Venezia – Mestre, 14 giugno 2012: SOLUZIONE DI VIAGGIO INIBITA

| 12 giugno 2012
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Soluzione di viaggio inibita è un esperimento: consiste nell’isolare gli elementi costitutivi di una pratica ormai ampiamente diffusa come quella della residenza artistica, e portarli ai loro minimi termini, per tentare la realizzazione ipotetica di un suo immaginario e tuttavia possibile processo degenerativo.

L’azione parte dalla presa d’atto dell’attuale prolificare incontrollato di residenze sempre più brevi, numerose e inconsistenti. Tuttavia non vuole essere una critica sterile e distruttiva alla residenza artistica in sé, pratica di per sé positiva, vuole essere piuttosto una ludica e propositiva prova generale della sua degenerazione, come passaggio obbligato per inventare e profetizzare nuovi modi della sua fruizione: la residenza, svuotata del suo senso originario, sarà forse libera di acquisirne di nuovi e inesplorati. Soluzione di viaggio inibita si ispira inoltre ad una serie di iniziative di guerriglia creativa e ri-appropriazione dello spazio urbano (I Park Art, Rebar): il viaggiatore, quando paga un pedaggio (in questo caso, il biglietto), stipula un contratto secondo il quale diventa temporaneamente padrone di una determinata porzione di spazio (in questo caso, il sedile). Tale spazio-dispositivo veicola una serie di funzioni e rituali che l’azione-residenza cercherà di ricollocare, ricombinare, ridefinire attraverso nuovi scenari contestuali. La riduzione ai minimi termini coinvolgerà il maggior numero di aspetti che uniti costituiscono, di solito, l’esperienza della residenza (gli artisti scelti da un comitato scientifico, una quantità di tempo ben precisa da passare in un determinato luogo, una mostra, l’inaugurazione):

– luogo e tempo: se solitamente le residenze artistiche implicano il viaggio verso un luogo specifico, relazionandosi col quale i partecipanti devono lavorare durante la loro permanenza, la riduzione ai minimi termini della residenza comprenderà il suo svolgersi direttamente in viaggio: la location di Soluzione di viaggio inibita sarà, infatti, il vagone di un treno che parte dalla stazione di Venezia e arriva alla stazione di Mestre. La durata della residenza sarà quindi di 10 minuti in 4 km, la lunghezza del Ponte della Libertà, e gli artisti saranno liberi di partecipare con qualsiasi medium artistico. Il viaggio sarà offerto agli artisti dall’associazione culturale indipendentemente, e a pagamento per chi voglia partecipare all’esperimento in qualità di pubblico.

– la mostra: alla residenza di 10 minuti (in 4 km) seguirà una mostra di 10 minuti (in 4 km), che si terrà sul treno che da Mestre torna a Venezia, durante la quale gli artisti saranno invitati ad esporre, raccontare o performare le opere che hanno concepito durante la residenza, nel tempo tassativo di 2 minuti a testa. La mostra sarà preceduta da un vernissage (buffet e concerto) che avrà luogo prima della partenza, al binario 10 della stazione di Mestre.

– un comitato ha selezionato, a seguito di un bando aperto a tutti, i cinque artisti che parteciperanno alla residenza: Susanna Alberti, marciaversokassel, Graziano Meneghin, Davide Sgambaro, Valerio Veneruso.

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Lucrezia Calabrò

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