IMPRESSIONI DI VIAGGIO

| 1 febbraio 2007

Da questo mese inizia una nuova rubrica. Zia Marisa ci racconta le sue impressioni e i suoi ricordi di viaggi in giro per il mondo.

Cari lettori, sono appena tornata dall’Arnashal Pradesh nell’India nord est. Vorrei raccontarvi del mio viaggio che è stato molto interessante anche se faticoso. Infatti abbiamo dovuto fare molti percorsi in montagna in jeep con una infinità di curve da rally, pensate che un giorno da Ziro ad Along al confine con la Cina e il Bhutan abbiamo fatto 320 km di curve ininterrotte. Ma ne è valsa la pena perché il paesaggio è stato stupendo: abbiamo visto la vera foresta tropicale con bananeti, bambù giganti, pareti di montagna piene di stelle di Natale, felci enormi, papaia, piante di tek, abbiamo visto scendere dai canaloni elefanti che portavano tronchi d’albero guidati da indigeni (sembrava di vedere una scena del film Kim di Kipling). Abbiamo provato l’emozione di navigare sul grande fiume Bramaputra che nasce dall’Himalaya e va nel Gange, vedendo i villaggi e come vivono. Abbiamo attraversato i ponti sospesi fatti di bambù. Abbiamo “assaporato” cosa significa dormire in letti di assi con delle coperte anteguerra e per bagno un buco alla turca con un secchio d’acqua e un rubinetto. Abbiamo visto tribù dove le donne si imbruttiscono mettendosi dei piattelli neri al naso per fare in modo di non essere rapite. Abbiamo goduto della vista di grandi piantagioni di tè e di riso, pensa che la pianta del tè è alta circa 60 cm e ha le foglie come il nostro basilico. È bello vedere a perdita d’occhio tutta quella distesa di verde. Abbiamo provato l’emozione anche di dormire in un cottage che era la residenza estiva di un Marhaja con un parco da paradiso terrestre e lenzuola di seta pura. Gli indiani sono persone squisite di una gentilezza raffinata, le ragazze sono bellissime con capelli neri fluenti e la pelle ambrata e hanno tanta grazia perfino quando vanno in bicicletta. 
    

Di: Marisa Ventura

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