Milano, 2006: CARAVAGGIO E L’EUROPA

| 26 dicembre 2005
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CARAVAGGIO E L’EUROPA
Il movimento caravaggesco internazionale da Caravaggio a Mattia Preti

Come seguito ideale della memorabile mostra su Caravaggio che il grande critico e storico dell’arte Roberto Longhi curò nel 1951 a Palazzo Reale, Vittorio Sgarbi inizia nella stessa sede la più completa rassegna mai dedicata al movimento caravaggesco, concludendo con questo evento le manifestazioni dedicate al terzo centenario della morte di Mattia Preti.
E’ questa una mostra a carattere europeo con circa 15° opere selezionate in modo da offrire una panoramica il più completa possibile delle complesse vicende che caratterizzarono la pittura romana di inizio ‘600 influenzate dal suo innovativo e drammatico linguaggio.
Questo irripetibile momento creativo durò una quarantina d’anni, dal 1595 al 1635 circa, ossia dai primi anni del soggiorno romano di Michelangelo Merisi (suo nome di nascita) agli anni Trenta del Seicento quando giunge a Roma Mattia Preti, ultimo epigono del caravaggismo prima dell’irruzione del Barocco. Caravaggio porta sulla tela un realismo rivoluzionario seguito da numerosi pittori, non solo italiani ma francesi, olandesi e spagnoli. La fama della nuova maniera si diffonde con rapidità in tutta Europa, portata dagli artisti nei loro paesi, appresa durante il soggiorno romano; ne sentiranno esiti straordinari, basti pensare a Rembrandt (del quale il 2006 sarà il Quattrocentenario dalla nascita) e De La Tour. All’interno del percorso è presentata una mostra nella mostra con la sezione dedicata al Ribera in cui vediamo tutti insieme i quadri dell’ex Maestro del Giudizio di Salomone che Gianni Papi ha identificato con la fase romana del pittore spagnolo a fianco di alcuni dipinti giovanili già assegnati al Maestro.
La mostra è suddivisa in otto sezioni e vede nella prima le opere più significative del gran lombardo, in modo da documentare il continuo evolversi della sua produzione, dalla ‘Incoronazione di spine di Vienna alla Madonna dei Pellegrini’, al ‘Cupido dormiente’ del Pitti…, al ‘San Giovannino’, una delle tre opere che Caravaggio portava con sé nel suo ultimo disperato viaggio in cui morì sulle spiaggie di Porto Ercole.
Bellissima è la quinta sezione ‘Pittori Olandesi e Fiamminghi’, guidata da Gerrit van Honthorst (Gherarolo delle Notti) che elabora un’inedita rappresentazione della luce caravaggesca portando la fonte luminosa dall’interno del dipinto, come era nel Merisi, al suo interno, completando una soluzione già creata dal veneziano Carlo Baraccini. La quarta, invece, ‘Manfrediana Methodus’ e i pittori francesi, ci mostra come il mantovano Bartolomeo Manfredi, riprendendo direttamente i modelli del Maestro ed elaborando la tipica tecnica del chiaroscuro, applicata alle immagini della realtà ordinaria, inizia la trasformazione del primitivo realismo caravaggesco in scena di genere che riproduce la quotidianità degli umili; bevitori, giocatori, gente di strada sono i suoi modelli anche quando i soggetti sono biblici. Nella stessa sezione vediamo il naturalismo addolcito del Classicismo, tipico del francesi. Da qui parte Mattia Preti nell’ottava sezione. Il pittore, che dopo aver fatto viaggi di aggiornamento a Bologna e Venezia, e forse in Spagna e Fiandre, giunge a Roma dove, in occasione del Giubileo del 1650, viene scelto per la decorazione del Coro di Santa Maria della Valle, opera che segna la sua definitiva affermazione. Nella sua pittura egli unisce dramma e decoro con grande personalità e sincera partecipazione alle storie narrate.
Complemento a questo percorso narrativo è la mostra ‘Il genio degli anonimi’, Maestri caravaggeschi tra Roma e Napoli, curata da Gianni Papi. Sono 37 tele esposte nelle sale delle Cancellerie di Palazzo Reale con lo scopo di indagarle accuratamente, in quanto testimoniano l’incredibile livello raggiunto dalla pittura naturalistica fra Roma e Napoli nel primo Seicento.
Uno spazio è poi dedicato ad una sezione documentaria che ricorda la mostra longhiana del ’51, accompagnata in catalogo da un commossa testimonianza di Gilberto Algranti ‘Caravaggio 1951’: ricordo di un Maestro e di una Mostra’.
Lasciato Palazzo Reale, la rassegna si sposterà a Vienna dal Marzo 2006 nelle splendide sale recentemente restaurate e riaperte al pubblico del Lichtenstein Museum.
A chiusura dell’esposizione milanese verrà organizzato un convegno di studi sul caravaggismo e sugli aggiornamenti scientifici emersi dalla mostra al quale prenderanno parte i più eminenti studiosi internazionali e ne saranno pubblicati gli atti.
Realizzato dal Comune di Milano con la partecipazione della Regione Lombardia e del Lichtenstein Museum, l’evento è supportato da Tekne Associazione Culturale, e ha come Sponsor principale Citroen Italia, trasferendo il concetto di innovazione nella pittura del Caravaggio al mondo dell’automobile; per cui proprio a Milano, nel 1957, la Triennale di Milano (diretta da Giò Ponti) Decreta il primo premio alla vettura ‘Citroen DS’ , ideata dallo scultore e pittore italiano Flaminio Bertoni.
Al catalogo ufficiale, edito da Skira, nel quale si condensano decenni di studi, ricerche, documentazioni e nuovi ritrovamenti sul Caravaggio e la schiera degli artisti da lui influenzati, si affianca l’Atlante completo delle opere esposte, destinato solo alla mostra. A questi due volumi se ne affiancano altri due strettamente correlati all’evento: ‘Il genio degli anonimi’, catalogo della mostra in contemporanea alla principale, e ‘Caravaggio’, la nuova monografia di Vittorio Sgarbi che traccia in maniera singolare ed esaustiva la vicenda artistica ed umana del pittore.
Alcuni hanno lamentato l’esiguo numero dei ‘Caravaggio’ esposti, osservazione che riteniamo infondata, in quanto la mostra verte non sul Maestro ma sugli esiti dell’influsso della sua straordinaria invenzione propagatasi in Italia e in Europa. Le sue opere esposte bastano, a nostro avviso, a qualificarlo come il più grande genio del suo tempo e fondamento di tutta la pittura di realtà negli anni e nei secoli a venire.

Milano, Palazzo Reale
Fino al 6 Febbraio 2006
Orari: lunedì 9,30-14,30 ; martedì, mercoledì venerdì e domenica 9,30-19,30 ; giovedì e sabato 9,30-22,30
Informazioni: Tel. 02/54919 ; www.ticket.it/caravaggio ; www.caravaggioeleuropa.com

Di: Fabio Giuliani

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