Valpolicella (Vr) LA STRADA DEL VINO

| 1 marzo 2003

Dipende incontra il Presidente della Strada del vino Valpolicella, Enrico Cascella Spinosa. 

Agricoltore, appassionato non solo di colture, ma anche di cultura, ritiene che la Strada non possa essere più considerata solo un percorso che comprende cantine e ristoranti, bensì debba rappresentare il territorio nel suo insieme. Quindi storia e tradizione con gli Enti locali, le Associazioni, le biblioteche, le scuole, i mestieri, i materiali, ecc. del territorio. Tutti insieme per rendere durature le attrattive che, ora, sono rappresentate principalmente dal vino (vino che, secondo Cascella, è l’altro vertice del triangolo formato anche dall’uomo e dal territorio). Diciamo subito che l’impresa è, sicuramente, molto difficile e complessa, anche perchè, quando si parla del territorio della Strada del vino Valpolicella, si parla del territorio più vasto di tutte le Strade del vino del Veneto e, forse, dell’intera nazione. Infatti si va , nella striscia compresa tra l’Adige e i Monti Lessini, da Dolcé a Cazzano di Tramigna, dai confini con Trento a quelli con Vicenza. Ciò significa molti Enti locali, molte Associazioni, molto di tutto e, si sà quanto sia arduo il compito di mettere d’accordo le persone.
Ma è giunto il momento, sciolti i nodi interpretativi delle leggi e dei regolamenti, di diventare operativi. Nel corso del mese sarà presentato il Comitato di gestione della Strada (sette personaggi eminenti del territorio) e ne saranno illustrati i progetti. Sarà indetto un concorso per la creazione del logo che rappresenti e contraddistingua la Strada e si promuoverà tutta la macchina comunicativa (materiale cartaceo e internet). Saranno anche illustrati alcuni punti importanti dei progetti. Quali lo “standard minimo di qualità” che dovrò accomunare tutte le struttute che partecipano alla Strada e se ne creerà il coordinamento (uno dei pallini del Presidente è l’istituzione della cosiddetta “Cantina di guardia”, sul modello delle farmacie di turno e anche, in collaborazione con gli IAT e le Pro Loco, della “Villa di guardia” in modo che il visitatore trovi sempre accoglienza).
Ecco, questo è il libro dei sogni della Strada del vino Valpolicella, vedremo quale sarà la realtà.

Di: Carlo Gheller

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