Lonato (BS) UN SENATORE DA RICORDARE

| 1 luglio 2001
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Corre quest’ anno il 60° anniversario della morte del Senatore UGO DA COMO (1941/2001) una data importante che giustamente sarà messa in risalto da una fitta serie di iniziative, cominciate a giugno e che si concluderanno solo a novembre.

A promuoverle la Fondazione a lui intitolata, L’Ateneo di Brescia con il patrocinio del Senato della Repubblica, del Ministero per i beni e le attività culturali, regione Lombardia, provincia di Brescia, comune di Brescia, comune di Lonato, Fondo Ambiente Italiano e dall’associazione Amici della Fondazione. Il 16 giugno nella sala dei convegni “PIERA CARPANI GLISENTI” si è svolta la premiazione del concorso per tesi di laurea a soggetto bresciano e benacense mentre il 1° luglio sarà inaugurato ufficialmente il nuovo percorso di visita dei musei e il pieno recupero del giardinetto della bibioteca. Prossimo appuntamento sarà il 24 agosto con l’apertura della mostra d’antiche incisioni e curiosità dalle raccolte di Ugo Da Como. Il tutto a Castenedolo nel palazzo DEODATO LAFFRANCHI. La commemorazione ufficiale del Senatore Ugo Da Como si terrà invece il 7 settembre all’Ateneo di Brescia da parte del dott. Luciano Faverzani (vice presidente della Fondazione Ugo Da Como). L’otto settembre è in programma un concerto da parte del gruppo musicale barocco <<concentus antiquae musicae>> a Lonato nella piccola chiesa di S. Antonio Abate. Nuova conferenza il 27 ottobre nella sala consiliare del municipio Lonatese sulla “raccolta senecana” e chiusura del programma commerativo il 24 novembre con dibattito sulla figura di Da Como come uomo di legge, politico e storico. Per i non addetti ai lavori ricordiamo alcuni momenti significativi della sua biografia.
IL SENATORE nasce a Brescia nel 1869, si laurea a Roma in giurisprudenza, inizia la carriera forense ed entra in politica come parlamentare in diverse commissioni. Viene nominato Senatore del Regno nel 1920. il suo impegno nel politico s’ispira costantemente al culto della libertà e ai principi democratici, cosi saldi che, all’avvento del fascismo, rinuncia alle cariche e abbandona la vita politica in cui i suoi ideali non trovano più corrispondenza. La famiglia del senatore possedeva delle terre nel comune di Lonato. Qui nel 1906 Ugo Da Como acquistò ad un asta pubblica per Lire 1000, i resti della Casa del Podestà;, la dimora che dal xv secolo ospitò i Pretori in rappresentanza della Serenissima Repubblica Veneziana. Per l’opera di ristrutturazione si avvalse dell’architetto bresciano Antonio Tagliaferri, che in tre anni concluse i lavori. Per essere in armonia con l’antico ambiente, Da Como acquistò presso antiquari di Brescia, Venezia, Roma gran parte dell’arredo. La casa divenne quindi il suo “eremo”, in cui si rifugiò per dedicarsi finalmente e liberamente alle sue passioni di scrittore, ricercatore e raccoglitore di memorie antiche. Per ospitare i preziosi libri della raccolta, nel 1920 fece costruire, nel cortile interno della casa, la biblioteca e acquistò per Lire 50000 la Rocca. Mentre realizzava tutto questo, in cuor suo Ugo Da Como andava maturando un nuovo progetto: lasciare un centro di studi che gli sopravvivesse, che fosse utile ai giovani e li stimolasse nell’amore allo studio. Alla sua morte, avvenuta il 15 settembre 1941, il suo sogno si realizzò, infatti, l’anno successivo nacque la Fondazione che oggi porta il suo nome.

Di: Roberto Darra

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