Milano – Enozioni a Milano – 49° Congresso Nazionale Associazione Italiana Sommelier

| 16 novembre 2015
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VITAE – LA Guida Vini 2016

Partiamo dalla prima parola del titolo di questo articolo…chi scrive non ha commesso errore di stampa né, tantomeno, è diventato improvvisamente analfabeta…Con la ‘M’ sostituita dalla ‘N’, vengono idealmente “fusi” i termini Enologia (intesa come studio sul mondo della produzione vitivinicola) ed Emozioni (con i suoi diversi significati); viene così a formarsi una parola “ibrida” che unifica, al tempo stesso, tradizione e modernità, impegno, duro lavoro, fantasia, soddisfazioni personali, profitto anche, come bene hanno intuito i grafici quando hanno ideato la grafica da postare sulla prima pagina del Portale www.aisitalia.it. L’Associazione Italiana Sommelier (AIS), fondata a Milano nel 1965, senza scopo di lucro, fin dalla sua nascita si dedica per Statuto a valorizzare la cultura del vino, dei prodotti alimentari tradizionali e tipici e della gastronomia. In primo luogo con dei rigorosi corsi di formazione, che dopo tre livelli ed un esame conferiscono il titolo di Sommelier. Nel corso degli anni sono stati frequentati da migliaia di persone, molte diventate professionisti affermati nel mondo del vino. Tantissimi sono colti appassionati, che pur praticando altre professioni, dedicano tempo ed emozione all’enogastronomia. Nel 2015 l’Associazione conta 30.000 soci attivi, che ogni anno rinnovano la tessera. E’ presente in tutta Italia con oltre 170 delegazioni, una rete capillare e radicatissima. Diverse le iniziative in cui l’AIS è coinvolta ed impegnata. Eventi sul territorio, manifestazioni importanti, per promuovere, in seno alle comunità locali, la conoscenza ed il consumo responsabile dei vini e di altre bevande alcoliche. Vengono organizzati anche diversi concorsi per Sommelier, tra i quali, ad esempio, il Master del Sangiovese ed il Concorso per il Miglior Sommelier Professionista di Italia. Ogni anno i Sommelier della Associazione si riuniscono in un congresso itinerante, tutto intorno al vino ed alla sua cultura. Simbolicamente il congresso 2015, quello del cinquantenario, è ritornato a Milano, città della fondazione, per due giorni (14-15 Novembre, con un’apertura dedicata a rappresentanti della Stampa e dei Media il giorno precedente) in cui la bevanda preferita di Bacco (la divinità greca da sempre associato al vino) è stato il protagonista assoluto.             Per diffondere la cultura del vino l’AIS pubblica ogni anno una seguitissima guida ai vini italiani: “Vitae” è prodotta dai Degustatori, che dopo quello da Sommelier, hanno sostenuto un ulteriore, apposito esame. Nella denominazione da assegnare al volume gli ideatori hanno sicuramente giocato intorno al termine latino “vitae” (che in italiano sta per “di vita”, “della vita”), con la pronuncia “e” che suona “vite”, cioè il tipo di piantagione da cui poi si ricava il vino. “Vitae” è anche il nome della rivista sul vino che viene inviata trimestralmente ai soci dell’Associazione, con dettagliate monografie su diverse tematiche legate a questo settore ma anche ad olio, birra, distillati e sigari. La seconda edizione della guida firmata AIS valorizza ancora una volta le straordinarie competenze dell’Associazione, facendo narrare ai Soci i territori vitivinicoli della Penisola. Oltre 900 gli esperti degustatori mobilitati per un’analisi capillare su 30.000 etichette. Il volume racchiude tutta la competenza, la conoscenza del territorio e la passione per le vigne sviluppate in cinquant’anni di attività dedicata alla divulgazione della cultura del vino. Per la sua composizione sono state passate in rassegna quasi 4.000 aziende e degustati circa 30.000 vini. La Guida, presentata proprio all’interno del Congresso milanese, rappresenta una sintesi accurata della miglior produzione del nostro Paese, con il suo panorama dipinto da oltre 900 degustatori dell’Associazione Italiana Sommelier, suddivisi in 22 commissioni regionali. Tutti i vini sono raccontati non solo dal punto di vista strettamente tecnico, ma anche con un linguaggio chiaro, incisivo, fruibile. In oltre 2.000 pagine emergono i profili delle grandi case vitivinicole della Penisola, accanto a quelli di tantissimi piccoli produttori che colorano questo appassionante quadro nazionale. Viene dedicato ampio spazio alle piccole aziende: non in un’ottica prettamente ed esclusivamente qualitativa, ma osservando cosa c’è dietro a una bottiglia, valutandone il peso anche sociale sul territorio. A questa logica di valorizzazione delle aziende e delle bottiglie capaci di esaltare un territorio, di vivificarlo, si lega uno dei contenuti – forse il più affascinante – di Vitae. Le “Viti”, da una a quattro, che compongono graficamente un piccolo filare, premiano la qualità intrinseca delle singole etichette. Oltre a queste, la Guida premia con il “Tastevin” i vini che si pongono quali modelli di riferimento di indiscusso valore nella rispettiva zona o che hanno strappato all’oblio e riportato all’attenzione del settore vitigni dimenticati, risvegliando l’interesse di altri produttori.      Un premio dedicato a chi ha saputo custodire e rilanciare l’Italia del vino.Nella precedente edizione la consultazione era accompagnata da un racconto illustrato che scandiva lo scorrere delle stagioni, partendo da una vendemmia e concludendosi con quella successiva. Il tutto tratteggiato dalle sobrie sfumature del bianco e del nero. Per l’edizione 2016 è stato scelto il tema dell’arte rappresentata dalla collezione di un unico artista, costituita da ventitré dipinti a olio su tela. Paesaggi, scorci, dettagli: un viaggio attraverso la Penisola da cui si torna con un impressionante bagaglio di colori. La profonda conoscenza territoriale di chi si è assunto il delicato compito di immortalare i colori del vino italiano, utilizzando con maestria la propria “tavolozza organolettica”, è la chiave interpretativa che trasforma un volume di matrice tecnica in un’opera multi-prospettica realizzata ad arte:   il lettore si trova sì di fronte ad un panorama enologico ben delineato, ma al tempo stesso è consapevole dell’ampio margine d’interpretazione sensoriale a sua disposizione. Per i giorni di durata della Manifestazione all’ingresso dell’area espositiva erano visibili, poste su cavalletto, alcune delle opere realizzate, per un totale di 22: sulla Guida 20 accostate all’inizio della descrizione delle aziende per le altrettante Regioni italiane e due riservate alla copertina e alla retrocopertina; quest’ultima è ulteriormente arricchita da una citazione – in questo caso assolutamente appropriata – espressa anni fa da un cuoco, gastronomo, e scrittore italiano, ma soprattutto enologo appassionato e competente, con all’attivo numerose pubblicazioni sul mondo del vino: Luigi Veronelli (Milano, 1926-Bergamo, 2004): “Il vino non è certo più necessario alla vita che la musica e la poesia. Ma che sarebbe la vita senza la musica, senza la poesia, senza il vino? Il vino, così come altro ‘oggetto’ d’arte, è espressione del tempo vissuto.”

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Fabio Giuliani

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