2002: GARDA-CAMPAGNOLI TRA REALTA’ E SPERANZA

| 1 giugno 2002

La speranza era quella dell’Amministrazione Comunale Lonatese che, dopo la bocciatura del centro commerciale in località Campagnoli lungo la statale Desenzano-Castiglione, è costretta a cambiare i numeri del proprio bilancio.
12 miliardi di vecchie lire devono essere rimossi dai loro capitoli e come conseguenza opere pubbliche già progettate e (promesse) devono essere annullate o nella migliore delle ipotesi rinviate a tempi migliori.
La realtà è quella di una società, la Cedro 99, che non accetta il verdetto negativo di Regione e Provincia e si muove al contrattacco con una richiesta di risarcimento danni per 10 milioni di euro.
Soddisfazione (per ora) è quella dei commercianti di Lonato, Desenzano e comuni limitrofi contrari da sempre al progetto Campagnoli e a questo ennesimo attacco in profondità della grossa distribuzione.
Viva soddisfazione ovviamente da parte delle sigle sindacali più importanti, come Ascom e Confesercenti che raggruppano il grosso esercito commerciale del basso Garda e soprattutto della sua capitale Desenzano.
Rattristato il cittadino che è anche il consumatore per non avere un altro mega centro in cui magari passeggiare nelle noiose domeniche invernali, e non dimentichiamolo, sperare in “offerte” reali…..
Rattristato anche perché questa nuova Gardaland del commercio, utile per incontrare amici e commentare i risultati della propria squadra del cuore per ora rimarrà nella scatola dei desideri.
Compleanno amaro per l’Amministrazione Comunale Lonatese che dopo due anni di percorso ULIVO-AMBIENTALISTA si trova bloccata su alcuni progetti importanti che dovevano passare dalle parole ai fatti. Ma anche amarezza fra i commercianti di Lonato interpellati ripetutamente per feste patronali o estive, una sola volta collegialmente nella sala Celesti (tanto tempo fa prima della conferenza dei servizi sui campagnoli) ma mai per ascoltare collettivamente del loro futuro.
Valorizzazione del centro storico Lonatese? È conciliabile con nuovi mega insediamenti commerciali? Fino a che punto è giusto monetizzare maggiori volumetrie immobiliari in cambio di opere pubbliche? La speranza è che si tenga fede ad un equilibrio fra vecchi e nuovi operatori, fra esigenze reali e virtuali.
La grande potenzialità del Garda merita quest’attenzione .
Una realtà che non può e non deve subire i puzzle politici di questa o quella amministrazione. Rimane solo da sperare?!

Di: Roberto Darra

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