UNO SGUARDO SULL’EUROPA ENEL/GAS DE FRANCE
Intervento dell’on. Mario Mauro
Mario Mauro, vice presidente del Parlamento Europeo evidenzia le contraddizioni di Prodi sulla vicenda dello stop del governo francese all’OPA di Enel per Suez
“Non si può essere protezionisti o liberisti a seconda delle circostanze”.
“L’ex Presidente della Commissione Europea é costretto, sui grandi temi dell’Energia e purtroppo su molti altri, a mercanteggiare forme di compromesso tra le posizioni estremiste di una parte determinante della sua coalizione (il cosiddetto partito del No) e le reali esigenze di un Paese come l’Italia”. Mario Mauro, vice presidente del Parlamento Europeo replica con decisione alle affermazioni di Romano Prodi a proposito del caso Enel- Suez Gas de France, con lo stop del governo francese alla scalata di Suez proprio da parte di Enel . “La situazione è drammatica – aveva affermato tra l’altro il professore – siamo ancora una volta il ventre molle dell’Europa. Questo governo ci ha regalato un sistema economico nazionale a sovranità limitata”. Affermazioni fermamente rigettate dall’onorevole Mauro “Appare deprimente la descrizione che il leader dell’Unione fa dell’Italia definendola ’Il ventre molle dell’Europa’ – prosegue Mauro – dimostrando poco senso di appartenenza a un Paese da sempre europeista, Stato fondatore della C.E.E., che negli ultimi 5 anni non ha mai fatto scelte in contraddizione con lo spirito dell’Unione Europea, anche quando queste si sono rivelate particolarmente difficili per i cittadini.” L’analisi di Mario Mauro prosegue ricordando i fatti “La strategia di Enel era sicuramente corretta e ottimale per lo sviluppo energetico della nostra nazione e, a fronte del no francese, ciò che fa più male è vedere come i nostri cugini d’oltralpe sappiano far valere i propri interessi mettendo tranquillamente in disparte il famoso “spirito europeo”. Quello “spirito” che noi italiani abbiamo sempre seguito imponendo ai nostri gioielli (con produttori di energia legati al territorio e capaci di confrontarsi in Europa , come ASM di Brescia) le regole del mercato unico europeo, nonostante l’importanza da loro ricoperta in aree con gravi difficoltà socioeconomiche”. Il vice presidente del Parlamento Europeo si sofferma poi sull’aspetto politico della vicenda “Sul caso Enel/GdF ancora una volta la sinistra ha dato prova di voler strumentalizzare e polemizzare su tutto, senza tener conto degli interessi nazionali. Non si può essere protezionisti o liberisti a seconda delle circostanze, e nello stesso tempo non é corretto farsi portatori dell’una o dell’altra posizione a seconda del tipo di strumentalizzazione politica necessaria al momento. Da questa situazione emerge ancora una volta la difficile e contraddittoria posizione del candidato premier Prodi.” Per il futuro il messaggio di Mauro è molto chiaro “L’Europa, e in particolar modo l’Italia, dovrebbe insistere sulla contendibilità delle imprese e sul principio di reciprocità, in modo da garantire un equo e reale accesso ai mercati di tutti i 25 Paesi, e quindi evitare che le pratiche protezioniste favoriscano un Paese piuttosto che un’altro. Da europeisti riteniamo che l’UE debba evolvere sulla strada del mercato comune perché con il protezionismo i mercati non crescono, e soprattutto i cittadini non vengono tutelati. La vera integrazione europea, quella che avevano in mente De Gasperi e gli altri Padri fondatori – conclude Mario Mauro – non si costruisce creando posizioni monopolistiche che falsano la competizione economica a danno dei cittadini, ma aprendosi alla concorrenza, sulla base di un rinnovato spirito europeo”.
Di: Giuseppe Rocca
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