Gardone Riviera (Bs) – GIARDINI HELLER
Il Lago di Garda è lo scenario ideale per accorgersi dell’arrivo della bella stagione. Le strade cominciano ad affollarsi di turisti nordeuropei già in canottiera e pantaloncini, gli alberi e le aiuole fanno bella mostra di sé, dopo il lungo e paziente restyling di volenterosi giardinieri. Dicono che questo sia il periodo più bello per visitare il Lago di Garda e molti sono gli appuntamenti per il mese di aprile legati all’arrivo della Primavera. La Primavera è di sicuro l’occasione giusta per ammirare il rigoglioso sbocciare delle circa tremila specie di piante che affollano il Giardino Botanico Fondazione André Heller di Gardone Riviera, fra boschetti di bambù, ruscelli, cascate e stagni, cactus e ninfee, orchidee e stelle alpine, felci, alberi secolari ed esotici. Per parlarci di questo angolo di paradiso terrestre, dove la natura si sposa perfettamente con forme architettoniche particolari e sculture, Dipende ha intervistato Graziella Belli, da più di vent’anni direttrice del giardino botanico. Come sono evoluti gli spazi dei Giardini Heller in questi vent’anni? Quali sono stati i cambiamenti più sostanziali? Effettivamente il giardino ha subito dei cambiamenti negli anni, soprattutto perché il clima è molto cambiato. La nascita del giardino risale ai primi anni del Novecento, per opera di Arturo Hruska, medico dentista di fama con la passione della botanica. Da allora la struttura è rimasta pressoché la stessa, però, appunto a causa del clima, che negli ultimi anni è diventato molto più caldo, è stato necessario sostituire alcuni tipi di piante con altre dalle caratteristiche diverse. Può farci un esempio? Esistono dei tipi di piante adatte a suoli rocciosi che ai tempi della fondazione del giardino avrebbero potuto resistere intatte per anni, adesso, a causa del clima più caldo-umido non potrebbero. E le zone tematiche del giardino? Anche quelle nella sostanza sono rimaste le stesse, ma negli anni sono state ampliate e arricchite. Ci sono la zona africana, la zona giapponese, la zona australiana. C’è poi tutta una parte dedicata alle piante grasse, per le quali è stato creato uno spazio apposito all’interno di una serra, come protezione dal freddo in inverno. Il Giardino Botanico Fondazione Heller ha aperto i battenti a marzo e non li chiuderà prima di ottobre. È visitabile dalle ore 9.00 alle ore 19.00; prezzi dei biglietti d’ingresso: adulti 9 €, gruppi (minimo 15 persone) 8 €, bambini dai 6 agli 11 anni 5 €, i bambini da 0 a 5 anni entrano gratis. tel. 336 410877 – info@hellergarden.com
Paola Russo
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