2012, Venezia – BIENNALE CINEMA: CAMBIA LA DIREZIONE ARTISTICA

| 2 gennaio 2012
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Tanto tuonò che piovve! Era già da qualche tempo che si vociferava sul possibile cambiamento alla direzione della Mostra Intrenazionale d’Arte Cinematografica: screzi tra Mueller e Baratta, senso di impotenza da parte del Direttore perchè il Presidente gli avrebbe impedito di muoversi liberamente. C’è stato un periodo di stallo in quanto Baratta avrebbe dovuto essere sostituito (secondo i desiderata del Ministro Galan) da Malgara. Il cambio repentino di governo e, penso, anche le numerose prese di posizione del mondo cinematografico e degli Enti locali veneziani hanno fatto propendere per la riconferma di Baratta e quindi dell’allontanamento di Mueller. Tra l’altro sembra che il Direttore avesse già pronte alcune alternative: prima tra tutte la Festa del Cinema di Roma. Fatto sta che da ieri il nuovo direttore (già stato nel 1998-2001) è Alberto Barbera, attuale direttore del Museo del Cinema di Torino (carica che manterrà), 61 anni con una notevole carriera nel mondo della “celluloide”. Il CDA della Biennale l’ha nominato con la seguente motivazione: “sperimentata professionalità, capacità di intuizione e creatività“. Ora la curiosità è tutta nei confronti di Mueller: andrà a Roma (tanto denigrata!) e molti si chiedono perchè sostituire Piera De Tassis, l’attuale Direttrice, che ha fatto molto bene sino ad ora tanto da avere la riconferma da parte del Presidente Gianluigi Rondi? Intanto Barbera ritiene che Venezia debba essere più internazionale ed avere una valenza più mercantile perchè la competizione è, soprattutto, con Toronto, che essendo più vicina, geograficamente, alle Majors è più facilitata. Comunque Venezia dovrà essere più snella, con più selezione ed avere i film migliori. Nella riunione del CDA si è trattato il problema della riqualificazione dei siti della Mostra del Cinema nei prossimi quattro anni. Progetto che deve essere portato a termine per la riuscita di della riqualificazione di tutto il Lido. Chi vivrà vedrà.

Carlo Gheller

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