tre: “Il segreto di Vera Drake, “Mare dentro” e Ferro 3 (è un bastone da golf)”. ai quali aggiungerei “Birth” di Jonathan Glazer con Nicole Kidman, “La terra dell’abbondanza” di Wim Wenders, i due film di animazione, “Shark Tale (storia di squali)” e “Il castello errante di Howl”, gli italiani “Lavorare con lentezza Radio Alice 100,6 MHz” di Guido Chiesa, “Le chiavi di casa” di Gianni Amelio, “Volevo solo dormirle addosso” di Eugenio Cappuccio, “Vento di terra” di Vincenzo Marra e “Saimir” di Francesco Munzi, l’iraniano “Piccoli ladri” di Marziyeh Meshkini, “Vanity fair” dell’indiana Mira Nair e ancora “Alla ricerca dell’isola che non c’è” di MarcForster, con Johnny Depp, “Il candidato della Manchurian” di Jonathan Demme con Meryl Streep e Denzel Washington, “Collateral” di Michael Mann con Tom Cruise, “Un mondo meno peggiore” di Alejandro Agresti, “Criminal” di Gregory Jacobs, per gli amanti della musica “Musica Cubana” di German Kral, “Man on fire, Il fuoco della Vendetta” di Tony Scott.
Ho visto tutti questi film, per varie ragioni ve li consiglio. Il giudizio è positivo non solo per il valore assoluto (Il segreto di Vera Drake e Mare dentro), ma anche per l’interessante sceneggiatura, per la recitazione particolare, per l’idea originale. Quindi buona visione e arrivederci.
11 settembre 2004
Tutti i salmi finiscono in gloria. Potrebbe essere la conclusione della 61ma Mostra Internazionale d’arte Cinematografica di Venezia, ma di gloria, in realtà, non ce n’è stata molta. Sul palcoscenico della rinnovata Fenice (luogo nuovo per le assegnazioni dei Leoni) Claudia Gerini, accompagnata dalla madrina della festa, Sophia Loren, ha presentato premi e vincitori (con un po’ di confusione) incalzata, forse, dai tempi della direttta su Rai2. La Giuria, sembra, che non fosse del tutto d’accordo sui nomi dei vincitori e, sembra, sia dovuto intervenire il Direttore della Mostra, Marco Mueller, dopo di che tutto è andato per il meglio. Ed eccoli i premi: Leone d’oro alla carriera a Stanley Donen (Sette spose per sette fratelli), Leone d’oro al film “Il segreto di Vera Drake” dell’inglese Mike Leigh, già vincitore ad Hollywood e a Cannes. Leone d’argento Gran premio della Giuria a “Mare dentro” del cileno (ma spagnolo d’adozione) Alejandro Amenàbar, Leone d’argento Premio speciale della Giuria a “Ferro 3” del coreano Kim Ki-duk, Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile a Javier Bardem per “Mare dentro” e per quella femminile a Imelda Staunton per “Il segreto di Vera Drake”. Premio Mastroianni per il miglior attore giovane, ex equo a Marco Luisi e Tommaso Ramenghi per “Lavorare con lentezza Radio Alice 100,6 MHz”. Altri premi sono andati al film d’animazione “Il castello errante di Howl” del giapponese Hayao Miyazaki, al Corti “Segno di appartenenza” del tunisino Kamel Chérif e “Goodbyee” dell’inglese Steve Hudson. Nella sezione Orizzonti a “I nipoti” di Ilan Duran Cohen e una menzione anche all’italiano “Vento di Terra” di Vincenzo Marra.
Un commento a questa edizione: tralasciando i molti disagi dovuti alla disorganizzazione (perchè non consultare coloro che sono da molti anni preposti alla gestione delle sale!) posso dire che la qualità c’è stata. Molti film piacevolissimi. Altri che avrebbero potuto non esserci (“Delivery”, “L’intruso”,”Ovunque sei”, “Acceso remoto” ecc) e, quindi, snellire anche l’organizzazione. Questa è la mia opinione sempre disposto a cambiarla il prossimo anno.
10 settembre 2004
Ultimi sgoccioli della 61ma Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Nella sezione Mezzanotte un film italiano bruttino: “Occhi di cristallo” di Eros Puglielli. Questo thriller è, forse, il primo flop di Luigi Lo Cascio che lo interpreta con troppa enfasi. Per il resto l’ambientazione è buona, ma i dialoghi lasciano a desiderare.
Due film evento concludono la Mostra. Purtroppo tutti e due (unica proiezione) vengono proiettati alla stessa ora. Quindi vi parlerò di quello visto. “Shark Tale (Storia di squali)” di Eric “Bibo” Bergeron, Vicky Jenson e Rob Letterman, un grande film d’animazione (sarà visto in piazza San Marco da 5.000 fortunati) che parla di un pesciolino e di un grosso squalo che nuota contro corrente! I doppiatori americani sono Angelina Jolie, Will Smith, Renee Zellweger, Robert De Niro e Martin Scorsese!
L’altro film, impossibile da vedere, data la concomitanza (un’altra disorganizzazione!) è “Eros” di Wong Kar.wai (“La mano” con Gong Li), Steven Soderbergh (“Equilibrio” con Robert Downey jr e Alan Arkin) e Michelangelo Antonioni (“Il filo pericoloso delle cose” con Christopher Bucholz e Luisa Ranieri). Film Fuori concorso che descrive l’idea dell’eros attraverso l’opinione di tre grandi registi.
Ora spetterà alle varie Giurie delle varie sezioni, dare i premi. Per il Leone d’oro (la cui giuria presieduta dal regista John Boorman, compende gli attori Spike Lee, Scarlet Johansson, il regista Mimmo Calopresti e il montatore Pietro Scalia) il mio favorito è “Il segreto di Vera Drake”, ma circola con insistenza “Ferro 3” film coreano di Kim Ki-duk , che è indubbiamente un bel film, ma non all’altezza di quello di Mike Leigh. Ma staremo a vedere.
9 settembre 2004
Non ci sentiamo di lasciare Venezia senza fare, almeno un doveroso accenno alle due tragedie che il mondo e l’Italia hanno vissuto e stanno vivendo. Mi riferisco alla strage di Beslan e al rapimento di Simona Pari e Simona Torretta. Sono segnali di una escalation che pare impossibile fermare. La situazione è talmente degradata che ogni rimedio pare inadeguato. Ma tant’è mi sembra giusto e corretto almeno parlarne anche in quest’ambito festivaliero, ma non troppo.
Torniamo alla Mostra del Cinema con gli ultimi film in Concorso come “L’intruso” della regista francese Claire Denis. Purtroppo la cineasta non è nuova a queste performances: “L’intruso” può valere, e solo in in parte, come promozione turistica per le montagne de Giura francese e per le isole polinesiane. La storia, lunghissima (2 ore e 10), senza capo nè coda, dialoghi inesistenti come la sceneggiatura. Peccato sia in Concorso.
Ben diverso è l’altro film in Concorso “La terra dell’abbondanza” di Wim Wenders. Il regista tedesco (ha ricevuto il premio Bresson dell’Ente dello Spettacolo) che si sente europeo e americano (lo ha affermato egli stesso) cerca (e ci riesce bellamente) di costruire una storia di denuncia dell’attuale situazione creatasi in America con l’amministarzione Bush che ha intaccato la libertà ed ha aumentato il divario tra ricchi e poveri (succede anche da noi, purtroppo!!!): non sarà candidato al Leone d’oro, ma ci va vicinissimo.
Un’altra opera prima nella sezione Orizzonti: “Saimir” di Francesco Munzi. Film molto piacevole, ben girato, ben interpretato dall’attore albanese Mishel Manoku, ma che racchiude una pericolosa vena di razzismo; troppi albanesi e zingari che compiono reati e poco credibile (Perchè è una vendetta) il riscatto finale.
Sono arrivati al Lido di Venezia gli “ambasciatori di buona volontà” per l’UNICEF, Mia Farrow, Lino Banfi e Maria Grazia Cucinotta per raccogliere fondi per il progetto “Istruzione per le bambine” in Eritrea. Sarà proiettato un documentario che mostrerà anche gli altri ambasciatori tra i quali figurano Audrey Hepburn e Danny Kaye.
8 settembre 2004
E’ arrivato finalmente “L’amore ritrovato”, il film di Carlo Mazzacurati con Stefano Accorsi e Maya Sansa. Film gradevole, guardabile, forse un po’ troppo lungo e, talvolta, lento. Ispirato al romanzo di Cassola “Una relazione”, il film si svolge negli anni 30/40 del secolo scorso. Belle le ambientazioni e migliorato moltoStefano Accorsi dall’ultima interpretazione in “Ovunque sei”. Maya Sansa è, ancora una volta, brava.
Altro film in Concorso quello iraniano (ma ambientato in Afghanistan) “Piccoli ladri” della regista Marziyeh Meshkini. La disperazione dell’Afghanistan vissuta da due bambini ed un cane. Molto bello e poetico, nonostante la tragedia incomba. I due bambini, ma soprattutto la bambina, danno luce e anima al film.
“Criminal” è, ancora una volta, il segno della grande capacità dei cineasti americani. Prima regia di Gregory Jacobs, prodotto da George Clooney e Steven Soderbergh ed interpretato da John C. Reilly, Maggie Gyllenhaal e, l’astro emergente, Diego Luna, già visto in “The terminal” il film di Spielberg che ha inaugurato la Mostra. E’ la storia di una coppia di imbroglioni che cercano di sbarcare il lunario e che si trovano in mano una truffa facile e potenzialmente redditizia.
Con “Le chiavi di casa” il pubblico ritrova Gianni Amelio. Film in Concorso, con Kim Rossi Stuart, Charlotte Rampling e Andrea Rossi, che esplora un mondo difficile: quello della disabilità. Amelio è colui che racconta, fa vedere, si mette al servizio della storia e dei suoi personaggi.
Vi segnalo anche il film coreano, in Concorso (film sorpresa) “Ferro 3” di Kim Ki-duk. Soggetto e sceneggiatura molto originali con pochi dialoghi, ma grande espressività interpretativa.
7 settembre 2004
Vi avevo promesso che mi sarei dato da fare per approfondire il giudizio su “Palindromi” il film di Todd Solondz. Pur confessando la mia incapacità di “vedere” in quel film una qualche cosa, sono confortato da quello che dice il regista stesso:”Il consiglio che posso dare allo spettatore è questo: anche se non sei sicuro di capire il significato di tutto (non sono sicuro di averlo capito neanche io), lasciati andare”. Probabilmente non mi sono lasciato andare a suffucienza.
Ed ora torniamo alla ottava giornata con il film di Amos Gitai (in Concorso) “Terra promessa” con Hanna Schygulla in un “cammeo”. Il regista israeliano tratta il fenomeno della tratta delle bianche, ma non riesce a farne un convincente racconto. Troppo uso del digitale che svia lo spettatore e qualche discrepanza nella narrazione.
Altro film in Concorso (molto atteso) è quello di Jonathan Glazer “La nascita” con Nicole Kidman e un mostro sacro del cinema, Lauren Bacall. Assolutamente strepitosa, ma ormai non avevamo più bisogno di conferme, la Kidman. Purtoppo un film incompiuto: un soggetto interessante, anche se scabroso il marito morto che si reincarna in un ragazzino di dieci anni, ben diretto, ma con una conclusione che lascia molto a desiderare.
Fuori concorso “La damigella d’onore” di Claude Chabrol con Laura Smet già vista in “la Femme de Gilles”. Un noir sofisticato nelle intenzioni del regista francese, ma solo un film elegante , talvolta monotono e, come hanno detto in molti, nel target del Chabrol delle ultime opere.
6 settembre 2004
Dopo aver visto “Mare dentro” di Alejandro Amenàbar si pensava che fosse il probabile Leone d’oro, questa mattina, dopo aver visto il capolavoro di Mike Leigh, “Il segreto di Vera Drake”, in Concorso, l’attenzione è passata sul quest’ultimo. Un film eccezionale sotto tutti i punti di vista. Un soggetto e una sceneggiatura perfetti, un cast strepitoso e una direzione unica. Lasciando la Coppa Volpi maschile a Javier Bardem,protagonista di “Mare dentro”, quella femminile va, senza dubbio, a Imelda Staunton, protagonista del “Segreto di Vera Drake”.
Film interessante e pulito “Vento di terra” di Vincenzo Marra nella sezione Orizzonti. Forse un po’ troppo napoletano con tutte, ma proprio tutte, le disgrazie che possono capitare ad un ragazzo di diciotto anni. Dallamorte del padre, alla malattia della madre, allatentata violenza alla sorella ed infine alla malattia propria. Forse un po’ eccessivo.
Altro film in Concorso quello del premiatissimo Todd Solondz “Palindromi”. Devo riconoscere che, al limite della blasfemia (cinematografica) formale, non ci ho capito gran che. Mi riprometto di andare alla conferenza stampa per saperne di più!
5 settembre 2004
Tutti in attesa di vedere l’unica proiezione del film (fuori Concorso) di Spike Lee “She hate me (Lei m odia)” interpretato da Anthony Mackie, con Monica Bellucci ed Ellen Barkin in piccoli ruoli. Ma il film del notissimo cineasta americano lascia a desiderare: troppo prolisso e, quindi, con poco equilibrio tra la storia (denuncia alla “finanza creativa”) e trovata narrativa (la fornitura di sperma, con annesse prestazioni sessuali, a coppie lesbiche).
Continuano i disagi organizzativi, anzi peggiorano, tanto da costringere il Presidente della Biennale, Davide Croff ed il Direttore della Mostra, Marco Mueller ad improvvisare una conferenza stampa dove, comunque, non convincono nessuno! Continuiamo a sperare nei miglioramenti.!?!?
C’è, in Concorso, il film di Mira Nair (Leone d’oro nel 2002 con Monsoon Wedding) “La fiera delle vanità” tratto dall’opera di Tackeray. Si vede che la Nair è brava, ma non da premio. Buona l’interpretazione di Reese Whinterspoon.
Nella sezione Orizzonti un film di Frédéric Fonteyne. Lavoro interessante, ma che pone un interrogativo: la donna può essere così sottomessa e masochista (fino al suicidio) come la descrive Fonteyne? Io penso di no o, perlomeno, penso che il regista avrebbe dovuto essere più positivo. Ottima la interpretazione di Emanuelle Devos (già vista in “I re e la Regina”).
Tremendo flop del film di Michele Placido (in Concorso) “Ovunque sei” con Stefano Accorsi, Barbora Bobulova e Violante Placido. Il pubblico ha rumoreggiato, fischiato e sghignazzato per buona parte della proiezione. Stupisce il fatto che tra gli sceneggiatori ci fosse Domenico Starnone, di solito, una sicurezza.
Nella sezione Orizzonti un bel film. “Musica cubana” del regista tedesco German Kral. :embre strana questa predilezione per il sound cubano da parte dei registi tedeschi; vedi Wim Wenders (che ha presentato l’opera). Ottima la musica, ottima la regia.
4 settembre 2004
Sembra che si sia trovato un film candidato al Leone d’oro. Il film di Alejandro Amenàbar, cileno di nascita, ma spagnolo di educazione, “Mare dentro” è piaciuto molto. Il soggetto tratto da una storia vera, è come dice il regista “un viaggio verso la vita e la morte, un viaggio in mare e nel mondo interiore di Ramòn Sampedro…” Ramòn Sampedro, paralizzato da trent’anni vuole mettere fine alla sua esistenza con dignità e sa che soltanto qualcuno che lo ama davvero potrà aiutarlo ad intraprendere l’ultimo viaggio. Javier Bardem interpreta magistralmente il ruolo del protagonista (5 ore di trucco al giorno!). Alejandro Amenàbar, essendo il compositore delle proprie colonne sonore, riesce a fare sinergia tra la musica e le scene.
Il secondo film in Concorso è un film d’animazione del regista giapponese Hayao Miyazaki. “Il castello errante di Howl” è un’opera notevole sia per l’animazione che per le musiche. Il regista dedica il suo film agli anziani.
Terzo film della giornata in Concorso è del regista polacco Greg Zglinski, una coproduzione svizzero-belga, “Un lungo inverno senza fuoco” Le tragedie sono dovunque e sono sempre grandi: quelle che riguardano le popolazioni, ma anche quelle che riguardano la sfera famigliare.
Fuori Concorso, uno splendido capolavoro di Marc Forster, regista tedesco, allevato in Svizzera, ma trasferitosi negli Stati Uniti. “Alla ricerca dell’isola che non c’è” è la storia di James M. Barrie, creatore di Peter Pan. Cast importante che comprende Johnny Depp, Dustin Hoffman, Julie Christie, Kare Winslet e Radha Mitchell (protagonista anche di “Man on fire” con Denzel Washington).
Evento Speciale “Embedded/Live (A letto con il potere/dal vivo)” prodotto, scritto, diretto ed interpretato da Tim Robbins. La “vera storia” della marcia verso la guerra in Irak, la ripresa filmata dello spettacolo che Tim Robbins ha portato per quasi un anno a New York e a Los Angeles.
3 settembre 2004
Migliora il livello dei film in Concorso (ci voleve veramente poco!). Per quanto riguarda “I re e la Regina” di Arnaud Desplechin con Catherine Deneuve (non è la protagonista), diciamo che l’unico difetto che gli si possa trovare è la lunghezza Per il resto è un buon film, non da premio, ma oltre alla recitazione, soprattutto femminile con Emanuelle Devos, l’argomento e le tesi sono interessanti. L’altro film in Concorso il cinese “Shijie (il Mondo)” di Jia Zhangke giovane regista trentaquattrenne, diciamo che è un film interessante per l’argomento. Il terzo in Concorso è stato l’italiano “Lavorare con lentezza Radio Alice 100,6 MHz” di Guido Chiesa (“Il partigiano Johnny”, sempre a Venezia nel 2000) con Valerio Mastandrea e Claudia Pandolfi. Notevole il racconto, soprattutto con l’accompagnamento della colonna sonora. La storia di Radio Alice che trasmetteva da Bologna, val la pena di essere ricordata per il significato politico e culturale che ha avuto nel mondo giovanile degli anni ’70 e per i tragici fatti di cui è stata testimone. Discreta l’interpretazione di Mastandrea, buona quella della Pandolfi.
Se migliora il livello dei film in Concorso, peggiora quello dell’organizzazione: ritardi paurosi, accavallamenti tra film, se vai a vederne uno, ne perdi due! Otre al fatto che alcuni li puoi vedere solo una volta (Man on fire, Finding neverland, ros, Shark tale, ecc., ecc.).
2 settembre 2004
Comincia bene la giornata con un buon film di “azione” con Denzel Washington. “Man on fire”, nella sezione Mezzanotte, diretto da Tony Scott con Christopher Walken, Giancarlo Giannini e una strepitosa ragazzina, Dakota Fanning, che riesce a colpire al cuore l’ormai “bruciato” ex agente della cia, Denzel Washington e gli spettatori. Nel Messico c’è l”industria” dei rapimenti e Denzel Washington viene ingaggiato per proteggere la piccola Pita. Poi tutto procede secondo gli schemi (un po’ esagerati, per la verità) degli action movies. Si vede che Tony Scott (fratello di Ridley) viene dalla pubblicità: lo dimostrano il montaggio, la musica e il colore. Inutile dire che due film con Washington alla Mostra di Venezia, sono una manna per gli spettatori.
Secondo fil italiano nella sezione Orizzonti. “Te lo leggo negli occhi”, il primo lungometraggio di Vania Santella (prodotto dalla Sacher di Nanni Moretti) che dovrà farne molti altri per convincere gli spettatori. Buona, come al solito, la recitazione di Stefania Sandrelli, Teresa Saponangelo e Luigi Maria Burruano.Il racconto sulle vicende di una famiglia dove tre generazioni di donne si confrontano. Purtroppo si vede la eccessiva “napoletanità” dell Santella.
Terzo “buco” nel Concorso. Il film della russa Svetlana Proskurina ha lasciato l’amaro in bocca a parecchi. Il problema è che tre “negativi” su tre presentati in Concorso è una percentuale troppo elevata. Bah, continuiamo a sperare!
Per fortuna la giornata si chiude bene con il film, Fuori concorso, di Michael Mann “Collateral” con Tom Cruise e Jamie Foxx. Ottimo thriller che tiene per 119 minuti gli spettatori incollati alle poltrone. La tanto deprecata inespressività di Tom Cruise, questa volta, è un pregio: una macchina per uccidere! Ruolo molto difficile quello di Foxx, ma interpretato magnificamente.
1 settembre 2004
Cominciano le prime falle nel “sistema Mueller”. Al di là di molti problemi organizzativi (speriamo si assestino man mano che si va avanti) i primi due film in Concorso sono stati, a dir poco, catastrofici. “Delivery” del greco Nikos Panayotopoulos, incomprensibile e assurdo con un finale surreale, ha messo in mostra un’Atene, da gironi infernali. Il regista ha affermato che i suoi film non fanno molta cassetta (e cce credo!) e che a lui piacciono i film che non hanno molto senso! Speriamo che trovi molti spettatori che la pensano come lui!
“5 X 2” di Francois Ozon mette in mostra una Valeria Bruni-Tedeschi in splendida forma, ma non basta a dare un senso al film. Ozon afferma “Volevo catturare i momenti importanti della vita di una coppia”, ma, secondo me non c’è riuscito. Prossimo film in mostra, un film russo, staremo a vedere con la speranza che sia, almeno guardabile.
Comunque per i cinefili, oltre all’inaugurazione mondana con tanto di Ministri e Sottosegretari che hanno sfilato tra le colonne che sostengono i 60 leoni d’oro in grandezza naturale che presiedono il Palazzo del Cinema (scenografia ferrettiana), ci sono stati due film americani. Uno, nella sezione “Orizzonti” con John Travolta “A love song for Bobby Long” di Shainee Gabel con l’astro nascente (ormai splendente) Scarlet Johansson, in giuria. Il pubblico, pur non osannando il film ha gradito la buona interpretazione di un Travolta invecchiato, ma interessante. L’altro, Fuori concorso, è un thriller politico militare sulle conseguenze della guerra del golfo con uno splendido Denzel Washington. “The Manchurian candidate” di Jonathan Demme annovera tra il suo cast anche una Meryl Streep, fuori clichè, che dà prova di essere anche perfida e Jon Voigt. Denzel Washington ci sarà anche domani, vedremo.
31 agosto 2004
Inizia bene quest’anno la Mostra.
Tiene banco “The Terminal” il film Fuori concorso di Steven Spielberg, con Tom Hanks e Catherine Zeta-Jones. L’idea che sostiene la sceneggiatura è, senza dubbio, originale e lo svolgimento si avvale della personalità di Tom Hanks (anche se 20 minuti in meno, secondo me, renderebbero più godibile il tutto). Comunque, come dice Spielberg “E’ un film ottimista. la bontà dell’uomo prevale sull’ostilità del sistema”.
Molto interessante anche il film italiano di Eugenio Cappuccio, nella sezione Mezzanotte, “Volevo solo dormirle addosso” con Giorgio Pasotti (una bella realtà del cinema giovane italiano). Narra di una situazione che è molto in voga, purtroppo, nel mondo del lavoro. Ottima la sceneggiatura, molto buona la recitazione.
Un discorso a parte merita “I fratelli dinamite” un film di animazione che detiene un paio di primati: è il primo lungometraggio italiano (1943-49) ed è il primo in Europa ad essere girato in Technicolor. L’opera è di Nino Pagot che, assieme al fratello Toni, fondò la Pagot Film, famosa, soprattutto, per la produzione di cartoni animati per Carosello, la nota trasmissione di pubblicità (il graghetto Grisù, e calimero i personaggi più famosi). I fratelli Pagot furono dei pionieri dei cartoni animati e fecero da maestri a molti disegnatori di fama come Osvaldo Cavandoli e Osvaldo Piccardo. Notevole, in questo film, la varietà delle situazioni e l’accompagnamento musicale.
Di: CARLO GHELLER
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