Torino IL MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA 2000

| 1 aprile 2002

Dal mese di luglio del 2000 il Museo nazionale del Cinema di Torino, allestito dall’architetto svizzero François Confino, raccoglie l’eredità della collezione di Maria Adriana Prolo nella Mole Antonelliana, lo spazio espositivo più alto del mondo, con i suoi 167 metri d’altezza. Una vista unica e indimenticabile che permette di penetrare, in un’atmosfera magica e moderna, il mondo spettacolare della settima arte in tutti i suoi aspetti. Il museo, infatti, ci offre il cinema a 360 gradi. Il primo spazio è dedicato all’archeologia dell’arte cinematografica ed è fortemente didattico. In otto aree tematiche si possono osservare gli oggetti che hanno anticipato l’avvento del cinematografo e sperimentare direttamente le immagini di teatri d’ombra, lanterne magiche, panorami, diorami, scatole ottiche, fotografia, stereoscopia e cronofotografia. Quindi, nell’area “Macchina del Cinema” sono rappresentate le diverse fasi di realizzazione dei films: l’ideazione, la sceneggiatura, lo storyboard, la produzione, gli studi, i registi, gli attori, i costumi, la scenografia, la macchina da presa, l’illuminazione, il sonoro, gli effetti speciali e il montaggio. Documenti e interessanti testimonianze, come la bombetta di Charlie Chaplin, i vestiti di Marilyn Monroe, i costumi de “Il Gladiatore”, i modellini di “Jurassik Park”, completano il quadro e soddisfano la curiosità dei visitatori. L’anima del museo è “L’Aula del Tempio”, la grande sala centrale dove la fruizione delle informazioni e dello spettacolo diventa ancora più ludica e affascinante. Sdraiati su comode chaises longues si possono ammirare brevi film d’epoca e godere di straordinarie immagini suggestivamente proiettate sulla cupola della Mole. Dieci cappelle, con architettura costruite ad hoc e con appositi collages di spezzoni cinematografici, simboleggiano i temi più amati dal cinema: l’animazione, l’assurdo, l’horror e il fantastico, amore e morte, gli specchi, vero e falso, lo sperimentalismo, il Big Bang, Cabiria, Torino. Così, entrando in un piccolo castello del Conte Dracula si resta, ad esempio, meravigliati da alcune scene dei primi “Frankestein”, oppure entrando in un frigorifero e sedendosi su un sedile-water si riconoscono sequenze tratte da “Arizona Dream” di Emir Kusturika o “Zazie dans le metro” di Louis Malle. Le rampe elicoidali che partono dall’Aula del Tempio consentono di salire e scendere a proprio piacimento tra i manifesti e le immagini di alcuni films più significativi della storia del cinema. Citazioni di grandi registi (Fellini, Godard…), scrittori e intellettuali (Beaudelaire, Hugo, Proust…) compaiono sulle pareti del museo come stimolo alla riflessione per un viaggio attivo e consapevole nell’universo cinematografico. L’ascensore panoramico conduce fino al Tempietto della Mole per ammirare la veduta torinese.

Di: Vera Agosti

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