Manerba del Garda: istituita la Riserva Naturale della Rocca

| 11 luglio 2016
rocca di manerba 72dpi

Nuove significative opportunità di sviluppo per la Rocca di Manerba che diventa “Riserva naturale della Rocca, del Sasso e Parco Lacuale”.

Già dal 2002 il Parco della Rocca si avvale del riconoscimento di PLIS (Parco Locale di Interesse Sovracomunale), tre anni fa è partita la richiesta di riconoscimento a riserva naturale ma solo il 19 aprile 2016 è arrivata a delibera dal Consiglio Regionale della Lombardia che all’unanimità ha espresso parere positivo. La Rocca di Manerba è il primo parco lacuale a livello europeo con 114 ettari e un’area lacustre di 86 ettari, che contiene un mix unico di bellezze di flora e fauna, anche grazie alla sua storia geologica e a una vegetazione di specie subalpine e mediterranee. Ad occuparsi della gestione del parco sarà l’amministrazione di Manerba del Garda, insieme a un comitato scientifico istituito appositamente per lo studio e il progetto del parco della Rocca. Il comitato, composto da professori ed esperti e altre personalità del territorio, si impegnerà in un progetto di scoperta delle caratteristiche della riserva, ampliando in questo modo anche la conoscenza del Lago e delle sue potenzialità di attrattività, di sviluppo del turismo e del territorio. Finora è stato impostato un primo monitoraggio degli uccelli che ha rilevato 91 specie, di cui 30 ad alto valore conservazionistico; in totale sono stati analizzati 237 volatili di cui 81 sottoposti a inanellamento. Uno dei principali impegni del comitato scientifico sarà la protezione della Rocca dall’azione dell’acqua: in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore si prospetta di attuare uno studio sulle simulazioni del movimento del lago, per conoscerne il fondo, ancora poco noto, e capire il comportamento e la direzione di agenti inquinanti presenti nell’acqua. Le finalità del riconoscimento a riserva naturale “orientata” sono principalmente la valorizzazione e tutela delle caratteristiche naturali, paesaggistiche e archeologiche, la promozione di attività educative e ricreative, oltre a disciplinare e controllare l’accesso e la fruizione del territorio a fini ricreativi, scientifici e didattici. A questo proposito, bisogna sottolineare che questa delibera è vincolante: sono stati inseriti divieti che limitano la fruizione della riserva alla semplice visita, possibile anche con animali, ma rigorosamente al guinzaglio, vietando ogni tipo di azione che possa incidere sul paesaggio naturale. Ciò include anche il parco lacuale, dove non sarà possibile navigare oltre la delimitazione delle boe. Il Sindaco di Manerba Isidoro Bertini afferma che “sono stati aggiunti dei divieti, ma in questo modo sarà possibile incrementare le poche attività agricole già presenti all’interno del parco. I divieti servono a consentire che non si creino situazioni di degrado: si tratta della valorizzazione di un ambiente straordinario e unico.” La speranza dei cittadini manerbesi e gardesani è che questa istituzione non limiti la fruizione della Rocca, che è da sempre uno dei luoghi più amati non solo dai turisti, per fare passeggiate godendo della meravigliosa e unica vista che il Sasso e la Rocca offrono. Si attendono ora possibili finanziamenti avvalorati dalla partecipazione alla conferenza di presentazione di Massimo Garavaglia, Assessore all’Economia, Crescita e Semplificazione della Regione Lombardia.

COMITATO TECNICO SCIENTIFICO DELLA RISERVA NATURALE E PARCO LACUALE DELLA ROCCA DI MANERBA:
-ESPERTO BIOLOGO-LIMNOLOGO: dott. Mariano Bresciani, Ricercatore presso il CNR IREA a Milano
-ESPERTO ITTIOLOGO: dott. Fabrizio Merati, Referente del WWF Lombardia per il comparto Ittico, Membro della Consulta della Pesca della città di Milano e della Regione Lombardia
-ESPERTO FAUNISTICO – ORNITOLOGICO: dott.ssa Marta Musatti, esperta educatrice ambientale e ricercatrice avio faunistica
-ESPERTO FAUNISTICO – ALTRE BRANCHE: prof. Mario Grottolo, Professore presso la Facoltà di Medicina di Brescia, Presidente del Centro Studi Naturalistici Bresciani, Membro della Società Entomologica Italiana dal 1971
-ESPERTO BOTANICO: dott. Marco Torretta, esperto in scienze naturali, impiegato ERSAF
-ESPERTO ARCHEOLOGICO: dott.ssa Brunella Portulano, C o n s e r v a t o r e d e l M u s e o Archeologico della Valtenesi
-ESPERTO NORMATIVO – LEGISLATIVO: dott.ssa Eliana Marzocchi, dipendente presso l’Ufficio Rete Ecologica ed Aree Protette della Provincia di Brescia
-ESPERTO FLUIDODINAMICA AMBIENTALE: Prof. Alfredo Marzocchi, Professore ordinario di Fisica e Matematica presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore
-ESPERTO STUDI AMBIENTALI: Prof. Pierluigi Malavasi, Professore ordinario di pedagogia generale e sociale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore; Direttore del Master di secondo livello in Sviluppo Umano e Ambiente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore
-ESPERTO GEOLOGO: dott. Fabio Fenaroli, geologo professionista, collaboratore del Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Pavia
-PESCATORE PROFESSIONISTA: Marco Cavallaro, pescatore professionista e rappresentante della sponda bresciana del Lago di Garda presso la Consulta della Pesca della Regione Lombardia —COORDINATORE: Gabriele Lovisetto, Segretario del Comitato Parco Colline Moreniche
-SEGRETARIO E REFERENTE VALTENESI: Andrea Bodei

Silvia Fusi

Dal Dipende Estate 2016 www.giornaledelgarda.info/giornali/160623-1526-232estate2016.pdf

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