Pozzolengo SALAME MORENICO DE.CO

| 1 luglio 2006
533_Salame De.C.O

La lavorazione del salame di Pozzolengo
Garanzie e controlli in tutte le fasi della produzione
Lo scorso 7 giugno il comune di Pozzolengo ha organizzato un incontro riservato alla stampa per la presentazione della lavorazione del “salame morenico di Pozzolengo” marchiato De.C.O.

L’evento ha visto protagonista un suino di oltre 150 Kg che i norcini pozzolenghesi hanno sapientemente “trattato” in diretta per le testate giornalistiche presenti: Punto Tv, Rete Brescia, Giornale di Brescia, Brescia Oggi, Arena di Verona, Internet Gourmet, Lombardia a Tavola, Giornale del Garda, Gardasee Zeitung, Garda Notizie. La notizia era stata data anche nella rubrica Eat Parade di Bruno Gambacorta su RAI 2, mentre Andreolassi del Gazzettino Radio RAI ha intervistato in diretta il sindaco Paolo Bellini sulle motivazioni della DeCo.
L’opera dei norcini, nei vari processi produttivi della tradizione, è stata illustrata nelle diverse fasi da Massimo Castrini, allevatore locale ed esperto di carni, intervallando la dimostrazione con la degustazione di prodotti stagionati accompagnati dai pregiati vini del territorio.
L’incontro è culminato con la cena all’Agriturismo “La Bertilla” dove i giornalisti hanno potuto assaporare le carni appena preparate dai norcini.

L’adozione del marchio De.C.O. (Denominazione Comunale di Origine), fortemente voluta dai produttori e dal Comune, garantisce a questo prodotto tipico il recupero e il consolidamento della tradizione dei “norcini” (in dialetto “massalì”), esperti nella lavorazione e nell’insaccamento della carne di maiale, come anche la promozione del prodotto ad un livello più ampio. Con questa nuova decisione comunale, prima nella provincia di Brescia e tra le primissime in Italia, è stato anche redatto un disciplinare di produzione del “salame morenico di Pozzolengo”, che descrive nei minimi particolari le caratteristiche che il norcino deve certificare nel prodotto finito affinché esso possa ottenere il marchio di qualità. Dalla scelta della carne con un minimo di età di nove mesi, passando per la preparazione dell’impasto (gli ingredienti devono essere assolutamente 70% di tagli magri, 30% di grassi, pepe, chiodi di garofano, vino rosso e aglio), fino alla stagionatura di un minimo di 9 settimane in ambienti ben definiti (cantine fresche e ventilate con muri spessi in mattoni e pavimentazione in terra battuta) il processo di lavorazione del salame è controllato in tutti i suoi aspetti. Una sorta di manifesto, insomma, che unisce le antiche e consolidate tradizioni della realtà contadina di Pozzolengo e delle generazioni di abili norcini, alle nuove tecniche di produzione, e assicura la bontà e i requisiti sanitari di un prodotto tipico di questa area. Un manifesto anche contro la cultura del fast-food e a favore di quella dello slow-food, per una maggiore consapevolezza di quello che mangiamo, e per il riconoscimento di specifiche realtà gastronomiche. La zona del salame morenico riguarda gli undici comuni del Basso Garda e dei Colli Morenici e si va ad aggiungere ai numerosi altri marchi di qualità che sono stati istituiti per la conservazione di precise tradizioni gastronomiche, come nel caso dei vini tipici, dei formaggi e delle carni.

Di: Matteo Todesco

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