Garda INTERSCAMBIO DI CULTURE E DIALETTI
Il Lago che divide, il lago che unisce. La comunicazione via acqua ha favorito contatti fra le diverse rive creando interessanti contaminazioni
Per un’analisi approfondita delle numerose differenze culturali e sociali tra le sponde opposte del lago di Garda, non è possibile prescindere dal considerare uno dei fattori più significativi di queste diversità: le alterne vicende che hanno caratterizzato la storia e l’evoluzione dei dialetti. In particolare ci riferiamo alle diverse “contaminazioni” tra le varie parlate locali determinate dal notevole numero di interscambi che si sono verificati nel corso dei secoli tra le varie sponde nei più disparati settori commerciali e produttivi. I mercati nei secoli passati avevano il ruolo oltre che di “luogo del commercio”, di un vero e proprio spazio ove era possibile lo scambio di esperienze e conoscenze con la conseguenza diretta di quello che oggi potremmo definire con una circonlocuzione moderna: “melting pot”. Ad esempio a Malcesine il dialetto è di derivazione prettamente lombarda, nonostante la sua posizione vicina alla provincia di Verona, mentre più a sud, verso Garda e Bardolino e poi sempre più verso Peschiera, questa forte impronta tende a diminuire sensibilmente per trovare invece una connotazione più definitamente mantovana. Al contrario a Limone, sulla sponda bresciana, il dialetto ha una connotazione più che altro veneta e trentina, con un rovesciamento rispetto alla geografia che è indicativo di come nei secoli passati l’incrociarsi delle varie culture abbia prodotto risultati a prima vista improbabili. Osserviamo quindi come in un unico vasto territorio come quello del lago di Garda, coesistano in realtà vari dialetti, varie usanze e tradizioni che con la loro varietà trasformano questa zona, che ad un primo sguardo sembrerebbe unita e coesa, in una quantità sorprendentemente ampia di organismi ed entità separate, ognuna delle quali comprendente tante sotto-culture, tanto diverse le une dalle altre quanto diverso è il territorio che le circonda. Ma queste diverse culture, se per un lungo periodo di tempo furono in un rapporto piuttosto intenso tra di loro, come è stato sottolineato, con l’avvento della modernità ed in particolare con la costruzione delle prime strade ed il conseguente aumento del traffico commerciale, saranno destinate in parte a perdersi e ad assumere una diversa valenza di scambio. Di fatto l’aspetto economico ha finito con il prevalere e con il soffocare la sostanza dei contatti umani, riducendo in modo sempre più significativo la ricchezza dell’intrecciarsi delle diverse culture. E’ vero infatti che la comodità e la semplicità del trasporto via terra rappresentato dalle strade, ha comportato la quasi totale scomparsa del traffico sulle barche; inoltre l’avvento del turismo ha ulteriormente indebolito le varie culture e le tradizioni del lago, custodite per secoli dai pescatori, coloro che più di tutti rappresentavano, proprio per la loro natura di girovaghi e dunque di profondi conoscitori dei luoghi, la commistione di diverse culture, lingue e tradizioni. Oggi queste diversità così caratteristiche è possibile ritrovarle solo in alcuni luoghi speciali conservatisi quasi sempre per alcune posizioni geografiche particolarmente sfavorevoli e quindi meglio protette sotto il profilo ambientale. Queste differenziazioni in qualche modo rappresentano ancora oggi la ricchezza di un territorio che il turismo di massa tende ogni giorno di più ad omologare sotto il profilo ambientale e culturale. Sarà uno dei punti qualificanti delle varie amministrazioni locali in campo riuscire a preservare un patrimonio che rappresenta forse una delle risorse più interessanti dell’intero territorio gardesano.
Di: Jacopo Mantoan
Commenti