Expo, Donne che ce l’hanno fatta 2015: premiata la dott.ssa Donata MOR
L’edizione Expo del premio internazionale “Donne che ce l’hanno fatta” conferma le eccellenze ed i valori provenienti da Brescia e provincia. In settembre la premiazione ufficiale di 40 donne a Milano – Palazzo Lombardia. 11 bresciane premiate.
L a premiazione, avvenuta il 26 settembre in Sala Biagi, Palazzo Lombardia a Milano, è inserita all’interno della Conferenza mondiale delle donne Pechino +20. Motore operativo dell’iniziativa Anna Maria Gandolfi, Consigliera di Parità della Provincia di Brescia e coordinatrice nazionale del Premio ideato da Fondazione Gaia – Sportello Donna Pavia Isa Maggi. “ Il riconoscimento – spiega la dottoressa Gandolfi – è destinato a donne che si sono contraddistinte per capacità e competenze nei più svariati settori. Le candidate, selezionate su un novero di 82 indicazioni pervenute, hanno caratteri comuni: coraggiose, determinate, competenti, con tanta voglia di fare e perseguire i propri obiettivi di vita e rendersi utili alla società E alla fine ce l’hanno fatta. Con il contributo complicato che associa la faccenda di esser donne alla capacità di emergere a livello professionale. Il Premio Internazionale “Donne che ce l’hanno fatta”, Edizione 2015 targata Expo, ha conferito 40 riconoscimenti ufficiali a donne di nazionalità italiana e straniera. Tra Emanuela Carniti Merini primogenita di Alda Merini, Tania Cagnotto e Giusy Versace e altre undici bresciane anche la cardiologa Donata Mor, professionista desenzanese delle cui appassionate ed esperte attività Dipende Giornale del Garda ha raccolto segnalazioni e ringraziamenti da parte di pazienti e lettori. ”
L’accurato e prezioso impegno professionale e civile della cardiologa desenzanese, orgogliosa discendente della famiglia di falegnami. Una donna che ce l’ha fatta. Con la determinata ostinazione negli studi, sostenuti fin da giovanissima in piena autonomia. E con la disponibilità a tutto campo nell’esercitare un lavoro da fama vera e concreta. Quella utile ed indispensabile per salvare la vita altrui.
Donata Mor e la medicina che parte, riparte e rinvigorisce dentro il muscolo cardiaco che non accetta deroghe e blackout alla continuità del movimento. A lei il compito di assecondare, dirigere e curare la miriade complessa dei battiti impazziti. Come una vocazione che accorpa spirito e pragmatismo in un tutt’uno di scienza e sentimento in ragione e regola del continuare a stare al mondo. Quindi per dottoressa Donata Mor, professionista desenzanese recentemente premiata a Milano durante Expo come una delle “Donne che ce l’hanno fatta”, il sunto della motivazione premiante, che la definisce “Medico del Cuore”, si adatta perfettamente al suo modo di essere. Per una determinata ricerca degli obiettivi da raggiungere. Già molto sviluppata fin da bambina quando coltivava il sogno di studiare per dedicarsi al bene altrui. Inizia così il suo faticoso, ma sempre deciso percorso di crescita. Caratterizzato naturalmente dall’applicazione sui banchi di scuola, con l’aggiunta dinamica di volerseli pagare da sola fin da giovanissima quegli studi così agognati. Elemento indicativo primigenio di quella determinazione che ne ha caratterizzato l’intero curriculum. In chiave di memoria ricordiamo che Donata appartiene ad una nota e stimata famiglia di artigiani desenzanesi operativi da sempre nel settore del legno. “Sono figlia di un falegname e prima di me qualcuno ben più famoso ha avuto origini simili” come sottolinea lei, con simpatico orgoglio, in molte circostanze relazionali. Similitudine che, nella sua divertente dinamica espositiva, rappresenta la schietta e verace immagine di Donata Mor. A definire una reputazione forte e libera, che sfugge al palcoscenico, ma corre sulle tavole della vita in simbiosi con la realtà che non fa sconti e rifugge dall’apparenza. Dopo liceo scientifico ed università arriva dunque la specializzazione in cardiologia. A seguire la gavetta negli ospedali della provincia bresciana. Ed oggi l’incarico in Poliambulanza come responsabile del reparto degenza di cardiologia in stretta collaborazione con il primario Dottor Cuccia. I suoi interessi evolvono costantemente in partecipazione a convegni e seminari medici internazionali. Tra le altre attività Donata Mor partecipa al Progetto Bresciano Forte degli Anni 2015, campagna informativa dedicata alla salute degli over 65. Mentre, parallelamente al servizio ospedaliero, opera privatamente seguendo ambulatori a Brescia, Desenzano e Lonato. Anche in questo caso le centinaia di pazienti cardiopatici, spesso visitati e monitorati anche a domicilio, ne hanno ribadito l’alto profilo di disponibilità umana oltre che di acume professionale. Virtù che hanno permesso di salvare molte vite. “Avvertivo un leggero malore prima della partenza per un viaggio e le ho telefonato – è il ricordo del paziente Roberto Soncina, che utilizziamo per rappresentare la molteplicità di tutti gli altri – mi ha intimato la dott. ssa Mor percependo immediatamente il pericolo. Probabilmente è grazie a lei che sono ancora vivo”. L’amore per gli animali in generale e per i gatti in particolare, oltre al piacere di praticare metodicamente la disciplina yoga, con l’aggiunta sentimentale del recente matrimonio con il compagno di sempre con cui condivide l’amore per il Lago e passione per la vela. Particolari che si inseriscono a puntino nel vissuto esemplare della dottoressa Mor.
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