Verona: dal 21 ottobre 2017 al 29 aprile 2018 la mostra dedicata a Botero
Dopo i successi di Tamara del Lempicka, di Picasso e di Toulouse Lautrec a Palazzo Forti, sede di Amo-Museo dell’Opera, tra il 2017 e il 2018 verrà presentata una nuova importante mostra, con protagonista Fernando Botero, un artista vivente ma già entrato nella schiera dei grandi classici. Botero, con oltre 50 anni di carriera alle spalle, presenta una mostra che racchiude più di 50 opere, molte delle quali in prestito da tutto il mondo. L’inconfondibile linguaggio pittorico di Botero è visibile nei capolavori esposti all’AMO, tra i tanti Piero della Francesca (dittico) (1998), Musici (2008), La vedova (1997). La mostra è divisa in 8 sezioni. Iniziano il percorso le “Sculture” (1 sezione), opere che secondo Botero rappresentavano al meglio la plasticità tridimensionale e volumetrica della forma. La sezione successiva “Versioni da antichi maestri” rappresenta una raccolta dei grandi artisti che hanno ispirato l’opera di Botero. A partire da opere come L’infanta Margherita Teresa (2006) e La Fornarina (2008), omaggi a maestri dei secoli scorsi. Il percorso continua con le “Nature morte”, come Natura morta con strumenti musicali (2004); la “Religione”, importante nel linguaggio pittorico dell’artista derivante dalla sua cultura sud-americana; la “Politica”; la “Vita latino-americana” con dipinti come la Strada (2000), dove i movimenti rappresentati rimangono come sospesi nell’aria. Si trova in seguito la sezione dei “Nudi”, che si specchiano in volumi ammantati della straordinaria grazia muliebre nonostante l’abbondanza: le storie sembrano immerse in una sorta di eden primordiale che non contempla la malizia e il peccato, come in Adamo ed Eva (2005). Infine la sezione del “Circo”, di cui Botero si è innamorato, rimanendo attratto dai personaggi, dai colori, dal movimento, dalla vita e dalle molteplici storie legate a uno spettacolo antico e moderno al tempo stesso. Di fronte ai soggetti rappresentati Botero non esprime alcun giudizio: i protagonisti dei dipinti sono sempre privi di stati d’animo riconoscibili, né di una dimensione morale e psicologica. Botero rappresenta situazioni fiabesche e fantastiche dell’America Latina, l’esuberanza delle forme e dei colori, l’ironia e la nostalgia. Botero ha creato una visione globale dell’arte senza limiti di luogo e tempo. Una continua unione fra classicità e contemporaneità per una riflessione sulla società e la politica dei nostri tempi, in una visione onirica.
Palazzo Forti, AMO-Museo dell’Opera, Verona Cortile Mercato Vecchio, 6. Orari di apertura: Lunedì 14.30– 19.30, Martedì – Domenica 9.30 – 19.30. Info www.arenamuseopera.com/it; info@arenamuseopera.com; Tel. 045 8030461
Silvia Fusi
Tags: AMO Museo dell'Opera, Botero, Dipende Giornale del Garda, Lago di Garda, mostra, VERONA
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