Venezia – POSTWAR ERA. una storia recente. Omaggi a Jack Tworkov e Claire Falkenstein

| 25 marzo 2016
Guggenheim Venezia - Postwar Era 1

Dall’America all’Europa, esperienze artistiche e connessioni

Con oltre novanta opere raccolte dalla mecenate americana Peggy Guggenheim, “regina” delle Avanguardie, o donate alla Collezione veneziana a lei intitolata dopo la sua scomparsa, Luca Massimo Barbero, già co-curatore di questa importante Istitituzione, in questa mostra da lui curata offre ai visitatori una lettura attenta e rinnovata dell’arte americana ed europea dal secondo dopoguerra al 1979. Attraverso una ricercata selezione dei lavori, alcuni raramente esposti, riuniti per gruppi e accostati in base a tema, stile, affinità e una cronologia meno classica, l’esposizione offre inoltre l’opportunità di approfondire l’opera di due artisti della collezione permanente poco noti al grande pubblico: Jack Tworkov (1900–1982), artista di origini polacche, ma naturalizzato americano, che aderì all’Espressionismo astratto, e Claire Falkenstein (1908–1997), conosciuta, tra l’altro, per la creazione del cancello del museo veneziano, commissionato nel 1960 da Peggy stessa ed oggetto di manutenzione proprio in occasione di questo evento espositivo. L’omaggio all’artista è stato possibile grazie alla collaborazione del Claire Falkenstein Foundation (Los Angeles), della Michael Rosenfeld Gallery (New York) della Jack Rutberg Gallery (Los Angeles) e di prestiti provenienti da istituzioni museali americane. Le undici sale espositive trasformano ogni sezione in un ambiente unico ad iniziare da esempi riguardanti l’Espressionismo astratto con opere di Willem de Kooning, William Baziotes, Robert Motherwell e Richard Pousette-Dart (di cui nel 2016 ricorre il centenario della nascita), con un intero settore dedicato a Tworkov: Vediamo qui diversi lavori su carta e cinque dipinti su tela a testimonianza di una profonda dell’artista polacco riflessione sulla figura della donna. Tworkov conosce e frequenta de Kooning sin dagli anni Trenta diventando suo vicino di studio alla fine del decennio seguente; i due artisti esplorano un trattamento cubista-espressionista della figura umana, muovendo verso forme più astratte e una maggiore gestualità. Questo omaggio celebra inoltre la donazione nel 2013 alla Fondazione Solomon R. Guggenheim del “Ritratto di Z. Sharkey” (1948) da parte dell’Estate of Jack Tworkov e si avvale del sostegno di questo Ente di New York e dell’American Contemporary Art Gallery di Monaco. Nel seguito del percorso notiamo le particolari influenze che questa pittura di origine transoceanica ebbero sull’astrazione informale in Europa, con la ricerca su materia, gesto e segno di artisti italiani come Afro, Pietro Consagra, Bice Lazzari (denominata dai critici “la Signora dell’Astrattismo”) Giuseppe Santomaso, Toti Scialoja, Emilio Vedova. Un approfondimento specifico è dedicato all’opera di Carlo Ciussi, che – come sottolinea il curatore – nella pittura esprime una geometria non costruita secondo i canoni euclidei, ma accordata a una personalissima interiorizzazione della forma vista come immagine possibile della materia cosmica nel suo continuo divenire. Una selezione di opere del secondo dopoguerra inglese, aspetto meno noto della collezione Guggenheim, documenta la ricerca di scultori come Kenneth Armitage, Reg Butler e Leslie Thornton, e pittori come Alan Davie e Graham Sutherland. Nell’ambito di questo richiamo chiaro ed evidente all’istintiva passione di Peggy per la scultura, è esposta anche la selezione di opere di Mirko Basaldella donate alla Fondazione Guggenheim da Vera e Raphael Zariski. La mostra è resa possibile grazie al sostegno di Intrapresae Collezione Guggenheim, della Private Bank BSI e della Regione del Veneto e con la collaborazione di Corriere della Sera. Complimenti quindi a Luca Massimo Barbero che, dopo un anno cosiddetto “sabbatico” (almeno per l’Istituzione veneziana) ha ripreso così alla grande la curatela di interessantissime iniziative artistiche in quella che fu per diverso tempo sede abitativa ultima di Peggy Guggenheim; e per il 2016 non è certo finita qui…ma ogni cosa al suo tempo, intanto chi è curioso può conoscere alcune anticipazioni consultando il sito Internet ufficiale www.guggenheim-venice.it/museum/.

Collezione Peggy Guggenheim – Palazzo Venier dei Leoni, Dorsoduro 701 I-30123 Venezia; Fino al 6 Aprile 2016; Orari: 10-18 tutti i giorni, tranne martedì; Biglietti: Intero: 15€, Ridotto (incluso senior oltre i 65 anni): 13€, Ridotto (incluso studenti fino a 26 anni): 9€, Bambini fino a 10 anni, soci: gratuito; Informazioni generali: Tel. 041 2405411; Servizi per il pubblico: Tel: 041.2405.440/419

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Fabio Giuliani

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